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Libri di Maria Grazia Meriggi

Per Giorgio Galli. Saggi e ricordi

Per Giorgio Galli. Saggi e ricordi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2023

pagine: 224

I saggi qui pubblicati contengono anche la testimonianza di una intensa e talvolta lunga amicizia. Gli autori e le autrici appartengono a diverse generazioni: lo abbiamo voluto per indicare come la creatività dell’“intellettuale curioso” – secondo la definizione di Piero Ignazi – che è stato Giorgio Galli abbia mantenuto una rara capacità di attraversare i temi e i problemi più attuali. Ma, a differenza di molti scienziati della politica – della cui disciplina è stato un decano – la cui attenzione è esclusivamente rivolta alla coerenza del sistema e all’eccedenza dei partiti “antisistema”, Galli è stato uno studioso dei sistemi politici attento soprattutto al rapporto fra il sistema dei partiti, le istituzioni e le soggettività sociali che nei partiti si esprimono, con una grande sensibilità per la storia, anche quella delle culture cosiddette “altre”, come l’astrologia e l’alchimia, che hanno accompagnato l’origine della scienza.
20,00

La Confederazione generale unitaria del lavoro e i lavoratori immigrati

La Confederazione generale unitaria del lavoro e i lavoratori immigrati

Maria Grazia Meriggi

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2023

pagine: 468

Il volume presenta l’originale esperienza della Cgtu (Confederzione generale unitaria del lavoro), un sindacato la cui cultura politica circola ancora nel presente. Fondata ufficialmente nel 1922 e confluita nella Cgt nel ’36, la Cgtu dedicò un’iniziativa specifica agli immigrati, la cui numerosissima presenza nel mercato del lavoro nella Francia fra le due guerre si impose all’attenzione di tutti i soggetti interessati: i governi, i prefetti, gli imprenditori e, naturalmente, i partiti e i sindacati. Già la Cgt aveva affrontato l’organizzazione dei migranti di lunga data, dagli italiani ai polacchi delle regioni minerarie agli ebrei russi del Pletz di Parigi, ma solo la Cgtu intraprese una organizzazione intersindacale permanente di tutte le comunità di lavoratori stranieri e coloniali, riuscendo a tradurre in risorse da spendere nei conflitti le forme di socialità tradizionali dei gruppi linguistici. (Con un’appendice di Michel Dreyfus)
30,00

Una e centomila. La Comune di Parigi del 1871

Una e centomila. La Comune di Parigi del 1871

Enrico Zanette

Libro: Libro in brossura

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2022

pagine: 180

Nel centocinquantesimo anniversario della Comune di Parigi, questo libro ne ripercorre la vicenda con una sintesi storica rapida e originale. Dopo aver esaminato le vicende che portarono all’insurrezione il volume ne segue dettagliatamente gli sviluppi, per poi delineare un’analisi storica e sociale della Parigi comunarda. Il volume illustra così la realtà della Comune, i suoi protagonisti, le tradizioni politiche che in essa confluirono, le divisioni che l’attraversarono e il conflitto con l’esercito versagliese che porterà alla famigerata semaine sanglante. Infine il libro illustra gli usi politici della Comune dal 1871 ai giorni nostri con particolare riferimento al contesto italiano. Introduzione Maria Grazia Meriggi.
10,00

Il discorso di Tours. (27 dicembre 1920)

Il discorso di Tours. (27 dicembre 1920)

Léon Blum

Libro

editore: Biblion

anno edizione: 2021

pagine: 132

A un secolo dalle scissioni che provocarono la nascita dei partiti comunisti, uno sguardo comparativo ci consente di osservare come i movimenti operai e socialisti dei diversi Paesi abbiano allora proiettato sulla Rivoluzione russa e sul KOMINTERN le proprie storie e aspirazioni e i propri sogni. Il caso della Francia è peculiare: l’adesione al KOMINTERN è stata possibile grazie alla permanenza della cultura syndicaliste, che ben presto sarebbe stata emarginata dalla Section Française de l’Internationale Communiste. Andare alle fonti, alle ragioni della difesa della “vecchia casa” socialista – esposte da Blum con creatività strategica – ci consente di riflettere sulle poste in gioco negli anni fra le due guerre e di rispondere a domande ancora inevase e perciò attuali.
12,00

