Libri di Marc Augé
Finzioni di fine secolo. Che cosa succede?
Marc Augé
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2001
pagine: 172
Augé analizza la capacità della finzione di diventare realtà, inevitabilmente piegata, a sua volta, al senso della finzione. E' quello che emerge nel dei due testi che compongono il volume: in "Finzioni di fine secolo" si leggerà del Tour de France del 1997 e del Mondiale di calcio del 1998, della morte di Diana (avvenimento-immagine) e di quella di John John (non avvenimento). Il secondo testo, "Che cosa succede?" rientra in quella che l'autore chiama "letteratura sperimentale" ed è in realtà il frutto della sua capacità di osservazione e di analisi.
Dialogo di fine millennio. Tra antropologia e modernità
Marc Augé, Antonio Torrenzano
Libro
editore: L'Harmattan Italia
anno edizione: 1997
pagine: 64
Il senso degli altri. Attualità dell'antropologia
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2000
pagine: 142
«Il senso degli altri» può essere inteso in due modi, scrive Augé. In una prima accezione, come il senso della famiglia o dell'orientamento, è un dono acquisito o innato, che varia a seconda degli individui, dei gruppi o delle epoche. Oggi in Europa il senso degli altri si attenua e insieme si acuisce: diminuisce l'attitudine a tollerare la differenza, ma questa intolleranza crea e struttura l'alterità: i nazionalismi, i regionalismi, i fondamentalismi, le imprese di «purificazione etnica» rinviano non tanto a una crisi d'identità, quanto a un imbizzarrirsi dei processi che generano alterità. In una seconda accezione (che fa degli altri non più l'oggetto ma il soggetto del senso), il senso degli altri ci mette di fronte al senso elaborato dagli altri, individui e collettività. Ma le due accezioni sono collegate, perché il senso di cui si tratta è il senso sociale, cioè l'insieme dei rapporti simbolizzati, istituiti e vissuti tra gli uomini all'interno di una collettività che questo insieme permette di considerare tale.
Diario di guerra
Marc Augé
Libro
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2002
pagine: 99
In questo breve diario di guerra si ritrovano le reazioni immediate ai drammatici fatti dell'attualità, ma anche la traccia della riflessione dell'autore. L'attentato dell'11 settembre 2001 è già stato abbondantemente commentato, e forse non sarebbe interessante aggiungere nuove generiche riflessioni se l'evento non portasse, come nel caso di Augé, alla necessità di ripensare alcune categorie di uso corrente, per cercare di capire che cosa accade e che cosa stiamo vivendo, per resistere al flusso impetuoso di un'attualità tanto spettacolare quanto programmata e mantenere una distanza critica rispetto agli avvenimenti.
Poteri di vita, poteri di morte. Introduzione a un'antropologia della repressione
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2003
pagine: V-180
Contro il mito del "buon selvaggio", contro chi ha voluto vedere nelle cosiddette società primitive "la forma pura di una libertà perduta", Marc Augé, uno dei più noti antropologi contemporanei, propone una lettura fedele dei dati etnologici. Tutte le società sono repressive, al di là delle specifiche istituzioni che le caratterizzano. Attraverso l'esame delle società lignatiche africane e quello dell'attuale società dei consumi, si sviluppa la tesi fondamentale del saggio: l'ideologia è sempre ideologia del potere. E le logiche del potere sono sempre paragonabili, non certo per l'ampiezza dei loro effetti ma per l'efficace rigore delle loro forme.
Rovine e macerie. Il senso del tempo
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2004
pagine: 144
Attraverso un percorso sinuoso tra diversi siti del mondo, dall'Acropoli di Atene al Muro di Berlino, passando per diverse opere letterarie o cinematografiche e qualche ricordo, l'autore sviluppa un'intuizione che riguarda il senso del tempo e la coscienza della storia. La vista delle rovine ci fa intuire l'esistenza di un tempo che non è quello di cui parlano i manuali di storia o che i restauri cercano di resuscitare. È un tempo puro, non databile, assente dal nostro mondo d'immagini, di simulacri e di ricostruzioni; dal nostro mondo violento che produce solo macerie: macerie che non hanno più il tempo di diventare rovine. Un tempo perduto che capita all'arte di ritrovare.
