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Libri di M. Savarese (cur.)

Bruno Di Bello. «Digitale. Archeologico»

Bruno Di Bello. «Digitale. Archeologico»

Libro: Copertina morbida

editore: Skira

anno edizione: 2017

pagine: 95

"L'arte cambia lo sguardo attraverso cui una cultura guarda il mondo, rivelandosi uno strumento di osservazione capace di costruire un paradigma conoscitivo della realtà coerente e attuale. È necessaria una consapevolezza teorica e critica come quella di Bruno Di Bello, fra gli artisti più significativi del panorama contemporaneo, per poter 'cambiare' la prospettiva con cui l'arte si rappresenta. Di Bello, che ha sviluppato il proprio percorso creativo sulla base di una meditata e consapevole adesione al paradigma avanguardistico, presenta un approccio conoscitivo e una sensibilità visiva fortemente condizionati dalle contaminazioni tra arte e nuove tecnologie digitali, traendo dalla avanguardia forme e contenuti che vanno ben oltre la semplice rivoluzione estetica. I suoi lavori si caratterizzano per una visione fondata su una modalità seriale, votata all'investigazione dello schematismo e della sequenzialità e trovano la loro coerenza nella costante ricerca dell'oggettività dell'opera." (Maria Savarese). Catalogo della mostra presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Napoli, 11 novembre-17 dicembre 2017).
19,00

La via del grano. I luoghi della riflessione

La via del grano. I luoghi della riflessione

Fabio Donato

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2015

pagine: 64

"Il territorio è quello del nostro lavorare da circa due anni; il percorso è storico, quello del grano; il filo rosso è la mia concezione di viaggio, un andare per sensazioni, emozioni, memorie. Un tentativo di essere un tutt'uno, in equilibrio con lo spazio, il colore, la natura, il clima".(Fabio Donato).
20,00

Piero Pizzi Cannella. La fontana ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013

Piero Pizzi Cannella. La fontana ferma. Fusioni in bronzo 1987-2013

Libro: Copertina morbida

editore: artem

anno edizione: 2015

pagine: 64

Piero Pizzi Cannella espone per la prima volta sul territorio irpino, nell'ambito del progetto "Irpinia. Un sistema fra cultura e memoria", una serie inedita di sculture in bronzo, accompagnate da alcune grandi opere su carta. Dopo l'esordio nel 1977 con una personale alla galleria la Stanza a Roma, spazio gestito da un gruppo di artisti tra cui Pizzi Cannella stesso, partecipa nel 1980 alla sua prima collettiva allestita presso la Tartaruga. Seguiranno molte altre personali a lui dedicate fino a quella del 2012 alla galleria Mucciaccia di Roma: antologia dei suoi lavori tra il 2010 e il 2012, dove emerge a pieno il suo stile pittorico fatto di contrasti e policromie. Da segnalare la sua partecipazione a rassegne prestigiose, italiane e internazionali: la biennale di Venezia (1988, 1993, 2011), la dodicesima quadriennale di Roma al Palazzo delle Esposizioni (1996), la prima biennale internazionale d'arte di Pechino (2003).
20,00

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