Libri di Michel Gauvain
Non lasciare tracce. Un commento all'insegnamento dzogchen di Jigmé Lingpa «Rivelazioni di Bene Universale»
Ken McLeod
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2016
pagine: 180
Jigmé Lingpa, eremita tibetano del diciottesimo secolo, scrisse molti versi sulla pratica dello dzogchen, una delle grandi tradizioni sapienziali del buddhismo. La sua opera più importante, il "Ciclo della goccia del cuore", costituisce la colonna portante della tradizione nyingma moderna ed è ritenuto un 'tesoro della mente', ovvero un testo che sorge in modo spontaneo nella mente dello scopritore (terton). In questa ottica il componimento qui tradotto e commentato, Rivelazioni di Bene Universale, non viene attribuito a Jigmé Lingpa ma a Samantabhadra (ovvero, Bene Universale), incarnazione del principio di Buddha nella tradizione nyingma. Il testo è suddiviso in tre sezioni. La prima sezione descrive come il pensiero concettuale corrompe la pratica contemplativa profonda; la seconda sezione parla della libertà senza tempo della consapevolezza diretta; e la terza mette in luce gli errori compiuti spesso in questa pratica e insegna a correggerli. L'elegante traduzione e il commento di McLeod invitano il lettore ad addentrarsi in un territorio sconosciuto e inaccessibile alla mente concettuale, prestando attenzione non tanto alle parole quanto a ciò che accade dentro di sé.
Il potere e il dolore. Come trasformare le avversità spirituali in gioia
Andrew Holecek
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2016
pagine: 293
Come i resoconti dei grandi viaggiatori erano frutto di osservazioni ed esperienze fatte sul campo, e miravano ad aiutare quelli che volevano mettersi in cammino lungo gli stessi itinerari, così Andrew Holecek mette in evidenza gli scogli, le secche, le correnti pericolose e i periodi di bonaccia che si incontrano, inevitabilmente, percorrendo il sentiero spirituale. Il sentiero spirituale da lui scelto, dopo aver saggiato diverse possibilità, è il buddhismo e in particolare la tradizione tibetana, nella figura soprattutto di Chögyam Trungpa Rinpoche e di altri maestri contemporanei. L'autore, con interessanti richiami a quei piccoli o grossi ostacoli che tutti noi abbiamo incontrato nei nostri percorsi di formazione (la scuola, il lavoro, lo studio di uno strumento musicale o di un'arte), delinea il sentiero buddhista secondo la suddivisione tradizionale dei tre giri della ruota del Dharma, l'abile mezzo con cui il Buddha seppe adattare l'insegnamento alle capacità intellettive e alle esperienze del suo uditorio. I tre giri, oltre a rappresentare lo sviluppo storico dell'intera dottrina buddhista nei suoi veicoli hinayana, mahayana e vajrayana, riflettono lo sviluppo personale del praticante e la natura sempre più sottile e impegnativa degli ostacoli che lo accompagnano.
Shingon. Il buddhismo esoterico giapponese
Taiko Yamasaki
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 2015
pagine: 296
Lo Shingon insegna che è possibile realizzare la propria natura di buddha nel corso di questa vita, senza dover attendere un numero incalcolabile di rinascite, grazie ad alcune consacrazioni iniziatiche e alla pratica di discipline del corpo, della parola e della mente. Per secoli questi insegnamenti sono stati riservati ai soli iniziati e mai messi per iscritto. Solo intorno alla metà del secolo scorso sono stati pubblicati in Giappone i primi testi sullo Shingon dedicati al pubblico laico. Questo libro, l'unico a prendere in esame la storia, la dottrina e la pratica dello Shingon, è rimasto un punto di riferimento per lo studio del buddhismo esoterico giapponese. Dopo essersi soffermato sulle origini indiane della scuola (evidenti nell'adozione di rituali brahmanici quali il rito del fuoco), l'autore descrive l'introduzione dello Shingon in Tibet, in Cina e, di lì, in Giappone, nel corso del nono secolo, a opera di Kukai e di altri uomini straordinari che tradussero i testi sacri e portarono avanti il lignaggio iniziatico di trasmissione dell'insegnamento. Quindi si sofferma sulle dottrine metafisiche dello Shingon, sulle scritture fondamentali (il Dainichikyo e il Kongocho-kyo), e sulle concezioni particolari dei livelli della coscienza e degli stadi di samàdhi. Infine, tratta le complessità del rituale e della meditazione shingon, esaminando in dettaglio le mudrà, le formule magiche, i due mandala principali (il Taizokai e il Kongokai)...