Libri di Massimiliano Damaggio
Miracoli del giorno
Paolo Polvani
Libro: Libro in brossura
editore: Macabor
anno edizione: 2023
pagine: 70
“Miracoli del giorno è un teatro urbano, scuro, brulicante di presenze sacre e profane in incessante andirivieni da cortili in ombra, umidi, sudati, odorosi di piscio di gatto di un Mediterraneo plasmato, argilla dopo argilla, dai maestri del presepio di San Gregorio Armeno, fra i vicoli di una sorta di ‘pan Napoli’...” (dalla prefazione di Massimiliano Damaggio). Postfazione di Isabella Bignozzi.
Io scrivo nella tua lingua. Testo greco a fronte
Massimiliano Damaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2022
pagine: 74
"Io scrivo nella tua lingua" è la messa a nudo del ricordo di un'infanzia. Una favola di segno negativo nell'età adulta. La memoria che si fa sempre più presente e reale fino a diventare "compresenza" fra due età (e persone) che si confrontano, scontrano e inseguono nell'impossibilità di appartenersi. Impietoso "svelamento" che avviene prima di tutto nel linguaggio. Carlo Bordini, di queste poesie, scrisse: "Noi siamo osceni perché mostriamo quello che non si può, o non si vuole mostrare". "Queste poesie oscillano fra violenza e dolcezza", in quanto esito d'una scrittura che "deforma" il linguaggio, "toglie la cipria alla realtà" e porta il lettore verso lo "svelamento" di una realtà "altra". La lingua di questo libro è anche, e soprattutto, quella del ricordo (da cui il titolo), labile equilibrio fra silenzio e materia, pieno e vuoto: scenografia verbale d'una realtà intermedia fra sogno e incubo.
Distraidos venceremos. Distratti vinceremo
Paulo Leminski
Libro: Libro in brossura
editore: L'Arcolaio
anno edizione: 2022
pagine: 155
Paulo Leminski (Curitiba, 1944-1989), poeta, romanziere, traduttore, compositore di canzoni, biografo e saggista – oltre che fascia nera di judo. Uomo e intellettuale estremamente colto (conosceva sei lingue fra cui ebraico, latino e greco antico), è oggi considerato una figura di riferimento per la poesia brasiliana della seconda metà del '900. Inserito sommariamente fra gli esponenti della cosiddetta "poesia marginale" degli anni '70, pur essendo fino in fondo uomo del suo tempo, con tutti gli aneliti e le contraddizioni che questo comporta, prende le distanze da qualsiasi inquadramento e/o definizione in virtù della propria unicità sia come poeta che come acutissimo intellettuale. A differenza di molti poeti della stessa generazione, Leminski fa della ricerca della forma e della poesia pura il proprio fine artistico, coniugando il percorso "alternativo" degli anni '70 con una instancabile ricerca avanguardistica che, come risultato, riesce a co-niugare la "forma" più pura con l'esigenza di comunicare. Fin da giovane si caratterizza come poeta fortemente sperimentale e a 19 anni pubblica i suoi primi testi sulla rivista "Invenção", organo ufficiale del movimento "Concretista" di San Paolo, dove è subito accolto dai fratelli Campos e Décio Pignatari. Instancabile "ricercatore" di forme, presto giunge a una poesia assolutamente unica il cui apice sono le raccolte Distraídos venceremos (1987) e La vie en rose (postuma, 1990).