Libri di Massimiliano Vinci
Degni di succedere. Ideologie borghesi del fenomeno ereditario in Walther Eck
Massimiliano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 112
Il libro muove dall'idea che la nozione e la funzione dell'indegnità a succedere abbiano oggi bisogno di un profondo ripensamento. In questo senso, la rilettura del saggio di Walther Eck del 1894 mette in luce taluni snodi problematici, affrontati allora dalla dottrina tedesca, che tuttavia manifestava una forte distorsione interpretativa: non basta, infatti, non essere indegni di succedere; è necessario anche dimostrare di esserne degni. La lettura borghese del fenomeno ereditario ha espulso dall'istituto ogni profilo sovraindividuale e lo ha forzato entro la cornice degli interessi privati, contraddicendo l'essenza stessa della dignità a succedere, che presuppone invece l'approvazione della comunità sociale e la condivisione di fondanti valori di solidarietà.
De falsa moneta. Ricerche in tema di falso nummario: tra diritto romano e numismatica
Massimiliano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Universitalia
anno edizione: 2020
pagine: 234
Ricerche in tema di «retentio». Tutela dei miglioramenti sulla res obbligata ed equilibrio dinamico tra creditore garantito e terzo possessore: diritto romano,tradizione romanistica, codificazioni moderne
Massimiliano Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2018
pagine: XXII-378
Questo volume si inserisce nel progetto culturale, da quella proposto, grazie all'impiego di una metodologia di studio diacronico e comparatistico, volto all'analisi di un aspetto rilevante dell’istituto della ritenzione: il rapporto tra possessore, debitore principale e creditore ipotecario, relativamente ai miglioramenti apportati dal primo sul bene vincolato in garanzia. L’indagine si svolge lungo un arco temporale che va dall'esame del dibattito nella giurisprudenza romana, attraverso la tradizione romanistica, fino alle "soluzioni" delle codificazioni moderne. La ricerca di un equilibrio "dinamico", tra i tre soggetti coinvolti, comporta la verifica delle condizioni per la concessione al possessore della ritenzione sul bene, fintanto che egli non venga rimborsato delle spese effettuate sull'immobile sottoposto alla procedura esecutiva. La forza "paralizzante" della ritenzione rappresenta, così, lo strumento più efficace di tutela del terzo possessore, estraneo tanto al rapporto obbligatorio tra debitore e creditore, quanto alla costituzione stessa della garanzia reale. Lo spazio di operatività della ritenzione si riduce fortemente (fino al suo completo annullamento) nell'epoca delle codificazioni, dove essa diviene incompatibile con le esigenze della pubblicità immobiliare, della circolazione dei beni e della rapidità del processo di esecuzione, che caratterizzano gli ordinamenti degli Stati nazionali.