Libri di Marta Nijhuis
Suonala ancora, Bombe. Memorie di un'elefantessa a Milano
Marta Nijhuis
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 136
Sospesa fra realtà e finzione, fra sogno e veglia, fra poesia e prosa, Suonala ancora, Bombe è la storia di un’elefantessa indiana giunta in Italia da Bombay nel 1939 per diventare la milanese più amata dai bambini di tre generazioni, che per cinquant’anni ne applaudirono i numeri circensi allo zoo dei Giardini Pubblici. È la storia di un cacciatore che avrebbe dovuto essere un aviatore, dei suoi lunghi viaggi, dei suoi commerci straordinari, della sua singolare amicizia con un pachiderma che suonava l’organetto e scrutava attraverso grandi occhiali senza lenti le pieghe nascoste dell’animo umano. È la storia di una città ferita dalla guerra che trovò un’agognata leggerezza fra le piroette maldestre di un’elefantessa ammaestrata. È la storia di un animale che ci insegna cosa significa essere umani e ci fa scoprire, ancora e sempre, troppo umani. Pubblicato per la prima volta nel 2015, Suonala ancora, Bombe è oggi presentato in una nuova veste illustrata dalla stessa autrice, che ha voluto realizzare ogni immagine rigorosamente a mano, senza l’ausilio delle tecnologie digitali, perché la lentezza del disegno si stratificasse come si stratificano le emozioni che affiorano dalla memoria.
Suonala ancora, Bombe. Memorie di un'elefantessa a Milano
Marta Nijhuis
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 62
"E tu, Bombe elefantessa, ci guardavi da dietro tondi occhiali senza lenti, bordati di bianco, con quella tristezza dolce da mamma vecchia che a noi bambini faceva star sereni, perché la tristezza era allora una musica ignota, e la vecchiaia una mappa di linee contorte, disegnate sui volti di chi c'era da sempre." Con una presentazione di Giovanna Borradori.
Leggere Lacan. Guida perversa al vivere contemporaneo
Slavoj Žižek
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2009
pagine: 144
La psicoanalisi è morta? Se spesso in questo inizio di XXI secolo la domanda è stata più che altro retorica e la risposta inequivocabilmente affermativa, Slavoj Zizek in questa sua breve e incisiva introduzione al pensiero di Lacan, si lancia arditamente controcorrente: non solo la psicoanalisi è in ottima salute, ma, anzi, solo ora, in questa nostra società che spinge al godimento a tutti i costi, le intuizioni freudiane si rivelano in tutta la loro lungimiranza e lucida esattezza. Zizek parte proprio dal lacaniano "ritorno a Freud", un ritorno sostanziale, per illustrare il pensiero dello psicoanalista francese. Così, se con Lacan la psicoanalisi è fondamentalmente un processo di lettura, Zizek in ciascun capitolo utilizza un passo dell'opera del maestro come strumento esegetico, chiave di lettura di altri testi filosofici o letterari, di fenomeni della contemporaneità, di manifestazioni della cultura pop: dalla politica estera americana all'ultimo Kubrick, da Shakespeare a Nietzsche, da "21 grammi" ad "Alien". Perché la psicoanalisi rimane, prima di qualsiasi applicazione clinica, uno strumento formidabile per mettere l'individuo a confronto con la dimensione più radicale dell'esistenza umana.