Libri di Maria Anna De Lucia Brolli
Riti e cerimonie per le dee nel santuario di Monte Li Santi-Le Rote a Narce
Maria Anna De Lucia Brolli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 123
Il santuario suburbano di Monte Li Santi-Le Rote ai piedi dell’abitato falisco di Narce è stato scavato in più riprese tra il 1985 e il 2014; la lunga frequentazione dell’area sacra tra gli inizi del V e la fine del II sec. a.C. ha determinato trasformazioni edilizie e cultuali, accompagnate da azioni liturgiche di cui si sono conservate straordinarie evidenze. Gli scavi hanno svelato riti di fondazione e di consacrazione, riti di dismissione con l’obliterazione degli strumenti del sacrificio e delle strutture sacre, e hanno mostrato la celebrazione di grandi cerimonie collettive nei momenti critici della vita della comunità, come quella che ha sancito il definitivo abbandono del complesso santuariale. Attraverso il regime delle offerte e le forme della ritualità sembra possibile ricomporre una sequenza nella quale, a livelli cronologici diversi, ruoli e competenze della sfera divina accompagnano soprattutto la figura femminile, in un quadro nel quale la fecondità umana si salda con la fertilità della terra. Accanto alle due dee di cui ci è stato restituito il teonimo, Minerva Maia e Fortuna, si percepisce la presenza di un sistema cultuale più complesso e sfumato nel quale più divinità sovrintendono al percorso di maturazione della fanciulla, dalla regolazione del mestruo, evocato da un culto di natura lunare, alla transizione verso l’età adulta ricordata dai dona dell’infanzia, ai riti nuziali sotto la tutela di Persefone e di Afrodite, per poi garantire non solo la maternità, ma anche la felice crescita della prole con Minerva Maia e, nel tempo, la stabilità delle unioni matrimoniali sotto l’egida demetriaca. In questo scenario è solo apparentemente marginale la figura maschile, che entra a far parte del sistema religioso del santuario in una fase cronologicamente avanzata. Il richiamo alla transizione dei giovani maschi verso l’età adulta è reso esplicito dalla figura di Eracle e dal culto tributato a Fortuna, a fianco di Minerva Maia, a sottolineare l’intreccio della fertilità femminile e maschile. È un processo teso a rinsaldare la comunità, favorendo, attraverso la celebrazione dei riti di passaggio maschili e femminili, l’ingresso dei giovani – linfa vitale – nel corpo civico, ma anche a garantire la sopravvivenza della specie attraverso le risorse del territorio nel momento di crisi segnato dall’avanzata di Roma.
Il Santuario di Monte Li Santi. Le Rote a Narce. Scavi 1985-1996. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2016
pagine: 10
Il terzo e ultimo volume dedicato al Santuario di Monte Li Santi. Le Rote a Narce contiene l’analisi dei materiali epigrafici (iscrizioni sia su ceramica sia su due cippi-altarini tufacei dedicati a divinità) e un’analisi archeozoologica dei resti ossei animali rinvenuti nell'area del santuario e inquadrabili cronologicamente dalla metà circa del V secolo fino agli inizi del I secolo a.C. Nell'analisi conclusiva la curatrice dei tre volumi mette in risalto come da questo studio, per la prima volta, il santuario venga illustrato in maniera analitica in tutte le sue componenti, consentendo, attraverso l’incrocio dei dati di stratigrafia assoluta e relativa, interessanti conclusioni sulle fasi di vita, sul regime del culto, sulle produzioni locali, sulla circolazione dei materiali votivi e sulle fasce sociali che ad esso facevano capo.
Il Santuario di Monte Li Santi. Le Rote a Narce. Scavi 1985-1996. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2016
pagine: 672
Il secondo volume dedicato al Santuario di Monte Li Santi - Le Rote a Narce presenta il catalogo del materiale ritrovato nel corso delle varie campagne di scavo. I materiali sono divisi in diciassette categorie tipologiche precedute tutte da una introduzione contenente indicazioni sulla tecnica di lavorazione, sulla tipologia e sulla cronologia. Statue fittili, busti e teste isolati, statuette di figure umane e di animali, ex voto anatomici. La ceramica, divisa e studiata in riferimento alla classe e sulla base della forma, testimonia una presenza che va oltre l'arco di vita del santuario, dal periodo orientalizzante all'età medievale. Oggetti in bronzo, ferro e piombo. Infine, sono presenti numerosi frammenti di materiali di copertura e pochi frammenti di terrecotte architettoniche.
