Libri di Marco Magini
Gli ospiti
Marco Magini
Libro: Libro in brossura
editore: Solferino
anno edizione: 2022
pagine: 160
Lui è un giovane italiano, cervello in fuga che ormai da tempo lavora all’estero. Lei è una giovane turca che desidera vivere nel suo Paese. Quando insieme si trasferiscono a Istanbul, sulle prime la vita sembra dolce: certo, ci sono differenze culturali; certo, ci sono situazioni insolite; ma la città appare moderna e occidentale e l’amore è capace di superare ogni divergenza. Ma è il 2011, il regime di Erdogan comincia a serrare la sua morsa, nella società profondamente divisa tra laici e musulmani i semi della violenza stanno già portando frutto. L’inquietudine sfocerà nella rivolta di Gezi Park, che i due protagonisti vivranno in prima persona, ma con stati d’animo ed esiti profondamente e tragicamente diversi. Un romanzo d’amore e di disillusione, che raffigura con sensibilità e spietatezza una generazione, quella dei trentenni, cresciuta nel benessere e nell’individualismo. Una generazione che nella possibilità di fare le rivoluzioni e cambiare le cose non crede più. O forse sì?
Come fossi solo
Marco Magini
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2014
pagine: 224
A Srebrenica l'unico modo per restare innocenti era morire. Marco Magini era un ragazzino durante i terribili fatti della ex Jugoslavia, li conosceva solo dai telegiornali. Ma quando da studente si imbatte nella storia di Drazen quella vicenda diventa un'ossessione. Quella storia raccontava di un ventenne costretto a combattere una guerra voluta da un'altra generazione e messo davanti a decisioni che nella loro eccezionalità mostrano a nudo l'animo umano come in un antico dramma greco. La rievocazione del massacro e del successivo processo presso il Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia è affidata a tre voci che si alternano in una partitura ben scandita. La voce del magistrato spagnolo Romeo González che rievoca lo svolgersi del processo, evidenziando le motivazioni non sempre etiche e limpide che determinano una sentenza. Nell'eterno dibattersi tra ubbidire a leggi fratricide o ribellarsi appellandosi ai diritti inviolabili dell'uomo, viene fuori solo un'immagine povera e burocratica dell'esercizio della legge. Al giudice González si affiancano le voci di Dirk, casco blu olandese di stanza a Srebrenica, rappresentante del contingente Onu colpevole di non avere impedito la strage, e quella del soldato serbo-croato Drazen Erdemovic, vero protagonista della storia, volontario nell'esercito serbo, che fu l'unico a confessare di avere partecipato al massacro, l'unico processato e condannato.

