Libri di Mario Moccia
Guerra e società. (1915-1918)
Mario Moccia
Libro: Libro in brossura
editore: Mnamon
anno edizione: 2025
"Riprendendo un vecchio progetto sui ricordi della prima guerra mondiale di mio nonno, ho allargato il racconto coinvolgendo anche le condizioni di vita a Montecilfone in quell'epoca. Ho parlato della vita dei soldati al fronte, non solo dei combattimenti. Ho messo in evidenza la situazione socio-economica e familiare delle donne che, in mancanza degli uomini partiti per la guerra, hanno dovuto sobbarcarsi il peso della vita quotidiana in famiglia. Naturalmente ho allargato l'analisi ricordando usi e costumi e modi di pensare che hanno contraddistinto per secoli una società di immigrati, mentre la convivenza al fronte, in pochi mesi, ha operato la necessaria integrazione tra uomini di culture diverse. Dalle esperienze di vita di quel momento storico è nata l'odierna società e, soprattutto, la nuova condizione femminile col riconoscimento dei diritti sacrosanti delle donne. Penso che la lettura del libro consenta qualche spunto di riflessione e di approfondimento proprio su temi attuali come l'integrazione e la condizione femminile". (Mario Moccia)
L'ultimo raggio di sole al tramonto
Mario Moccia
Libro: Libro in brossura
editore: Mnamon
anno edizione: 2015
È una bella saga dei tempi andati, dove si respira un clima di serenità e al tempo stesso si capiscono le difficoltà che vivevano le famiglie, strette tra la lotta quotidiana dell'impegno per sopravvivere e gli avvenimenti storici che incombevano sulle scelte e la visione del futuro, condizionandole. La storia si svolge in mezzo secolo, partendo dagli anni trenta del ventesimo secolo, e prende spunto dalle vicende di Nicolino, costretto ad espatriare per evitare di essere arruolato per la guerra in Etiopia, e la giovanissima Elvira, prima promessa e poi sposa per procura. L'amore tra i giovani non avrà purtroppo l'epilogo che tutti auspicherebbero e si infrangerà contro un destino che talvolta gioca con le speranze e gli affetti degli esseri umani, specialmente i più puri ed indifesi. La vicenda è tuttavia un espediente per Moccia per rappresentare il film del "come vivevano" i suoi antenati non lontanissimi in questo paese di collina, dove antichi profughi albanesi si erano rifugiati fondandolo nel lontano 1400. Ma è una società comune a tanti piccoli borghi della nostra allungata penisola, nella quale molti potranno riconoscersi.

