Libri di Manuela Magi

Il filo conduttore del medesimo intento percorre e lega le due dimostrazioni di espressività in maniera semplice ma puntuale. Si evince e sovente si tocca con mano, una lieve malinconia che in alcuni tratti prende corpo con più intensità e brio. La comunicazione che diventa immagine ma anche lo scatto che origina parole, concede la possibilità di vedere con gli occhi dell'anima quando questa si scontra con alcuni profondi sentimenti umani. I sentieri da percorrere offrono modi personali che tutti noi abbiamo per riflettere sul perché nascono l'urgenza e necessità di raccontarsi. Ogni respiro confabula sul petto fino a diventare l'affanno che accompagna il trascorrere del tempo. Gli anni e ciò che accade sono impressi sulla nostra pelle con la puntualità che la natura possiede quando l'ultimo sole scenderà dal mio assonnato sguardo. Poi l'amore occupa uno spazio fondamentale e perennemente menzionato, protagonista indiscusso di tutto ciò che siamo.

Mi chiamo Fosca. Statica, dentro una vita che il destino aveva preparato per me. Sono una, tante. Tutte le donne con un nome, un vissuto, un amore. Vago per le vie di questo assonnato paese, dove incontro anime smarrite. Scrivo e basta.

"Un crogiolo di memorie che poeticamente si fa strada tra versi allineati, dubbi e paure. La ragione non impedisce il dialogo con se stessi ma non frena lo stimolo invadente delle passioni. Diventa viscerale il vero fulcro della silloge che nemmeno il dolore zittisce trasformando le liriche in sublimazione d'emozione." (l'autrice)

Il filo conduttore della seguente poetica è indubbiamente l'amore, in tutte le sue forme, raccontato in modo esplicito in alcune liriche, in modo ermetico in altre. Si evince comunque che ogni verso si pone in continua evoluzione per ricercare a tutti i costi una poetica sopraffina, a volte all'eccesso. Semplice nella sua lettura che sprigiona sensazioni ed emozioni, riesce a comunicare al lettore, trasmettendogli i propri stati d'animo rendendolo così partecipe. Una presenza continua è il mare che con il ritmo di un'onda, sembra aggiungere musicalità alle composizioni dell'autrice.