Un proletariato negato. Studio sulla situazione sociale ed economica degli operai ebrei

Un proletariato negato. Studio sulla situazione sociale ed economica degli operai ebrei

Leonty Soloweitschik

Libro: Libro in brossura

editore: Biblion

anno edizione: 2020

pagine: 212

La più efficace presentazione di questa ricerca di Leonty Soloweitschik sul proletariato ebraico, pubblicata per la prima volta in Italia, è contenuta in un commento che un professore dell'Università di Ginevra rivolse all'autore, che gli aveva proposto una tesi sullo stesso argomento: «Credevo che gli ebrei fossero tutti banchieri». Il titolo originale del volume, "Un prolétariat méconnu", rimanda proprio a questo pregiudizio: "méconnu", infatti, include il doppio significato di "sconosciuto" e "rimosso", e da qui è derivata anche la scelta della traduzione italiana. La ricerca, che venne discussa come tesi di dottorato a Bruxelles e che fu pubblicata nel 1898, rappresenta uno studio pionieristico di storia sociale e culturale dei mondi del lavoro nelle sue diverse forme, ed è ricchissima di fonti di prima mano. Soloweitschik era infatti lituano, e conosceva molto bene quel mondo ebraico a maggioranza proletario che a cavallo dei secoli XIX e XX avrebbe dato vita a importanti esperienze rivendicative e politiche nonché a una significativa emigrazione di massa in Europa e negli USA. Pubblicato nello stesso anno del J'accuse di Émile Zola, che riportò all'attenzione dell'opinione pubblica francese l'affaire Dreyfus, il volume è anche un antidoto potente contro il pregiudizio antisemita, che nelle sue pagine viene colpito alla sua stessa radice.
20,00

La vita quotidiana dei vichinghi (800-1050)

La vita quotidiana dei vichinghi (800-1050)

Régis Boyer

Libro: Libro in brossura

editore: Rizzoli

anno edizione: 2017

pagine: 329

Gli uomini che vissero nell'Europa del nord tra il IX e il X secolo erano dei tuttofare: coltivatori e pescatori, armatori, fabbri, tessitori, medici, ma anche poeti, sarti, commercianti. Erano uomini legati alla loro terra e alla famiglia, ma innamorati dell'esplorazione e dell'avventura, tanto da spingersi oltre i confini dei luoghi già esplorati, oltre il Mediterraneo e l'Asia minore. Quando partivano per mare, alla ricerca di ricchezze per i loro eredi, non avevano mezze misure: pesavano l'argento con la bilancia o con la spada, contrattando o depredando a seconda del caso. Ma una volta tornati a casa, tra i fiordi e le pianure innevate, erano uomini allegri e forti, che sapevano allietare i lunghi inverni bui con feste e banchetti ricchi di carni, birra e idromele. Le leggende di questi uomini, mercanti e guerrieri, sono arrivate fino ai nostri giorni attraverso il nome dei vichinghi. Ma chi erano davvero, questi bellicosi uomini dei ghiacci? Régis Boyer, storico esperto di civiltà scandinave, ricostruisce per noi la realtà di queste popolazioni, approfondendo i loro usi e costumi, la loro lingua e cultura, liberandoci dall'incertezza del mito senza mai romperne l'incanto.
13,00

L'Internazionale degli operai. Le relazioni internazionali dei lavoratori in Europa fra la caduta della Comune e gli anni '30

L'Internazionale degli operai. Le relazioni internazionali dei lavoratori in Europa fra la caduta della Comune e gli anni '30

