Libri di Marco Lenzi
Appunti di rock. Dai Beatles ai Radiohead. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Il Foglio Letterario Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 309
Studiare il rock, affrontarne scientificamente gli aspetti più sostanziali e strutturali è un percorso di consapevolezza che appare inevitabile per chi voglia cogliere tutto il significato emozionale di un ambito artistico che ha profondamente cambiato la storia della musica. Ecco quindi alcune istantanee sulla storia del rock a firma di autori eterogenei per forma e contenuto, ma legati dalla stessa passione per lo studio della musica amata. Saggi su: CSI, The Beatles, The Who, Pink Floyd, Lou Reed, The Cure, la chitarra elettrica negli anni Ottanta, Black Metal, Red Hot Chili Peppers, Radiohead, The Smashing Pumpkins. Prefazione di Marco Lenzi.
Moderatismo e amministrazione nel Granducato di Toscana. La carriera di Luigi Serristori
Marco Lenzi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2007
pagine: XVI-246
Nobile, esponente del moderatismo e funzionario granducale, nella Toscana preunitaria Luigi Serristori (1793-1857) fu una personalità di confine, la cui visione politica conciliava identità aristocratica e senso dello stato, fedeltà dinastica e progressismo 'napoleonico'. Ricostruendone la biografia fino all'epilogo fallimentare del 1848-49, questo volume fa luce su alcune contraddizioni profonde dello stato 'amministrativo' lorenese, connesse all'ambiguo compromesso fra la ristrettezza della sua base sociale e i limiti della sua impalcatura istituzionale.
L'estetica musicale di Morton Feldman
Marco Lenzi
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2009
pagine: 256
Questo è il primo studio pubblicato in Italia sul compositore statunitense Morton Feldman e sulla sua “estetica musicale”. È l’estetica musicale molto particolare di un compositore che è stato e resta di primaria importanza nel grande movimento di riconcezione e rifondazione delle arti dagli anni Cinquanta in avanti, negli Stati Uniti, ma non solo. Partendo da John Cage, maturò presto un suo comporre del tutto autonomo che rompe con ogni predeterminazione compositiva (fino al grafismo o annullamento della scrittura musicale abituale). Ma va sottolineato anche, e qui c’è la sua distintiva particolarità, che il riferimento che ha contato forse soprattutto per Feldman è stato alla pittura, in specie quella dell’Espressionismo Astratto di Philip Guston e Mark Rothko. E del resto Marco Lenzi parla nel suo studio di “influenza indelebile che la pittura esercitò sulla musica di Feldman”; proprio per questo l’autore propone un libro aperto a tutta la grande area di relazioni artistiche e culturali, talora anche conflittuali, di Feldman negli Stati Uniti del suo tempo e in tutto l’Occidente musicale.