Il Santuario di Monte Li Santi. Le Rote a Narce. Scavi 1985-1996. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2016
pagine: 160
Il volume, parte di una ricerca più ampia dedicata al Santuario di Monte Li Santi - Le Rote di Narce, dà inizio alla pubblicazione del primo fondamentale studio sistematico di questo importante luogo di culto, dislocato immediatamente al di fuori dell'insediamento falisco, sotto le pendici di Monte Li Santi, sulla sponda del fiume Treja. L'area sacra individuata nel 1985 è stata oggetto a più riprese di campagne di scavo da parte della Soprintendenza. Gli autori, dopo aver fatto il punto sullo stato degli studi, analizzano la topografia, le fasi del complesso monumentale e gli aspetti del culto. In modo analitico vengono presentate le strutture del santuario falisco nelle diverse fasi costruttive e di frequentazione, dall'età tardo-arcaica alla fine del II-inizi del I sec. a.C.; a seguire, gli strumenti del culto e l'organizzazione degli spazi sacri, il regime delle offerte e il fenomeno cultuale nel suo complesso.
I tempi del rito. Il santuario di Monte li Santi-Le Rote a Narce
Maria Anna De Lucia Brolli, Jacopo Tabolli
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 192
L'idea di promuovere un progetto espositivo condiviso sui risultati dello scavo condotto appena pochi mesi orsono nel santuario di Monte Li Santi-Le Rote, nel Parco del Treja, nasce dalla consapevolezza che la tutela del territorio passa anche e soprattutto attraverso la sua valorizzazione. Due sono i musei coinvolti nella mostra, il Museo archeologico dell'Agro Falisco nel Forte Sangallo di Civita Castellana, e il Museo Archeologico -Virtuale di Narce a Mazzano Romano. La mostra "I tempi del rito" rappresenta senz'altro per il MAVNA una nuova sfida, mentre non è la prima volta che il Forte del Sangallo realizza una mostra sul santuario, testimoniando così l'attenzione che la Soprintendenza per i beni archeologici dell'Etruria meridionale ha da sempre nei confronti di questo straordinario complesso sacro, inserito negli anni scorsi anche nel Progetto di Soprintendenza "I grandi santuari d'Etruria". Le indagini che hanno riportato in luce altre eccezionali testimonianze del rito praticato nel santuario sono state condotte grazie ad un finanziamento regionale per la messa in opera dei plinti di fondazione di una nuova tettoia di protezione dell'area.
Sulle orme di Eracle
Giuseppe M. Della Fina, Maria Anna De Lucia Brolli, Luca Mercuri
Libro: Libro in brossura
editore: Quasar
anno edizione: 2014
pagine: 48
L'Herakles greco, l'Hercle etrusco, l'Ercole italico e quello romano hanno offerto al mondo intero testimonianze preziose di un patrimonio mitologico e artistico che ha continuato a stimolare la creatività di scultori e pittori più vicini al nostro tempo.
Civita Castellana e il suo territorio. Ricognizioni archeologiche e archivistiche
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 202
La tutela di un sito archeologico della rilevanza di Civita Castellana, l'antica Falerii, deve avvalersi necessariamente di tutti gli apporti possibili che spaziano dalle ricerche archivistiche a quelle bibliografiche, soprattutto per l'area della città antica, oggi intensamente urbanizzata, affiancandosi allo strumento delle ricognizioni nell'ampio territorio segnato dalla presenza di importanti assi viari quali la via Flaminia e la via Amerina e da un articolato tessuto insediativo di età preromana e romana. Il territorio falisco ha alle spalle un'intensa attività di indagine topografica, iniziata tra 1881 e 1887 in relazione alla redazione della Carta Archeologica d'Italia. Alcuni dei documenti elaborati a questo scopo rappresentano ancora oggi una base importante per la conoscenza e la tutela dell'antica Falerii. La Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, inserendosi in questa tradizione di ricerche, ha condotto nel 1994 una campagna di ricognizioni dell'intero territorio comunale di Civita Castellana. Gli esiti di questa attività, rimasti sino ad oggi inediti, hanno costituito la base per la tutela del territorio ed ora in questo volume vengono presentati al pubblico tutti i dati all'epoca raccolti, aggiornati e arricchiti da nuove scoperte e da ricerche d'archivio.