Libri di Michela Comba
Storia dell'architettura moderna
Kenneth Frampton
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Zanichelli
anno edizione: 2022
pagine: 736
Storia dell’architettura moderna è da oltre quarant’anni l’opera di riferimento per una storia critica delle espressioni architettoniche realizzate a partire dalla metà del diciottesimo secolo. Fin dalla sua prima edizione, la storia di Frampton si è distinta per la chiarezza, la sintesi cronologica, i capitoli agili, per l’accuratezza delle informazioni e la vivacità del racconto, oltre che per le scelte iconografiche. Delineare il percorso storico del Movimento Moderno in architettura significa, secondo l’autore, interrogarsi sui significati della cultura dell’architettura e sui tempi della percezione e dell’interpretazione del moderno in diversi contesti, per giungere infine all’analisi del rapporto di questa cultura con la contemporaneità e i suoi temi più salienti: gli effetti della globalizzazione, il fenomeno delle archistar, i modi in cui l’architettura affronta nei diversi Paesi le sfide legate alla sostenibilità, alla cultura locale e ai bisogni di una società quasi completamente urbanizzata. In questa quinta edizione Frampton ha aggiunto un’ampia parte, completamente nuova, dal titolo «L’architettura nel mondo e il Movimento Moderno », dedicata all’architettura moderna e contemporanea, affrontata per macroaree geografiche: le Americhe, Africa e Medio Oriente, Asia e Pacifico, ed Europa. Ha inoltre inserito due nuovi capitoli dedicati agli sviluppi dell’architettura moderna in Cecoslovacchia tra il 1918 e il 1938 e in Francia tra le due Guerre.
Torino 1914-1976. La costruzione della città dalla prima guerra mondiale alla guerra fredda-Building the city from World War I to the Cold War
Michela Comba, Rita D'Attorre
Libro: Copertina morbida
editore: Silvana
anno edizione: 2020
pagine: 320
Il volume ripercorre la crescita urbana e architettonica di Torino nel Novecento, la cosiddetta ville industrielle, a partire da documenti inesplorati, in primis le carte e i disegni prodotti dal Servizio Costruzioni e Impianti Fiat: è questo l'angolo prospettico da cui Michela Comba e Rita D'Attorre osservano, in particolare, la dimensione costruttiva come anima particolare del fordismo italiano, proponendo una lettura inedita di quella che l'orgoglio provinciale chiamava company town. La topografia dello sviluppo della capitale dell'industria metalmeccanica italiana - con gli stabilimenti, i quartieri residenziali, i palazzi d'ufficio e d'esposizione, le scuole e gli atenei - riflette i passi dell'organizzazione delle strutture progettuali e le diverse fasi di internazionalizzazione produttiva della grande industria, strettamente legate ai principali eventi bellici del secolo breve. Dalla creazione del primo distretto industriale intorno alla porta settentrionale della città, alla fine del XIX secolo, l'analisi si conclude con i progetti e i significativi viaggi di alcuni protagonisti dell'architettura torinese, dagli anni dieci fino alla metà degli anni settanta del Novecento.