Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Margherita Belardetti

La furia di Maigret

La furia di Maigret

Georges Simenon

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2002

pagine: 145

E' la seconda estate che Maigret passa nella sua casa di Meung-sur-Loire. E' in pensione e si annoia. Perché mai accetterebbe, altrimenti, di indagare per conto di una imperiosa e anziana signora che gli piomba in casa la cui nipote è misteriosamente annegata? Lei, che odia il genero e disprezza la figlia, vuole vederci chiaro. Ma la vera ragione è un'altra: Maigret vuole mettersi ancora alla prova. Corre seri rischi questa volta, perché è solo, perché l'ambiente che lo circonda non è il suo, perché la gente è altezzosa e avida. Tutto ciò riesce però a scatenare la furia di Maigret, il suo desiderio di portare alla luce quel che si cela dietro la facciata.
10,00

Se son donne fioriranno

Se son donne fioriranno

Margherita Belardetti

Libro: Copertina rigida

editore: Piemme

anno edizione: 2019

pagine: 285

Ogni stagione della vita ha una sua luce. Elisa, sessantenne di fresca data, bibliotecaria in pensione, è l'ex moglie di un avvocato in carriera che ha buttato la grisaglia alle ortiche. Madre appassionata di una figlia ormai adulta e residente in una grande città del nord Europa, nonché affettuosa proprietaria di una gatta psicolabile, Nina - detta Prozac nei periodi di turbe -, vive le sue giornate con spirito da ragazza. Mille progetti sempre interrotti e una buona dose di improvvisazione: riordina casa, rimesta nei ricordi, osserva e commenta quanto le accade intorno, si accalora in consigli e rabbuffi alla figlia, sogna le gite in montagna che una caviglia rotta la costringe a rinviare e, quando questo suo tempo a singhiozzo glielo permette, scrive. Anche l'amore, mascherato dalle difese e dagli impacci dell'età matura, si riaffaccia nella vita di Elisa. Prende le vesti di tre campioni maschili che più diversi non potrebbero essere, ma che le permettono di riassaporare tutto il corredo emotivo che pareva dimenticato - batticuori, aspettative, rabbia, eros, indignazione, sfottò. Insieme al teatro amoroso, però, in lei si fa strada una consapevolezza nuova: non sarà nella relazione con un uomo il suo compimento. E nemmeno nel ruolo di madre. Perché anche Elisa sta crescendo: infatti è solo una distorta visione delle cose a far sì che oggi l'invecchiare sia dipinto come decadenza, quando invece è una forma alta di crescita, di messa a fuoco di se stessi. E così Elisa scopre che la aspetta una nuova fioritura: un tempo tutto suo, per mettere a frutto i talenti accantonati - a malincuore - per tutta la vita.
17,50

Le lettere dell'orsa

Le lettere dell'orsa

Gauthier David

Libro: Libro rilegato

editore: Gallucci

anno edizione: 2018

pagine: 52

«Caro Uccellino, oggi ho preso una decisione importante. Vengo a trovarti all'altro capo del mondo. Ti scriverò tutti i giorni, per esserti vicino. Il vento ti porterà le mie lettere. Uccellino, arrivo! L'Orsa». Età di lettura: da 5 anni.
17,50

Maigret e il corpo senza testa

Maigret e il corpo senza testa

Georges Simenon

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2005

pagine: 176

Il primo pezzo che viene ritrovato, quasi per caso, impigliato nell'elica di una chiatta ferma sul canale Saint-Martin, in una luminosa giornata di marzo che profuma già di primavera, è un braccio. Ma, poiché non è così raro che un sadico si accanisca su una prostituta, la polizia non sembra preoccuparsene granché. Questa volta, però, la cosa è diversa, e Maigret lo intuisce subito: perché si tratta di un braccio non di donna, ma di uomo. Il palombaro incaricato delle ricerche non ci metterà molto a recuperare altri pezzi, e a partire da quelli il dottor Paul, dell'Istituto di medicina legale, comincia a fare delle ipotesi... Scritto a Lakeville, nel Connecticut, nel gennaio del 1955, questo romanzo apparve nel corso dello stesso anno.
12,00

Il ballo

Il ballo

Irène Némirovsky

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2005

pagine: 96

La quattordicenne Antoinette decide di gettare nella Senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. È una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l'autrice riesce a raccontare un dramma dell'amore, del risentimento e dell'ambizione. Irène Némirovsky, nata a Kiev nel 1903, è morta ad Auschwitz nel 1942.
10,00