La madre di Arthur
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2005
pagine: 142
Una sorta di romanzo giallo scritto da uno dei più penetranti etnologi francesi, maestro nel cogliere le stranezze che si nascondono tra le pieghe della realtà quotidiana. Jean, scapolo impenitente, viene a sapere che Nicolas, suo amico d'infanzia, docente universitario come lui, è scomparso. Su richiesta della sua donna, Isabelle, e di sua madre, si mette sulle sue tracce, convinto che il suo «complice di sempre» gli abbia intenzionalmente lasciato degli indizi. Ma è lontano dall'immaginare ciò che sta per scoprire...
Il mestiere dell'antropologo
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2007
pagine: 60
Una riflessione sul mestiere dell'etnologo prima e dell'antropologo poi e sulla materia della loro indagine.
Casablanca
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 85
"Due o tre anni fa, le ore di insonnia erano diventate per me occasione di un tipo di investigazione un po' particolare. Mi lanciavo alla riconquista dei miei ricordi più vecchi, quelli precedenti al '40. La notte collezionavo lembi di immagini che vagavano nella mia testa e, il giorno, correvo da mia madre per farla parlare. Non so esattamente quando ho visto Casablanca per la prima volta". L'antropologo francese Marc Augé si serve del film Casablanca come Proust della Madeleine. Attraverso le mitiche immagini di questo vecchio film rievoca la sua infanzia, la sua famiglia, gli anni della guerra e analizza i misteriosi meccanismi della memoria. Come lui stesso avverte nella prima pagina: "Questo libro non è un'autobiografia, ma piuttosto il "montaggio" di alcuni ricordi. Avrei potuto scegliere altri ricordi, o un altro montaggio".
Il metrò rivisitato
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2008
pagine: 82
L'antropologo fa ritorno nel metrò. Vent'anni dopo la pubblicazione di "Un etnologo nel metrò", Marc Augé torna a interrogarsi su questo luogo per eccellenza dello spazio pubblico dove circolano opinioni, povertà, musica e sogni. Rivisitare il metrò significa tornare in quello spazio sotterraneo della nostra società di circolazione e consumo che ha il privilegio di restituire, ingrandita, l'immagine della sua stessa evoluzione. Girovagando nel metrò, l'antropologo raccoglie e racconta i dettagli che caratterizzano la nostra epoca: vestiti, piercing, tatuaggi e apparecchi tecnologici mettono in scena l'individuo e permettono di interrogarsi sul senso di ciò che viene chiamata contemporaneità. Espressione della vita sociale e individuale, il metrò è anche la metafora della scrittura e del suo percorso, costituito da linee, fermate, cambi e corrispondenze: in tal senso, per Auge, "Il metrò rivisitato" rappresenta anche un colpo d'occhio retrospettivo, per cercare di fare il punto sulla nostra epoca e sullo sguardo stesso di chi la descrive.
Il bello della bicicletta
Marc Augé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2009
pagine: 80
Nel 1948 esce nelle sale "Ladri di biciclette" di Vittorio de Sica. Passerà appena un anno e Fausto Coppi, trionfatore in sella alla sua Bianchi di Giro d'Italia e Tour de France, diventerà l'eroe dell'epopea moderna celebrato da Roland Barthes. Ed è proprio nel clima di devastazione e speranza, di distruzione e rinascita dell'immediato dopoguerra che si impone il mito contemporaneo della bicicletta, un mito oggi forse maturo per trasformarsi in utopia ecologista e democratica. Augé analizza lucidamente il "nuovo umanesimo dei ciclisti", che annulla le differenze di classe, induce all'uguaglianza, riconduce l'esistenza nelle nostre città a tempi e ritmi più sostenibili, trasforma le vie urbane in spazi da scoprire con la cadenza regolare della pedalata e riapre così le porte, in ultima analisi, al sogno e all'avvenire.