Libri di Maria Luisa Betri
Storia e storie dell’Ottocento nel lavoro di Franco Della Peruta
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 198
Il libro ripercorre, in un racconto a più voci, l’itinerario scientifico di Franco Della Peruta, uno dei maggiori storici italiani del secondo Novecento. Lo fa a partire dagli anni della sua formazione a Roma, per seguirlo nel suo approdo a Milano, dapprima alla Biblioteca Feltrinelli poi, dal 1968, all’Università degli Studi dove ha tenuto per molti anni la cattedra di Storia del Risorgimento. Ricercatore infaticabile e profondo conoscitore di archivi e biblioteche, Franco Della Peruta ha fatto parte della generazione degli storici marxisti, praticando però una storiografia scevra da ideologismi e interessata alle condizioni sociali entro le quali si sono svolte le vicende di un paese povero e arretrato chiamato a inventarsi un destino nazionale. Oltre che storico, Franco Della Peruta è stato uno straordinario organizzatore culturale, promotore di riviste e divulgatore nel senso più alto del termine, aspetti della sua personalità ben documentati in questo volume, che raccoglie gli atti di un convegno organizzato nella ricorrenza del decennale della sua scomparsa.
Donne dell'Ottocento. Amori, politica e utopia
Maria Luisa Betri
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 168
Le protagoniste di questo volume incarnano differenti tipologie femminili: giovani dagli amori romantici, premessa di esistenze umbratili negli interni domestici votate alla devozione coniugale e familiare; più mature e combattive patriote, partecipi osservatrici della vicenda risorgimentale e dei suoi esiti postunitari; donne di modesta estrazione sorprendentemente disponibili a stringere innovative relazioni amorose durante un'esperienza di vita comunitaria in terre d'Oltreoceano all'insegna di una utopia anarchica. Le loro "altre voci" provengono da carteggi, epistolari, diari, memorie: filoni documentari spesso nascosti o inesplorati negli archivi pubblici e privati. Le lettere, in particolare, divenute nel XIX secolo tramite di comunicazione abituale, solo in apparenza "senza qualità", così come le memorie, rispecchiano più di ogni altra forma espressiva la sfera del vissuto, collocandosi lungo una linea di intersezione tra casi individuali, storie, e il più ampio contesto della storia. Così, le vicende delle donne di queste pagine, oscillanti tra la docile adesione ai più tradizionali modelli femminili e i tentativi di sovvertimento delle regole, rispecchiano la varietà dell'universo muliebre tra primo e secondo Ottocento, confermando quanto fossero diverse le modalità di appartenenza alla nazione e allo Stato.
Ferrante Aporti tra Chiesa, Stato e società civile. Questioni e influenze di lungo periodo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2014
pagine: 400
In occasione di quattro convegni svoltisi, in successione, a San Martino dall'Argine, a Mantova, a Cremona e a Brescia, tra il 2008 e il 2009, si è voluto discutere su Ferrante Aporti e sul suo tempo, ma con uno sguardo al nostro presente e al nostro futuro. ll volume originato da tale dibattito, nelle sue quattro sezioni (immagini ragionate dai fondi aportiani tra Cremona e Mantova, le questioni e i temi teologici, etici, pedagogici, la rete dei rapporti nella società ottocentesca, prospettive di lungo periodo nelle proposte culturali per l'infanzia), offre al lettore il quadro articolato di una riflessione civile che seppe declinarsi in concreti laboratori dell'educare e diffondersi ben al di là di un dato contesto e di un dato arco temporale, in dialettica interazione con una necessaria analisi etico-politica, antropologicamente e teologicamente fondata. Ventun contributi di diversi autori e due note introduttive restituiscono il quadro di una ricerca aportiana in movimento, che ha tratto spunto dalla celebrazione del 150° anniversario della morte, ma che si è dilatata, in occasioni e momenti temporalmente diversificati, in nuovi approfondimenti.
Milano e l'esposizione internazionale del 1906. La rappresentazione della modernità
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 192
Quando Milano venne incaricata di organizzare la prima Esposizione internazionale nel 1906 era una città in piena trasformazione, collegata all'area più moderna dell'Europa e all'avanguardia nello sviluppo industriale. I saggi raccolti in questo volume approfondiscono le più recenti ricerche sulle innovazioni industriali, le strategie di comunicazione, la partecipazione della cultura e dei diversi ceti sociali all'evento. Il tema dei trasporti, simbolicamente evocato dall'apertura del valico del Sempione, ben rappresenta il senso della modernità messo in scena dall'esposizione del 1906. Il carattere internazionale dell'evento, la mole degli investimenti economici, la folta partecipazione di delegazioni straniere e di pubblico dimostrano che il paese, superando in pochi decenni un secolare ritardo, era ormai inserito fra le nazioni più progredite. A quel lontano avvenimento si collega idealmente l'assegnazione a Milano dell'allestimento dell' Esposizione universale nel 2015. Una rassegna espositiva che sul tema centrale Nutrire il pianeta. Energia per la vita si fa carico delle priorità economiche sociali ed ecologiche che drammaticamente incombono sul pianeta e sulla società globalizzata del nord e del sud del mondo.