Maria Grazia Meriggi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2015

pagine: 224

Questa ricerca si propone di rispondere a domande che riguardano i rapporti fra i lavoratori nei luoghi di lavoro, nel mercato del lavoro, nelle organizzazioni nazionali e internazionali e nelle migrazioni. Le tensioni che si sviluppano, da questo punto di vista, fra i lavoratori e i modi con cui gli attori politici le hanno utilizzate, possono essere così riassunte: il mercato del lavoro e le necessità organizzative impongono ai mondi del lavoro una tensione continua ai due poli opposti della quale stanno la xenofobia e l'internazionalismo. Fra questi due poli osserviamo comportamenti diversi, atteggiamenti contraddittori tutti ispirati, però, al tentativo di governare e non essere governati dalle "leggi" del mercato del lavoro. Il terminus a quo di questa ricerca è la crisi della Prima Internazionale, con la caduta della Comune di Parigi e il varo delle cosiddette "leggi contro l'Internazionale" in Europa. Il terminus ad quem sono i conflitti che, in Francia, hanno preparato il Fronte popolare del 1936. Un riferimento indispensabile è la crisi del '29. In mezzo si sviluppano le vicende dei lavoratori che si incontrano e si organizzano, cercando di fare della pluralità delle origini nazionali una risorsa e non un problema.
30,00

La disoccupazione come problema sociale. Riformismo, conflitto e «democrazia industriale» in Europa prima e dopo la Grande guerra

La disoccupazione come problema sociale. Riformismo, conflitto e «democrazia industriale» in Europa prima e dopo la Grande guerra

Maria Grazia Meriggi

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2009

pagine: 224

Nel corso della prima rivoluzione industriale la condizione di lavoratore e quella di povero si identificavano: i lavoratori organizzati sono emersi a fatica dalle "classi pericolose". Il problema della disoccupazione comincia a emergere quando, per via contrattuale, essi raggiungono una maggiore stabilità e maggiori garanzie nella durata e nelle condizioni del lavoro. Essa si distingue progressivamente dal pauperismo e viene percepita contemporaneamente dalle classi dirigenti, dagli organizzatori e naturalmente dai lavoratori come un grave rischio sociale. Negli anni Dieci del XX secolo, la disoccupazione è al centro di convegni e associazioni legate al mondo del riformismo radical-socialista europeo che finalmente accettano che essa non è il prodotto dell'immoralità e dell'incapacità dei lavoratori ma di problemi connessi indissolubilmente col mercato del lavoro. Inizia allora una lunga discussione collettiva che cerca di proporre soluzioni assicurative e mutualistiche contro il rischio della perdita del lavoro. Tali soluzioni si scontrano con il legame della disoccupazione con le questioni ancor più complesse di governo del mercato del lavoro. Anche per questo problema, come per tanti altri, la Grande guerra segna una svolta. La disoccupazione si trova finalmente al centro dell'interesse dei nuovi istituti di informazione sui problemi del lavoro sorti dalla pace di Versailles: l'Organizzazione internazionale del lavoro e soprattutto il suo organo principale il Bureau international du travail.
24,50

Cooperazione e mutualismo. Esperienze d'integrazione e conflitto sociale in Europa fra Ottocento e Novecento

Cooperazione e mutualismo. Esperienze d'integrazione e conflitto sociale in Europa fra Ottocento e Novecento

Maria Grazia Meriggi

Libro: Copertina morbida

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 176

Cooperative, società di mutuo soccorso, fraternità corporative sono state fra le più antiche e più diffuse forme di organizzazione dei salariati ed hanno spesso preceduto e quasi sempre accompagnato i sindacati. La loro storia si inserisce, d'altra parte, in una vicenda assai più complessa di quanto lascino supporre da una parte la storia dei sistemi di sicurezza sociale, dall'altra quella delle organizzazioni dei lavoratori e delle relazioni industriali. Le cooperative servivano, infatti, anche al finanziamento delle casse di resistenza per gli scioperi quando queste non erano adeguatamente alimentate da versamenti regolari.
22,50

Forme di sociabilità nelle società tradizionali e nella modernità
10,33

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