Libri di Marco Amante
Il padre morto
Donald Barthelme
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 225
Il Padre Morto non è vivo, ma non è nemmeno morto. È morto «solo in un certo senso», dato che si rifiuta di restare inerte e lasciarsi trascinare da una spedizione con a capo il figlio verso la destinazione più ovvia. Prima di morire, ha governato con mano ferma, sicura e dittatoriale. È mezzo morto e mezzo vivo, in parte biologico in parte meccanico, è saggio e vanitoso, potente e indomabile, non si rassegna al destino di carcassa e con le ultime forze cerca di liberarsi dai lacci. Il viaggio è forse il simbolico parricidio che il figlio deve compiere per emanciparsi? È una satira di stampo freudiano? E il Padre è Dio, è il linguaggio, è la cultura? Tra dialoghi scombinati, carambole linguistiche, citazioni enciclopediche, divertissement eruditi, nonsense esilaranti e lampi di fulminante verità questo romanzo straordinario è un tuffo nell’universo di Barthelme: un imponente collage postmoderno dal quale è impossibile distogliere lo sguardo, in cui la scrittura ribolle e sembra animarsi di una vita biologica, procreando, mutando e proliferando in un’evoluzione incessante che dà l’impressione di scrutare direttamente nel magma del subconscio collettivo.
Hannibal il cannibale: Hannibar Lecter-Red Dargon-Il silenzio degli innocenti-Hannibal
Thomas Harris
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2017
pagine: 1241
Hannibal Lecter è uno psichiatra colto e raffinato, un perfetto gentiluomo dotato di un sottile senso dell'umorismo. Ha un solo difetto: è un pericoloso psicopatico e un feroce assassino. Cannibale, per di più... In un unico volume i quattro romanzi dedicati al malvagio, geniale Hannibal, dall'infanzia nella Lituania occupata dai nazisti fino all'incontro con la detective Clarice Starling, indimenticata protagonista del Silenzio degli innocenti.
Il ritratto di Dorian Gray
Oscar Wilde
Libro: Libro rilegato
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 312
Il pittore Basil Hallward ha ritratto il giovane Dorian Gray, di eccezionale fascino. Questi, ossessionato dall'idea di invecchiare e perdere la sua avvenenza ottiene, grazie a un sortilegio, che ogni segno che il passare del tempo e i vizi potrebbero lasciare sul suo viso compaiano solo sul ritratto. Avido di piaceri e sregolatezze, si abbandona agli eccessi e ai delitti più sfrenati senza che nulla del suo splendore vada perduto. Il volto del ritratto si trasforma così nell'atto di accusa più spietato per Dorian che, al colmo della disperazione, lo squarcia con una pugnalata. Ma è lui a cadere morto. Le fattezze del ritratto tornano quelle del giovane puro di un tempo, mentre a terra giace un vecchio ripugnante.