Libri di Michael Micci
Quante Americhe? Europei nel Nuovo Mondo prima di Colombo fra storia e invenzione
Michael Micci, Federica Favero
Libro
editore: Ledizioni
anno edizione: 2025
pagine: 228
Tra le pagine di una cronaca milanese del Trecento è sepolto un dettaglio apparentemente marginale: Galvano Fiamma, frate domenicano, menziona una terra sconosciuta chiamata "Marckalada", situata oltre la Groenlandia. Nessun viaggio oltremare, nessuna mappa: eppure, in quel nome si cela un'eco delle saghe islandesi che raccontano l'approdo di navigatori nordeuropei sulle coste americane, quasi cinquecento anni prima di Cristoforo Colombo. "Quante Americhe?" prende le mosse da questa attestazione per esplorare la questione della presenza europea nel nuovo continente prima della sua convenzionale "scoperta" nel 1492. Mettendo in dialogo fonti latine e norrene, reperti archeologici, falsi documentari e riscritture contemporanee, il volume indaga il rapporto sempre problematico fra memoria e invenzione, fra evento storico, fonte documentaria e interpretazione. Ne affiora l'immagine di un'America molteplice: luogo reale e immaginato, raccontato e rievocato, secondo visioni e necessità storiche mutevoli.
La saga di Nitida. Un racconto cavalleresco islandese
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 280
La Saga di Nitida oltre a essere fra le più brillanti elaborazioni islandesi degli stilemi cavallereschi tardo medievali offre molto di più di una trama avventurosa e ambientazioni prevalentemente immaginarie che la avvicinano ai classici del genere. Il testo nasconde una struttura narrativa complessa, debitrice delle tradizioni mistica e patristica latine, spunti inediti sui rapporti fra monarchia e sapere universale, Occidente crociato e Vicino Oriente musulmano, nonché un impianto allegorico teso a legittimare il potere femminile. Nitida, infatti, emerge nel gruppo delle cosiddette “fanciulle-re” della letteratura islandese come esempio virtuoso di sovrana indipendente, tenace e ammirata per le proprie capacità intellettive e diplomatiche: non è un caso se la Saga di Nitida è stata interpretata anche come racconto “proto-femminista”.