Libri di Mark Z. Danielewski
Only revolutions. Ediz. italiana
Mark Z. Danielewski
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2023
pagine: 384
Hailey e Sam hanno sedici anni per sempre. Lei un giorno si innamora degli «occhi verdi screziati d’oro» di lui, che si innamora degli «occhi d’oro screziati di verde» di lei. Hailey e Sam sono con noi da sempre, ci avverte l’autore, «da prima di Romeo e Giulietta, o di Tristano e Isotta». Insieme, i due adolescenti partono per un viaggio che li porterà dagli Appalachi a New Orleans, poi lungo il Mississippi e nel cuore di terre desolate, allegoriche quanto geografiche, che richiamano alla memoria il Paradiso perduto di Milton. Il viaggio inizia il 22 novembre 1863, tre giorni dopo il discorso di Gettysburg di Lincoln, nel pieno della Guerra Civile americana, e si conclude esattamente un secolo dopo, nel giorno dell’assassinio di Kennedy, durante la stagione della Guerra Fredda. Hailey e Sam sono i protagonisti e le voci narranti di un palinsesto letterario ricco di allusioni, indizi, giochi di parole, codici da decrittare incastonati nelle pieghe delle storia, tra le righe del testo, che si può leggere in un verso oppure nell’altro, basta capovolgere il volume e ricominciare dall’ultima pagina. Anzi, il libro andrebbe letto otto pagine da una parte e poi otto dall’altra, per lasciarsi sprofondare in un universo ergodico allucinato e misterioso come quello di "Casa di foglie".
Lettere da Whalestoe
Mark Z. Danielewski
Libro: Copertina morbida
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2021
pagine: 112
Tra il 1982 e il 1989, Pelafina H. Lièvre spedì al figlio Johnny Truant una serie di lettere dal Three Attic Whalestoe Institute, l'ospedale psichiatrico in Ohio dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Dolenti, sincere, enigmatiche, le sue missive svelano a poco a poco, scivolando sempre più nel delirio, il rapporto profondo che lega una madre geniale ma sofferente al figlio da cui è stata separata ma che non ha mai smesso di amare. Johnny altri non è che il ragazzo che ha indagato i misteri del manoscritto di Zampanò, riportando alla luce le inquietanti vicende accadute nella casa stregata di Ash Tree Lane. Qui è il destinatario di un epistolario prezioso contenuto solo in parte tra le pagine di "Casa di foglie", il monumentale capolavoro di Mark Z. Danielewski, e arricchito ora da un'introduzione e da undici lettere inedite, mai tradotte in italiano: un'opera che ci offre nella sua interezza un toccante ritratto di due anime perdute nei meandri del destino.
Casa di foglie
Mark Z. Danielewski
Libro: Libro in brossura
editore: 66thand2nd
anno edizione: 2019
pagine: 723
Quando la prima edizione di "Casa di foglie" iniziò a circolare negli Stati Uniti, affiorando a poco a poco su Internet, nessuno avrebbe potuto immaginare il seguito di appassionati che avrebbe raccolto. All'inizio tra i più giovani - musicisti, tatuatori, programmatori, ecologisti, drogati di adrenalina -, poi presso un pubblico sempre più ampio. Finché Stephen King, in una conversazione pubblicata sul «New York Times Magazine», non indicò "Casa di foglie" come il Moby Dick del genere horror. Un horror letterario che si tramuta in un attacco al concetto stesso di «narrazione». Qualcun altro l'ha definita una storia d'amore scritta da un semiologo, un mosaico narrativo in bilico tra la suspense e un onirico viaggio nel subconscio. O ancora: una bizzarra invenzione à la Pynchon, pervasa dall'ossessione linguistica di Nabokov e mutevole come un borgesiano labirinto dell'irrealtà. Impossibile inquadrare in una formula l'inquietante debutto di Mark Z. Danielewski, o anche solo provare a ricostruirne la trama, punteggiata di citazioni, digressioni erudite, immagini e appendici. La storia ruota intorno a un misterioso manoscritto rinvenuto in un baule dopo la morte del suo estensore, l'anziano Zampanò, e consiste nell'esplorazione di un film di culto girato nella casa stregata di Ash Tree Lane in cui viveva la famiglia del regista, Will Navidson, premio Pulitzer per la fotografia, che finirà per svelare un abisso senza fine, spalancato su una tenebra senziente e ferina, capace di inghiottire chiunque osi disturbarla.
Casa di foglie
Mark Z. Danielewski
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2005
pagine: 812
Un libro-labirinto, a metà strada tra horror e thriller psicologico, ma anche un trattato postmoderno di critica letteraria. Johnny Truant è ossessionato da un manoscritto trovato nell'appartamento del vecchio Zampanò, morto da poco. Si tratta dell'analisi e della ricostruzione di un film documentario intitolato "The Navidson Record". In esso un famoso fotografo racconta della sua vita in una misteriosa casa di campagna. Una casa più grande dall'interno che all'esterno, con un muro nel quale compare all'improvviso una porta. Il fotografo, la sua famiglia, i suoi amici si avventurano nei corridoi infiniti che si aprono dietro la soglia, in un crescendo di traversie fisiche e psicologiche, che finiranno per riflettersi anche su chi legge...