Libri di Marino Micich
Togliatti, Tito e la Venezia Giulia. La guerra, le foibe, l'esodo 1943-1954
Marino Micich
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 198
«Il Partito Comunista Italiano sbagliò a tacere sull'Istria. C'è una grande responsabilità del PCI per il silenzio sull'esodo dall'Istria, da Fiume e dalle coste dalmate. Ciò accadde perché il confine ideologico è prevalso su quello geografico.» (Luciano Violante). Durante il Secondo conflitto mondiale il PCI stabilì una stretta alleanza col Movimento Popolare di Liberazione Jugoslavo guidato da Josip Broz detto Tito, con un duplice scopo: puntare a sconfiggere i nazisti e i fascisti sul campo di battaglia e pensare agli sbocchi politici che si sarebbero palesati a guerra finita. Togliatti e i suoi dirigenti per avere l'appoggio di Tito sostennero più volte la cessione della Venezia Giulia alla Jugoslavia. Marino Micich pone in evidenza, in maniera originale e ben documentata rispetto ai rari e incompleti studi apparsi sull'argomento, le lotte politiche e diplomatiche sorte nello stabilire i nuovi confini italo-jugoslavi, descrivendo la posizione politica del PCI assunta al confine orientale, il progetto di rivoluzione comunista da estendere al resto d'Italia e i rapporti tra Togliatti e Tito. Sottolinea inoltre le responsabilità dirette e indirette di quella collaborazione politica nei confronti delle stragi di massa nelle foibe e dell'esodo di circa 300.000 italiani dalle terre istriane, fiumane e dalmate.
Storia e redenzione. Il diario del giovane Oscar
Caterina Novak
Libro: Libro in brossura
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 194
Il romanzo racconta la storia di Oscar, un giovane giuliano-dalmata che vive il dramma dell’esodo forzato degli italiani dalle terre istriane e dalmate durante e dopo la Seconda guerra mondiale. Oscar narra le vicende personali e familiari in un periodo segnato dalle atrocità dei partigiani jugoslavi e dal clima di tensione creato dai totalitarismi. Il protagonista, separato dai suoi affetti più cari e costretto a sopravvivere nei campi profughi italiani, intreccia i ricordi di un’infanzia felice con le difficoltà della guerra, trasformando il dolore in riflessioni profonde sulla vita, sulla fede e sulla redenzione. Il Diario descrive in modo toccante gli orrori delle foibe, l’angoscia del trasferimento e la resistenza morale di un ragazzo che, attraverso la scrittura e la poesia, trova la forza di affrontare le avversità. La narrazione si fa portatrice di un messaggio universale di speranza, resilienza e condanna dei totalitarismi.
Perché il Giorno del Ricordo. La frontiera giuliana dai conflitti del passato al dialogo europeo. La legge 92/2004 compie vent'anni
Marino Micich, Giovanni Stelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2024
pagine: 188
Con la legge n. 92/2004 che venti anni fa ha istituito il "Giorno del Ricordo", la memoria degli esuli giuliano-dalmati è diventata ufficialmente parte della storia nazionale. La legge invita il 10 febbraio di ogni anno istituzioni statali, enti culturali, scuole e cittadini a ricordare e a studiare il dramma delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, nonché le problematiche relative alle complesse vicende della frontiera orientale. Inoltre, il 10 febbraio 2024 il Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha annunciato la prossima costituzione a Roma di un Museo Nazionale del Ricordo. Un'iniziativa di grande rilevanza e senza precedenti. L'auspicio degli autori è di contribuire all'abbandono definitivo della logica degli schemi ideologici contrapposti sull'argomento, per divulgare una conoscenza di fatti storici liberi da condizionamenti di parte e da interessate omissioni che per lunghi decenni li hanno relegati nell'oblio.
La sola ragione di vivere. D'Annunzio, la Carta del Carnaro e l'Esercito Liberatore
F. Carlesi, E. Grego, Marino Micich, M. Runco
Libro
editore: Passaggio al Bosco
anno edizione: 2020
pagine: 200
Cento anni fa, l'impresa di Fiume sconvolgeva il mondo. Furono sedici mesi d'eresia, di laboratori politici, di festa e - soprattutto - d'italianità. Tutto fu ambito, tutto fu tentato. Di quella esperienza incredibile, oltre alla memoria, rimane viva la sua Costituzione: quella Carta del Carnaro da più parti definita "la più bella costituzione del mondo", scritta dal sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris e resa poesia da Gabriele D'Annunzio. Meno noto - ma altrettanto interessante - è l'Ordinamento dell'Esercito Liberatore, con la sua meravigliosa e sconosciuta introduzione dal titolo "La fiamma intelligente". Oltre a questi testi - capaci di restituire l'esatta fotografia di una stagione rivoluzionaria senza precedenti - è presente il discorso della "Riconciliazione", pronunciato da D'Annunzio il 2 gennaio 1921 presso il cimitero di Cosala, dopo il Natale di Sangue e la fine dell'impresa fiumana. Il libro presenta inoltre alcuni saggi critici, scritti per l'occasione da esperti dell'argomento e accompagnati da fotografie.