Libri di Marco Tuggia
Non solo parole per imparare. Formarsi nelle professioni sociali con film e attività autobiografiche
Ombretta Zanon, Marco Tuggia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2024
pagine: 180
Negli ultimi decenni la metodologia narrativa, intesa come setting favorevole per raccontare, ascoltare e manipolare storie, ha assunto un ruolo privilegiato all’interno dei percorsi formativi in contesti professionali, in cui la finalità prioritaria è lo sviluppo della dimensione autoriflessiva e la riqualificazione delle competenze operative. Questo libro propone suggerimenti metodologici e attivazioni esemplificative in chiave narrativa che possono essere rielaborati e ampliati da chi ha il ruolo di gestire eventi formativi a favore di operatori dei servizi della cura. In queste pagine si fa riferimento a narrazioni che appartengono a due delle categorie di mediatori di apprendimento (racconti tratti dall’autobiografia professionale e da film), perché considerate particolarmente innovative ed efficaci. Tra le tecniche di narrazione più diffusamente utilizzate c’è infatti quella che utilizza il cinema quale mediatore estremamente efficace, dal momento che i film possono rivestire una importante valenza pedagogica. A conferma dell’efficacia del medium cinematografico nella formazione con gli adulti, studi ed esperienze dimostrano che la funzione del cinema come fonte di apprendimento è riconducibile, in primo luogo, alla sua capacità di sollecitare i formandi ad entrare nelle “vite degli altri”, con la posizione di sicurezza e giusta distanza però che la virtualità del racconto filmico garantisce, per quanto verosimigliante. Vengono quindi proposte storie con linguaggi multimediali diversi e una serie di attività che sollecitano anche il racconto da parte dei professionisti in formazione di esperienze simili – per tonalità emotiva, intensità cognitiva e implicazioni concrete – a quelle che potrebbero sperimentare le famiglie che vengono incontrate quotidianamente nei servizi.
L'educatore geografo dell'umano. Accompagnare famiglie con bambini in situazione di vulnerabilità
Marco Tuggia
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2020
pagine: 68
Una professione come quella educativa, orientata spesso alla costruzione di relazioni “significative” all’interno della quotidianità di nuclei familiari in situazione di vulnerabilità, ha bisogno di dotarsi di una struttura e di strumenti di lavoro soprattutto nella fase iniziale dedicata alla conoscenza delle famiglie, da cui la figura dell’educatore è spesso esclusa. L’educatore invece concorre al pari di altre professioni e con specifiche attività alla costruzione di un Progetto Quadro inteso come insieme degli interventi che rispondono ai bisogni di un bambino/adolescente e della sua famiglia. Le fasi e gli strumenti del metodo della conoscenza educativa proposte in queste pagine sono l’esito della rilettura del metodo della Valutazione partecipata presentato nelle Linee d’Indirizzo Nazionali, emanate dal MLPS del 2017, dal punto di vista della professionalità educativa. Per questa ragione il libro può essere d’aiuto anche ai professionisti di area sociale e psicologico/psichiatrica che desiderano comprendere meglio il particolare contributo che i loro colleghi educatori possono dare valorizzandone le specificità. L’educatore come geografo dell’umano è allora un’immagine che rappresenta il modo di esprimersi di una professione che fa della prossimità la cifra del proprio essere ed agire in équipe. Le famiglie in situazione di vulnerabilità si trovano metaforicamente come in una barca nel mare in tempesta e gli educatori sono essi stessi parte dell’equipaggio. La responsabilità dei professionisti implica però che essi si dotino prima di salire a bordo di una strumentazione tecnica fatta di mappe, bussole e funi, che aiuti a cercare e mantenere la rotta, tra le onde della bonaccia e i flutti della burrasca. E questo libro accompagna sicuramente a costruire un buon equipaggiamento.