Libri di Marina Galletti
Il mostro bicefalo. Percorsi nell'eterologia di Georges Bataille
Marina Galletti
Libro: Copertina morbida
editore: Artemide
anno edizione: 2020
pagine: 176
«La storia intellettuale del Novecento in Francia, dagli anni Trenta in poi, - scrive Jacqueline Risset - dovrà probabilmente un giorno essere riscritta a partire da presenze meno note, meno evidenti, ma forse più attive e influenti di quelle consegnate dalla storia come centrali e decisive. In particolare a partire dalla presenza di Georges Bataille che non ha smesso, dal 1929 alla sua scomparsa, nel 1962..., di interrogare il suo tempo, di porre senza sosta, con straordinaria lucidità, le questioni fondamentali che ci troviamo a dibattere ancora oggi». Nel globo sempre più «malato di ricchezza» che è il nostro e alla luce del «limite» della «biosfera», una nozione di Bataille in particolare ci interpella: quella, cardinale, di «dépense improduttiva», modellata sull'energia in pura perdita del sole. Essa alimenta nella triplice forma di «manducazione, morte e riproduzione sessuata» l'intera sua opera e la sua stessa «economia generale» che, in antitesi con l'economia capitalista ancorata al principio dell'utile, fa lega con la nozione di «essere nell'istante».
Jean Genet, la scrittura della rivolta
Libro: Libro rilegato
editore: Editoria & Spettacolo
anno edizione: 2016
pagine: 354
Jean Genet è lo scrittore che forse più di ogni altro ha eretto la rivolta a principio di vita e di scrittura e il pensiero a implacabile macchina di denuncia dei meccanismi di difesa attorno a cui l’uomo edifica le sue rassicuranti prigioni: prime fra tutte la patria e la morale giudaico-cristiana. Lo sradicamento personale si amplifica nella sua opera in un codice etico altro, che mina la pertinenza dei dispositivi sociali, politici, linguistici e sessuali in essere e le opzioni del suo stesso io. I saggi riuniti in questo libro testimoniano la varietà e la vastità delle prospettive che a trent'anni dalla sua morte convergono sulla sua figura.
Lazzaro tra noi
Jean Cayrol
Libro: Libro in brossura
editore: Nonostante
anno edizione: 2016
pagine: 152
"Lazzaro tra noi" riunisce due testi originariamente apparsi su rivista: il primo è il tentativo di dare corpo a una tassonomia dei sogni concentrazionari; il secondo racconta la genesi di una nuova forma romanzesca (Cayrol la definisce lazzariana) che dovrebbe incaricarsi di restituire le sensazioni del ritorno alla vita di quegli uomini che hanno conosciuto la tragedia dei campi. È un’opera il cui linguaggio attraversa ripetutamente i confini del saggio e del romanzo, scivolando ora in una digressione narrativa per poi riemergere in riflessioni il cui afflato filosofico, per non dire teologico, appare in tutta la sua evidenza. Una sequela di incubi notturni, il disegno di una letteratura in gestazione, in cui ci sono gli stessi motivi, gli stessi stili che ritroviamo anche nelle opere dichiaratamente narrative di Cayrol. Il libro ospita anche, quasi in forma di appendice, l’articolo Testimonianza e letteratura nel quale un insolitamente corrosivo Cayrol prende in esame quel filone letterario che, riducendo i campi a materia da romanzo, ne ha disinnescato lo scandalo, facendo di quell'esperienza «intrasmissibile, solitaria, instabile» qualcosa semplicemente alla portata di chiunque.