Gli scrupoli di Maigret

Gli scrupoli di Maigret

Georges Simenon

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2006

pagine: 160

Calma piatta al Quai des Orfèvres. Sono i primi giorni di gennaio, del resto, e non può essere che così. Anche il commissario prova un po' di malinconia. Tanto più che la signora Maigret non sta bene: i primi acciacchi, le piccole riparazioni obbligate - lo spettro della vecchiaia. E dunque un Maigret tetro e assente ad ascoltare lo sfogo di Xavier Marton, un uomo comune, in apparenza, del tutto simile alle migliaia di commessi che alle sei di sera si precipitano verso il métro. Ma Marton è convinto che la moglie cerchi di avvelenarlo. Imprevedibilmente, la donna si presenta a sua volta da Maigret. Ha classe da vendere, è bella, elegante, e inquieta: il marito soffre di depressione, di manie di persecuzione, e lei teme il peggio. Chi dei due è il folle? O si tratta forse di una coppia diabolica, visto che c'è in ballo un'assicurazione reversibile da dieci milioni di franchi? E che parte ha nella vicenda la sorella di lei, Jenny, il genere di donna che ogni uomo sogna di proteggere e amare? Addio calma piatta. Strana storia, comunque. Confusa e complicata. C'è un movente ma non ancora un delitto. E Maigret ha le mani legate. Tutte le inchieste che ha sin qui condotto gli paiono, d'improvviso, di una semplicità quasi puerile. Non si è mai sentito tanto insicuro. Ha davanti a sé un'inchiesta impossibile: non deve ricostruire un crimine, ma prevedere un comportamento. Forse, più che un commissario di polizia, occorrerebbe uno psichiatra.
10,00

Papà Snap e le sue storie stravaganti

Papà Snap e le sue storie stravaganti

Tomi Ungerer

Libro: Libro rilegato

editore: Palingenia

anno edizione: 2024

pagine: 44

C’è un signore che regala alla moglie uno schiacciasassi per il loro anniversario, e lei lo usa per stirare e stendere la pasta della pizza. C’è un adolescente che litiga con i genitori, scappa di casa e si porta via la vasca da bagno, che usa poi come barca, e quando è in mare prova la sua nuova fionda contro una nave militare. E c’è un signore golosissimo che non sa resistere al cibo e finisce per sfondare il pavimento dopo un’abbuffata. E c’è una coppia speciale, un lui cieco e una lei paralitica, che sono felici solo perché sono insieme. E c’è un aristocratico maialino in tight con la passione della botanica, che riesce ad addomesticare una pianta carnivora come se fosse un animale del circo! Sedici storie brevi o brevissime, ma dalla luminosità grande nei contenuti e nella potenza delle illustrazioni. I testi sono deliziosi distillati, i disegni hanno colori pieni, contorni netti e tanti dettagli. Storie stravaganti: nessuno svolgimento, nessuna morale, nessun happy ending. Solo poche righe, che però ritraggono passioni, emozioni, vite intere. I personaggi sono animali o hanno nomi bizzarri: solo uno il nome non ce l’ha, e la sua è una storia “solitaria”: tutti i giorni, con qualunque tempo, si siede su uno scoglio per leggere o guardare il mare. Ma è davvero così solo? Un libro per tutti, grandi e piccoli, da leggere e da rileggere e da continuare a sfogliare, per ammirare le illustrazioni e curiosare tra i dettagli dei disegni, ma anche per pensare – e per crescere pensando. O semplicemente per ridere insieme e anche imparare a ridere di sé. Età di lettura: da 5 anni.
25,00

