Libri di Massimo Legnani
Al mercato della storia. Il mestiere di storico tra scienza e consumo
Massimo Legnani
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2000
pagine: 356
In queste pagine i lettori troveranno una coerente riflessione (svolta da Massimo Legnani nell'arco di un quindicennio) sul mestiere di storico, sulle condizioni istituzionali e materiali che - in presenza di un sempre più importante ruolo dell'industria culturale - ne hanno profondamente trasformato la funzione, e sui condizionamenti cui esso è sottoposto non soltanto dall'interno dell'accademia ma anche dall'esterno, dal mondo della politica e dell'editoria. I contributi raccolti in questo volume attraversano e legano in un unico filo di ragionamento le questioni dell'organizzazione della ricerca, dell'uso pubblico della storia, dello sviluppo in Italia di una "industria" e di un "mercato" della storia, delle relazioni tra discorso storico e romanzo, del dibattito storiografico. Tra i temi centrali della riflessione critica di Legnani vi sono l'analisi dei modi di produzione e consumo della storia, l'attenzione intransigente alle regole deontologiche del mestiere e il dibattito sul revisionismo, visto nel contesto di una degenerazione dei rapporti tra storia e politica, fino all'«assorbimento ornamentale del giudizio storico nel circuito politico» - epitaffio icastico posto a conclusione di una parabola che l'autore ha saputo analizzare e descrivere meglio di qualsiasi altro intellettuale della sua generazione.
L'Italia dal fascismo alla Repubblica. Sistema di potere e alleanze sociali
Massimo Legnani
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 324
La fine del fascismo e la nascita della Repubblica costituiscono un passaggio cruciale nella storia dell'Italia contemporanea. Nei contributi che costituiscono questo volume l'autore affronta questa svolta determinante seguendo l'evoluzione delle classi dirigenti italiane nel loro rapporto col potere politico, prestando particolare interesse per la composizione del blocco di potere e per lo studio del rapporto tra politica ed economia. Nell'ambito di questo rapporto un'attenzione specifica è riservata alla dislocazione degli interessi ed alla linea di composizione degli interessi contrastanti o quanto meno concorrenti: un'opzione storiografica che non è soltanto un'indicazione tematica ma si può considerare una scelta che assume anche un valore metodologico.