Libri di M. Medica
Vetri dal Rinascimento all'Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d'Arte Antica di Bologna
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2021
pagine: 176
La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d'Arte Antica di Bologna Donata nel 2020 ai Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, la collezione Cappagli Serretti è di grandissimo pregio, non solo per il considerevole numero e l'indubbia qualità artistica degli oggetti in vetro che la compongono, ma anche per la varietà delle loro provenienze geografiche. Sparse nel continente europeo - Inghilterra e Spagna del Settecento, Boemia dell'Ottocento - le varie manifatture non costituivano mondi a sé stanti, isolati gli uni dagli altri; pur mantenendo caratteri specifici e distintivi, erano in stretta relazione, condividendo tecniche, forme e motivi decorativi. Di questa complessità la collezione Cappagli Serretti può raccontare la storia, riuscendo a documentare, grazie alla selezione operata dall'occhio raffinato e sensibile dei due donatori, i costumi e le mode di ambiti sociali diversi per censo e cultura. Annovera infatti vetri destinati alle sontuose tavole aristocratiche o borghesi, ma anche vetri "popolari" d'uso più comune, o utilizzati nelle spezierie come strumenti da laboratorio (storte, imbuti, versatoi). Spicca per unicità e qualità tecnica il gruppo di vetri del Seicento veneziano. Ben documentato è anche il fenomeno, ancora poco studiato, della produzione veneziana ed europea settecentesca a imitazione di quella boema. Il volume è stato pensato come pubblicazione dell'intera collezione Cappagli Serretti, che andrà a incrementare il già cospicuo patrimonio permanente di vetri presenti nelle raccolte del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini di Bologna.
Bologna 1116. Dalla Rocca imperiale alla città del Comune
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2016
pagine: 32
Questa guida illustra i temi della mostra "Bologna 1116. dalla rocca imperiale alla città del comune" (18 marzo - 17 luglio 2016) organizzata dall'istituzione Bologna musei, museo civico medievale e curata da Massimo Medica e Giancarlo Benevolo, in collaborazione con l'archivio di stato di Bologna e il comitato per Bologna storica e artistica in occasione delle celebrazioni per il nono centenario della nascita del comune di Bologna (1116-2016 Concives). I cinque saggi qui contenuti svolgono un percorso storico che guida alla comprensione dell'evoluzione di Bologna, dalla crisi tardo antica e altomedievale alla grande ripresa della città dopo l'anno mille fino al massimo sviluppo nel duecento.
Tra la vita e la morte. Due confraternite bolognesi tra Medioevo e Età Moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Silvana
anno edizione: 2016
pagine: 128
Per la prima volta una mostra affronta una pagina importante della storia di Bologna, non solo sociale e civile, ma anche culturale e religiosa. Un tempo ubicate una di fronte all'altra, le confraternite di Santa Maria della Vita e di Santa Maria della Morte sono l'espressione di una risposta concreta alle sofferenze sociali di una comunità. La prima era dedita all'accoglienza dei pellegrini e alla cura degli infermi attraverso l'apertura nel 1275 di un ospedale nel centro della città, mentre la seconda, fondata nel 1336, aveva la funzione di ricoverare e prestare soccorso agli ammalati acuti e, soprattutto, di assistere e confortare i condannati a morte e i carcerati. Attraverso l'esposizione di codici miniati (Matricole e Statuti), vasellame d'arredo delle farmacie dei rispettivi ospedali, reliquiari, argenti degli apparati liturgici, sculture e pale d'altare presenti negli spazi religiosi dei due complessi si possono ripercorrere i culti e le devozioni cui si richiamavano i confratelli per svolgere la loro attività misericordiosa e ospitaliera, raccontando l'impegno dei due sodalizi laici, animati da intenti religiosi e civili, tra Medioevo e Età Moderna.
Sete fruscianti sete dipinte. Il recupero della collezione tessile del museo civico medievale
Libro
editore: Ist. per i Beni Artistici Cult. e Naturali Regione Emilia Romagna
anno edizione: 2013
pagine: 36
La mostra presenta una selezione della ricca collezione di tessuti, ricami e galloni del Museo Civico Medievale di Bologna, composta da quasi 800 esemplari - tra cui damaschi, velluti, broccati, rasi, ricami - databili tra il XVI e il XIX secolo. La raccolta, formata tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, viene presentata per la prima volta dopo essere stata catalogata e sottoposta a un complesso intervento conservativo. L'esposizione, organizzata in collaborazione con l'Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, offre un'anteprima del nuovo allestimento permanente in corso di realizzazione nel Museo Civico Medievale dove, dal prossimo anno, sarà possibile ammirare a rotazione l'intera collezione.Nella mostra i tessuti saranno accostati a ritratti femminili e maschili quali esempi della moda del periodo che va dal Cinquecento al Settecento. Si potranno quindi ammirare alcuni capolavori di Bartolomeo Passarotti, Prospero Fontana, Benedetto Gennari, Angelo Crescimbeni e Luigi Crespi provenienti dal Museo Davia Bargellini e dalle Collezioni Comunali d'Arte.
Le madonne di Vitale. Pittura devozionale a Bologna nel Trecento
Libro: Libro in brossura
editore: Edisai
anno edizione: 2010
I corali di San Giacomo Maggiore. Miniatori e committenti a Bologna nel Trecento
Libro
editore: Edisai
anno edizione: 2003
pagine: 316
La cattedrale scolpita. Il romanico in San Pietro a Bologna
Libro
editore: Edisai
anno edizione: 2003
pagine: 368
Un libro per le domenicane. Il restauro del collettario duecentesco (ms. 612) del Museo civico medievale di Bologna
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Charta
anno edizione: 2011
pagine: 144
Medioevo svelato. Storie dell'Emilia-Romagna attraverso l'archeologia
Libro: Copertina morbida
editore: Ante Quem
anno edizione: 2018
pagine: 560
Una buona archeologia dovrebbe essere in grado di raccontare storie; ma, soprattutto, dovrebbe essere in grado di raccontare le storie di tutti. Questo è lo scopo principale della Mostra: narrare il Medioevo direttamente attraverso tutti i suoi protagonisti. L'Emilia-Romagna è stata tra le prime regioni in Italia dove si è sviluppata un'archeologia del Medioevo e quarant'anni di ricerche, di tutela e di attività sul campo hanno prodotto una notevole quantità di dati, di informazioni, di conoscenze. Molto spesso tutto ciò è rimasto confinato in pubblicazioni specialistiche oppure non è stato raccolto assieme per tentare di offrire una visione più ampia e una prospettiva meno settoriale della vita nelle città e nelle campagne in questo lungo arco di tempo. Tra antiche città sopravvissute e nuovi empori, tra castelli e monasteri, tra chiese e villaggi, questa Mostra intende raccogliere i frutti migliori di quell'esperienza e, per la prima volta, presentarli al largo pubblico.