Libri di Maria Paola Mittica
Diritto e letteratura e Law and Humanities
Maria Paola Mittica
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 176
Gli studi di Diritto e letteratura e Law and Humanities, che dagli ultimi decenni del secolo scorso hanno avuto un grande sviluppo nella ricerca e nell’insegnamento accademico del diritto, stanno conoscendo un’ulteriore evoluzione nel segno dell’estetica giuridica, quale indirizzo del pensiero filosofico giuridico in grado di tenere insieme la comprensione dei problemi fondamentali dell’etica che investono l’esistenza umana e gli strumenti impiegati nella formulazione e nella pratica del diritto. Pensato anche in funzione di un primo approccio alla materia, il volume offre una ricostruzione della storia di Diritto e letteratura e Law and Humanities, in particolare negli Stati Uniti e in Europa, dove se ne riscontrano le esperienze più ricche e consolidate, cui si aggiunge la descrizione degli orientamenti che attualmente ne stanno influenzando lo sviluppo. Al quadro di sintesi si accompagnano, con l’obiettivo di intervenire nel dibattito in corso, alcuni elementi per un’estetica giuridica.
Il pensiero che sente. Pratiche di Law and Humanities
Maria Paola Mittica
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2022
pagine: 144
Il pensiero che sente è tensione, apertura senza oggetto, ascolto, attesa del senso. È un pensiero che si origina dall’incontro sensibile con l’altro, con qualcosa o qualcuno, che è limite ed è soglia. La ricerca originaria del senso che si apre nello spazio dell’alterità è forse quella più autenticamente giuridica, poiché è nel diritto che individuiamo la terzietà a tutela dell’essere-in-comune, ma è una funzione che rischia di essere smarrita con il compiersi del processo di burocratizzazione del mondo, tra le cui derive, una delle più evidenti è la riduzione del diritto a una meccanica disumanizzata. Ricorrendo all’estetica e alla metodologia di Law and Humanities questo studio si interroga su come imparare a cogliere e a vivere il limite, e in che modo farne un’arte per continuare ad ascoltare e dire il diritto.