Il sospetto

Il sospetto

Friedrich Dürrenmatt

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2022

pagine: 120

Il vecchio commissario Bärlach è a fine corsa. A pochi giorni dalla pensione, giace in un letto d'ospedale. Il complesso intervento a cui è stato sottoposto è andato bene, sì, ma gli è stata diagnosticata una malattia senza scampo. È messo male, Bärlach, e le riviste che ha a disposizione per distrarsi non lo distraggono affatto: «Erano bestie, Samuel... Tu sei un medico e puoi renderti conto. Guarda un po' questa fotografia» dice all'amico Hungertobel porgendogli un numero di «Life» del '45. Una scena di inaudita efferatezza: nel campo di concentramento di Stutthof il dottor Nehle, medico del lager, con «l'imperturbabilità di un idolo» sta operando un prigioniero senza narcosi. Di colpo Hungertobel impallidisce. In quella foto gli è parso di riconoscere il suo antico compagno di studi Emmenberger, ora stimato proprietario della più esclusiva clinica di Zurigo, un luminare amato dai suoi pazienti, che «credono in lui come in un dio». L'atroce sospetto, però, non tarda a rivelarsi infondato, anzi «una follia»: dalle informazioni che Bärlach riesce a ottenere risulta infatti che Nehle si è tolto la vita alla fine della guerra. Eppure qualcosa non gli torna. Ci sono strane discrepanze – e ancor più strane somiglianze: le figure di Nehle ed Emmenberger sembrano confondersi. Negli occhi di Bärlach, stretti a fessura, torna a brillare l'antica vitalità quando convince Hungertobel a farlo trasferire sotto falso nome, come paziente, nella clinica di Emmenberger. Lì potrà condurre la sua ultima, solitaria battaglia contro il Male.
15,00

Greco cerca greca

Greco cerca greca

Friedrich Dürrenmatt

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 141

Arnolph Archilochos, sottocontabile in un’azienda che produce mitragliatrici e cannoni atomici, è pingue, occhialuto, inibito. Nulla che lasci intuire le sue remote origini greche. La sua mesta esistenza è puntellata da valori inscalfibili, incarnati da un pantheon personale che include il presidente della Repubblica, il capo spirituale della setta cui è affiliato e l’industriale Petit-Paysan per cui lavora. Un uomo ligio e insignificante, insomma. Una mezza calzetta, secondo alcuni. Almeno fino a quando Archilochos non decide di pubblicare un laconico annuncio, «Greco cerca greca», che – si augura – gli consentirà di trovare moglie e insieme di riannodare i rapporti con la radiosa patria che non ha mai conosciuto. E l’impensabile accade. La giovane donna che si presenta a lui, Chloé Saloniki, non solo è abbagliante di bellezza ed eleganza, ma trasforma di colpo il timido contabile in un uomo facoltoso, potente, ossequiato – fulcro di un consesso sociale che lo aveva sino allora ignorato e calpestato. Quando finalmente Archilochos scoprirà le ragioni di questa miracolosa metamorfosi, il sistema «consolidato, puntuale, etico, gerarchico» che lo sorreggeva andrà in pezzi. E non meno sbalorditivi saranno i successivi sviluppi. Il mondo che questa favola incantevole e feroce raffigura – il nostro mondo – è del resto non meno assurdo che allarmante, e il sarcasmo incendiario di Dürrenmatt incenerisce tutto nel ridicolo: falso decoro borghese e conformismo religioso, impostura politica e aneliti rivoluzionari, rigorismo morale e paternalismo imprenditoriale. Tutto tranne forse l’amore – l’amore che non teme la verità.
16,00

La terza pallottola

La terza pallottola

Leo Perutz

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 286

Quando "La terza pallottola" apparve nel 1915, pochi conoscevano il nome del suo autore, un giovane matematico praghese cresciuto nel fervido clima letterario della Vienna di inizio Novecento. Il successo fu immediato, e non c’è dubbio che quel romanzo d’esordio mostrasse già lo stigma inconfondibile dell’arte del suspense di Perutz: l’insinuarsi, in una vigorosa narrazione storica, dell’elemento onirico-fantastico, che, simile a un perturbante soffio metafisico, arriva a pervaderla interamente, fino a sfociare in una visionarietà allucinata. Lo sfondo principale, estremo e feroce, è qui l’assedio spagnolo di Tenochtitlán, e protagonista è Franz Grumbach, wildgravio tedesco bandito da Carlo V per la sua fede luterana e rifugiatosi nel Nuovo Mondo, dove ora, obbediente ai suoi nobili ideali, combatte i conquistadores al fianco degli indios. Fra inganni, atti di brutale violenza, inquietanti fenomeni «naturali» (come l'edera che avanza rapidissima dalla selva e per tre giorni e tre notti avvolge l'accampamento spagnolo) e apparizioni diaboliche, assisteremo all’implacabile rivalità tra Grumbach e il sadico, seducente duca di Mendoza, figlio come lui del re Filippo di Spagna e amico fidato di Cortés. E seguendo le loro traversie rimarremo anche noi avvinti – come lo fu Borges, che venerava Perutz – da questa narrazione fragorosa, folta di immagini e colori, intarsiata di continue dissolvenze tra sonno e veglia, dove gli innumerevoli fili sembrano convergere su un archibugio che può sparare solo tre pallottole: tre pallottole maledette in cui sono iscritti il destino dell’Impero azteco e, insieme, quello tragico di Grumbach.
19,00

