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Libri di Luigi Veronese

Amedeo Maiuri e il restauro. La tutela dei siti archeologici in Campania tra le due guerre

Amedeo Maiuri e il restauro. La tutela dei siti archeologici in Campania tra le due guerre

Luigi Veronese

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 336

A cento anni esatti dall'inizio della lunga esperienza professionale di Amedeo Maiuri a capo della Soprintendenza napoletana alle Antichità, nel 1924, una indagine rigorosa sulla attività dell'archeologo, dal punto di vista particolare dell'architetto restauratore, porta in luce i criteri, gli esiti e le tecniche dei cantieri di restauro nei siti archeologici della Campania negli anni precedenti alla Seconda guerra mondiale. È la stagione in cui l'azione di conservazione e valorizzazione di siti importanti quali Pompei, Ercolano, Paestum, Baia, fornisce lo spunto di una rivisitazione strumentale della Roma antica in chiave di affermazione politica e propaganda. In questo quadro generale, Veronese ricostruisce il contributo magistrale di Amedeo Maiuri, sin dagli esordi a Creta e Rodi, alla ridefinizione delle strategie del restauro moderno, il suo impegno militante per una cultura del patrimonio costruito antico capace di salvaguardare, insieme, le problematiche inderogabili della tutela e le prospettive di valorizzazione e fruizione a misura dei visitatori 'contemporanei'.
50,00

Palazzo Panichi ad Ascoli Piceno. Conoscenza, restauro, valorizzazione

Palazzo Panichi ad Ascoli Piceno. Conoscenza, restauro, valorizzazione

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2024

pagine: 224

Una indagine multidisciplinare su elementi ancora poco indagati della storia architettonica e delle vicende urbane di Palazzo Panichi ad Ascoli Piceno, sede dal 1981 del Museo Archeologico Statale. L'edificio occupa uno dei quattro fronti di piazza Arringo, centro nevralgico del tessuto urbano della città marchigiana, a partire da preesistenze medioevali inglobate nella dimora nobiliare rinascimentale della famiglia Spinola, ampliato nella seconda metà del Settecento dal casato dei Ridolfi e infine passato alla proprietà dei Panichi, da cui eredita l'attuale denominazione. Frutto della collaborazione tra la Direzione Regionale Musei delle Marche e l'Università degli Studi di Napoli Federico II, gli studi raccolti in questo volume approfondiscono l'evoluzione architettonica dell'edificio nei suoi rapporti articolati con la città e con le collezioni ospitate. Cornice e contenitore di una raccolta archeologica di grande rilievo scientifico, Palazzo Panichi si configura come un patrimonio identitario cruciale per la storia e le tradizioni del territorio piceno, punto di partenza per ogni prospettiva di progettualità finalizzata alla fruizione e alla valorizzazione del Museo Archeologico Statale, nel sistema più ampio della rete dei musei delle Marche. Il volume è a cura di Luigi Gallo, Renata Picone, Sofia Cingolani, Luigi Veronese, Mariarosaria Villani.
40,00

Il restauro a Napoli negli anni dell'alto commissariato (1925-1936). Architettura, urbanistica, archeologia

Il restauro a Napoli negli anni dell'alto commissariato (1925-1936). Architettura, urbanistica, archeologia

Luigi Veronese

Libro: Copertina morbida

editore: Fridericiana Editrice Univ.

anno edizione: 2012

pagine: 344

Il volume focalizza l'attenzione sull'attività svolta nel campo del restauro dall'Alto Commissariato per la città e la provincia di Napoli, prefettura con poteri speciali che opera a Napoli tra il 1925 e il 1936. Sulla base di un'ampia documentazione inedita, vagliata con rigore filologico e opportunamente inquadrata nel contesto storico, l'autore ha avviato uno studio sistematico sul complesso dell'attività restaurativa condotta nel capoluogo campano sotto l'egida dell'Alto Commissariato. L'ampia disamina che sostanzia il volume restituisce un quadro complessivo delle trasformazioni subite dalla città in età fascista, alla scala urbana, architettonica e archeologica, analizzandolo dal particolare angolo visuale di un organo di governo che si trova a coordinare quelle trasformazioni, interagendo con i massimi interlocutori istituzionali, quali gli enti locali, l'università e le soprintendenze, che proprio in quegli anni avviavano la loro attività di 'avamposti della tutela' del patrimonio culturale distribuiti sul territorio.
29,90

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