Libri di Manuel Paolino
La poesia sorprendida. Da Baudelaire alla poesia dominicana
Libro: Libro in brossura
editore: Controluna
anno edizione: 2018
pagine: 155
La poesia pura non è soltanto una nuova estetica letteraria, originale, spiazzante, distruttiva, è una forma di pensiero poetico che, come un discorso tramandato da bocca a bocca, da generazione in generazione su scala mondiale, è infine approdato agli angoli più caldi dell’oceano; essa consiste in un'eredità sacra, rivelatrice, frutto delle più grandi menti del passato; un cammino eternamente e auspicabilmente percorribile. Testi di: Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Gerardo Diego, Regino Pedroso, Manuel Valerio, Franklin Mieses Burgos, Manuel Rueda, Aída Cartagena Portalatín, Mario Lebrón Saviñón, Manuel Llanes, Rafael Américo Henríquez, Freddy Gatón Arce, Antonio Fernández Spencer, José Manuel Glass Mejía.
L'idromele. Parte prima
Manuel Paolino
Libro
editore: Il Seme Bianco
anno edizione: 2017
pagine: 144
“Da qualunque parte tu lettore apra questo libro esso comincerà. L’idromele può essere considerato un diario; un diario liquido sparso fra molteplici sapori in un vortice, creatore di un’osmosi poetica antica costituita da quindici ingredienti, centottanta poesie, quattordici anni... Ovunque appaia il punto d’inizio di questo fluido dolce, caro lettore, spero possano i suoi sorsi soddisfare tutta la tua sete...”
Carmina lapidea
Manuel Paolino
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Gilgamesh Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 160
"In conclusione, una delle cose che penso di aver capito fin qui - ma chissà quante altre ho colto, quante mai avranno risposta e quante invece non ho ancora compreso - è che se la Poesia diviene un potere dell'uomo/poeta, capace di carpire lo spirito della musa dai luoghi, dalle storie, dagli oggetti, dalle cose nello spazio attorno, è perché costui, scelto da quell'ignoto dove le stesse parole vengono forgiate, liberate, e verso il quale sempre sarà istintivamente sospinto, è passato per un addestramento fatto di innumerevoli possessioni, subitanee, inattese, alle volte attese. Il poeta si trasforma non soltanto in un essere umano con un dono, ma in un uomo speciale che utilizza un dono a seconda della propria volontà, in sintonia con la musa. In questo senso sì, allora, egli può essere paragonato ad un veggente."