Contemplazione. Testo tedesco a fronte

Contemplazione. Testo tedesco a fronte

Franz Kafka

Libro: Libro rilegato

editore: Palingenia

anno edizione: 2024

pagine: 144

«Perché siamo come tronchi d’albero nella neve. In apparenza vi poggiano sopra, e con una piccola spinta si potrebbero spostare. No, non si può, perché sono saldamente congiunti al terreno. Ma guarda, persino questo è solo apparenza». Nel centenario della morte, il folgorante esordio letterario di Franz Kafka. Quando, nel dicembre 1912, appare Contemplazione, il primo libro del ventinovenne Franz Kafka, non è solo l’abnorme dimensione dei caratteri – voluta dall’autore – a impressionare i lettori come qualcosa di inusitato, perché le brevi, a volte brevissime prose che lo compongono, sottraendosi a qualsiasi definizione, sono come stranianti quadri poetici in cui c’è già tutta l’originalità e la potenza dell’opera di Kafka, condensata in una scrittura tesa, abbagliante. È una scrittura-confessione, una scrittura a suo modo impudica per troppo mettersi a nudo, una scrittura visionaria capace di scardinare sintassi, logica e l’idea stessa di letteratura, che pure in quegli anni si sta aprendo, con esiti anche dirompenti, allo sperimentale e alla rottura con la tradizione. Ma la voce di Kafka, già allora, brilla altissima nella sua unicità. Esordio letterario di Franz Kafka (1883-1924), Contemplazione (Betrachtung), raccolta di diciotto brevi prose – otto delle quali apparse in precedenza nella rivista «Hyperion» di Monaco –, uscì nel 1912 presso l’editore Rowohlt di Lipsia. Nella Nota al testo di questa edizione Roland Reuss, tra i massimi studiosi di Kafka, ricostruisce puntualmente la genesi del libro. «In Contemplazione … c’è qualcosa della coscienziosa malinconia con cui un pattinatore su ghiaccio esegue le sue lunghe giravolte e figure. C’è una grandissima padronanza artistica» (Robert Musil).
25,00

Io?

Io?

Peter Flamm

Libro: Libro in brossura

editore: Adelphi

anno edizione: 2024

pagine: 143

Berlino, 1918. La guerra è appena finita, un uomo torna a casa e non è più lui. È convinto di aver rubato l'identità a un morto. Crede di vivere nel corpo di un altro; tutti lo riconoscono e pensano di sapere con chi parlano. Solo il vecchio cane gli abbaia contro e lo morde. Il cane sa che quello non è il suo padrone. Poi comincia a ricordare: Grete, la giovane donna dalla chioma tizianesca che ora vede alla finestra, è sua moglie; nella culla c'è il loro bambino; si rivolge a un'anziana signora chiamandola «mamma». Ma quei ricordi non hanno radici, sono cose che sa: «come un attore me ne sto su un palcoscenico, imparerò la mia parte, è già scritta fino in fondo, di certo già da prima, e io mi limito a recitarla». Solo l'amore incondizionato e la gelosia per Grete – quando riceve la visita di un uomo, Borges, un «amico» che l'ha corteggiata mentre lui era al fronte – risveglia un sentimento che potrebbe essere suo. Questo è quanto ci è dato sapere del protagonista prima che la storia inizi. Lo ritroveremo nell'aula di un tribunale, accusato di omicidio, mentre cerca di scagionarsi. Ma chi parla in queste pagine? Chi ha commesso il crimine? Il rispettabile chirurgo berlinese Hans Stern, o piuttosto Wilhelm Bettuch, l'umile fornaio che sembra averne assunto le sembianze? La risposta rimane racchiusa nel punto interrogativo del titolo e le ultime parole che l'imputato rivolge ai giudici non fanno che rendere ancora più impenetrabile l'enigma: «Ora chinatevi, spazzate via quel po' di terra. Ed ecco, troverete – me. Sì, ossa e teschio e polvere e il mio nome, che non è il mio nome eppure lo è, il mio destino, che non appartiene a me, ma a un altro, e ora mi è piombato addosso, soffocante come fosse il mio». Mimetizzato per quasi un secolo come un piccolo vortice scuro fra le correnti della prosa espressionista, questo romanzo di Peter Flamm torna ad agire su di noi come un sortilegio, la stenografia di un sisma psichico ancora lontano dall'essere decifrato. Con una Nota di Manfred Posani Löwenstein.
18,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.