Libri di Matteo Proto
Geography and the ICT. New technologies & geographical research
Valentina Albanese, Valentina Greco, Matteo Proto
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2018
pagine: 176
Le utopie fluviali nell'Italia contemporanea. La navigazione padana e l'idrovia Padova-Venezia
Matteo Proto
Libro
editore: CLUEB
anno edizione: 2011
pagine: 212
La questione idroviaria in Italia, per tutto il XX secolo, ha prodotto un lungo dibattito sull'ipotesi di dar corso ad un moderno sistema infrastrutturale che, per agevolare il movimento delle merci, collegasse via acqua i centri della produzione industriale e i porti marittimi nella Pianura Padana. La discussione si concretizzò in molteplici progetti, espressione delle diverse esigenze politiche e territoriali, che conobbero un'attuazione soltanto parziale, insufficiente ad innestare - a tutt'oggi - significativi flussi di traffico. Questo libro si propone, attraverso l'illustrazione di alcuni casi emblematici e il confronto con altre realtà europee, di individuare le cause e i processi territoriali che hanno portato al fallimento delle iniziative, condannando il paese alla crescita incontrollata e all'ipertrofia del trasporto su gomma.
I confini d'Italia. Geografie della nazione dall'unità alla grande guerra
Matteo Proto
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2016
pagine: 172
La geografia ha contribuito a definire il territorio dello Stato e a convogliare il sentimento patrio sia con l'elaborazione di specifici concetti spaziali che attraverso le mappe, strumenti di grande valore strategico, didattico e propagandistico. L'apporto dei geografi è risultato cruciale nel processo di consolidamento e allargamento dell'orizzonte nazionale in concomitanza con le guerre e le campagne coloniali che hanno interessato la storia contemporanea d'Europa e d'Italia. "I confini d'Italia" ricostruisce il contributo delle scienze geografiche alla causa della nazione e colma un significativo vuoto della storiografia sugli anni cruciali successivi all'Unità e fino al primo dopoguerra. Terre irredente, colonie, regioni di confine sono gli ambiti di indagine esplorati dai geografi per definire dall'interno e dall'esterno lo spazio fisico e culturale dello Stato-nazione. I protagonisti di questa fase storica, come Giovanni e Olinto Marinelli, Cesare Battisti e Ettore Tolomei, sono indagati sulla base del contesto formativo, dell'approccio teorico e metodologico, della produzione scientifica e dei mezzi di divulgazione. La cartografia rappresenta il cuore della riflessione, interpretata quale strumento mediatico per l'educazione e la propaganda.