Libri di Melanie Joy
Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche
Melanie Joy
Libro: Libro in brossura
editore: Sonda
anno edizione: 2022
pagine: 224
Per la maggior parte di noi mangiare carne è naturale, normale e necessario, secondo la logica del «si è sempre fatto così». Questa visione si chiama carnismo, il sistema invisibile di credenze, o l’ideologia, che condiziona le persone nel mangiare certi animali. La psicologa sociale Melanie Joy è stata la prima a definire questaideologia e nel suo saggio ne analizza le motivazioni interiori e culturali, mostrando come è diventata pervasiva grazie all’industria della carne, una delle più insalubri e inquinanti. E punta il dito sulle sue vittime: non solo miliardi di animali allevati e macellati ogni anno, ma chi lavora negli allevamenti intensivi e nei mattatoi, i consumatori e l’ambiente. Considerato una pietra miliare della letteratura sui diritti animali, questo saggio ha innescato una causa sociale che sta diventando rapidamente un movimento globale. L’edizione aggiornata e ampliata del saggio che da 10 anni guida chi vuole comprendere i meccanismi psicologici e sociali delle nostre scelte alimentari.
Manifesto per gli animali
Melanie Joy
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2018
pagine: 62
Quando non è necessario, mangiare gli animali è una scelta. Ma non ce ne rendiamo conto. Viviamo dentro una cultura carnivora talmente diffusa che non la riconosciamo: è come se fossimo immersi a tal punto nell'oceano carnista da non renderci conto di essere sott'acqua. La maggior parte di noi non si è mai chiesta perché si cibi di certi animali e di altri no. Si può vivere una vita intera senza mai domandarsi perché la carne di un vitello ci sembri squisita e quella di un cane ci disgusti, o perché siamo affezionati al nostro gatto ma non proviamo niente per il maiale o il pollo che sono diventati la nostra cena. E la maggior parte di noi sa, in qualche modo, che in realtà non c'è poi tanta differenza tra il cane e il vitello, tra il gatto e il maiale. Ma allora cos'è che spalanca i nostri cuori verso gli uni e li chiude nei confronti degli altri? Postfazione di Leonardo Caffo.
Finalmente la liberazione animale! La strategia efficace per garantire i diritti degli animali
Melanie Joy
Libro: Copertina morbida
editore: Sonda
anno edizione: 2014
pagine: 186
Dopo Green Hill il movimento degli animalisti non solo sta crescendo di numero, ma si sta organizzando, mentre si diffonde una nuova sensibilità e coscienza del nostro rapporto con gli altri animali. Tuttavia, anche le industrie che sfruttano gli animali continuano ad espandersi e possono contare su molte più risorse a disposizione. Gli attivisti per la liberazione animale come possono sperare di competere? Secondo Melanie Joy c'è un modo per spostare l'equilibrio di potere a favore del movimento: una buona strategia. L'autrice illustra principi e pratiche in chiave strategica, affinché sia possibile valorizzare al massimo gli sforzi di coloro che hanno a cuore la sorte degli animali. "Finalmente la liberazione animale!" presenta un approccio strategico esaustivo, in quanto fornisce linee guida per un'azione strategica a tutti i livelli: costruzione del movimento, organizzazione, attivismo individuale. Tratteggia gli elementi fondamentali di un movimento strategico e descrive il suo processo di sviluppo. Inoltre spiega come costruire un'organizzazione strategica, diventare organizzatori capaci e carismatici e prevenire problemi debilitanti che tendono a piegare il movimento.
Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche
Melanie Joy
Libro: Libro in brossura
editore: Sonda
anno edizione: 2012
pagine: 198
Molti di noi inorridiscono al solo pensiero che a tavola ci possano servire carne di cane o di gatto. Il sistema di credenze alla base delle nostre abitudini alimentari si fonda infatti su un paradosso: reagiamo ai diversi tipi di carne perché percepiamo diversamente gli animali da cui essa deriva. In modo inconsapevole abbiamo aderito al carnismo, l'ideologia violenta che ci permette di mangiare la carne solo "perché le cose stanno così". Melanie Joy analizza le motivazioni psicologiche e culturali di questa "dittatura della consuetudine" e della sua pervasività; di come, attraverso la rimozione, la negazione e l'occultamento dell'eccidio di miliardi di animali, il sistema in cui siamo immersi mantiene obnubilate le coscienze, fino a persuaderci che mangiare carne più volte al giorno sia naturale, normale e quindi necessario. Intervistando i vari protagonisti dell'industria della carne, esaminando le cifre dei suoi profitti e dei suoi disastri ambientali, mette in luce gli effetti collaterali sulle "altre" vittime: chi lavora negli allevamenti intensivi e nell'inferno dei mattatoi industriali di ogni latitudine; i consumatori sempre più esposti ai rischi di contaminazioni e insalubrità; l'ambiente stesso, e il nostro futuro sul pianeta.