Libri di Marianne Weber
La donna e la cultura. Questione femminile e partecipazione pubblica
Marianne Weber
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2018
pagine: 111
Nel saggio la Weber si pone in aperta critica con Georg Simmel e con una determinata tradizione filosofica che guarda al genere femminile esclusivamente da una prospettiva essenzialista, consegnando la donna a una dimensione sovra-umana e sovra-storica. Nel restituire alla donna dignità di analisi sociologica, la Weber rimette in discussione anche la tesi centrale nel pensiero simmeliano e nelle "Kultur-wissenschaften", di una crisi della modernità, che avrebbe origine da una scissione all'interno dell'individuo tra cultura soggettiva e cultura oggettiva, da una atrofizzazione della prima a causa di una ipertrofia della seconda. Per Simmel, tuttavia, è solo l'uomo di genere maschile a vivere questa separazione, mentre la donna, più vicina alla sfera della natura, mostra un'essenza indivisa che può però conservare solo se mantiene le sue funzioni tradizionali di madre e moglie. Secondo la Weber, invece, le trasformazioni della società moderna offrono alle donne nuove forme di partecipazione alla produzione culturale nello spazio pubblico. Il cuore del problema, piuttosto, sta in come il pensiero filosofico e sociologico dominante, a lei coevo, ha fatto corrispondere cultura oggettiva e cultura soggettiva a due spazi sociali contrapposti, "pubblico" e "privato", relegando, di fatto, la coltivazione di una cultura soggettiva al genere femminile nello spazio ristretto e idealizzato dell'ambito domestico.
Max Weber. Una biografia
Marianne Weber
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1995
pagine: 840
In questo ritratto l'attività pubblica dello scienziato e del politico si intreccia con il dramma dell'uomo e la sfera privata degli affetti. Così, la lotta dell'uomo che difende la propria lucidità creativa e intellettuale (Weber soffrì di una grave depressione) si combina con una saga familiare di conflitti generazionali, di tensioni tra mogli e mariti, di malattie e morti. Né va taciuto un altro aspetto della vita dei coniugi Weber che frequentarono i circoli della nascente cultura femminista alimentata dalle idee freudiane. Tra le figure del movimento spicca quella di Else von Richtofen, amica di Marianne, prima studentessa di dottorato di Max e sua amante nell'ultimo periodo della vita: triangolo che non impedì alla solidarietà femminile di trionfare.