Libri di MICHELA MURGIA
Accabadora
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 166
Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre.
Tre ciotole. Rituali per un anno di crisi
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 144
S'innamorano di una sagoma di cartone o di un pretoriano in miniatura, odiano i bambini pur portandoseli in grembo, lasciano una donna ma ne restano imprigionati, vomitano amore e rabbia, si tagliano, tradiscono, si ammalano. Sono alcuni dei personaggi di questo strabiliante libro di Michela Murgia, un romanzo fatto di storie che si incastrano e in cui i protagonisti stanno attraversando un cambiamento radicale che costringe ciascuno di loro a forme inedite di sopravvivenza emotiva. "Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita." A volte a stravolgerla è un lutto, una ferita, un licenziamento, una malattia, la perdita di una certezza o di un amore, ma è sempre un mutamento d'orizzonte delle tue speranze che non lascia scampo. Attraversare quella linea di crisi mostra che spesso la migliore risposta a un disastro che non controlli è un disastro che controlli, perché sei stato tu a generarlo. In stato di grazia, come la grande narratrice di "Accabadora", Murgia scrive per tutti noi un libro estremamente originale che rimanda a una costellazione di altri grandi libri: "Il crollo" di Fitzgerald, "Lo Zen e il tiro con l'arco" di Herrigel e "L'anno del pensiero magico" di Didion.
Anna della pioggia
Michela Murgia
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Di storie ne servono molte, moltissime, per non diventare schiavi di un solo punto di vista». Michela Murgia ha scritto ogni giorno della sua vita senza mai smettere di chiedersi cosa è possibile cambiare, in sé e nel mondo, inventando storie. Raccontare, forse, era il suo modo preferito di pensare. Per questo i racconti raccolti in “Anna della pioggia” – scritti negli anni, magari letti una sera in una piazza e poi divenuti introvabili – sono pieni di luce, di vita e di idee. E restituiscono la voce mobile e folgorante di una delle più importanti scrittrici del nostro tempo. Anna corre solo quando piove, e correndo ragiona di lavastoviglie, soprammobili, pupazzi: tutto, pur di non affrontare direttamente ciò da cui davvero fugge. Assieme a lei, lo straripante catalogo di personaggi che animano questa raccolta di racconti include pastori laureati e portieri notturni, corridori scalzi e bambini che recitano in sardo mentre gli alleati bombardano Cagliari, terroristi, bracconieri, finanzieri, pescatori di polpi e persino piante, capaci di mettere in crisi le certezze di uomini spavaldi. Ci sono potenti voci di donne che prendono la parola per la prima volta: non solo Morgana, ma anche Elena di Troia, Beatrice Cenci che rifiuta l’autorità di un padre abusante e Odabella che sfida quella di Attila, re degli Unni. E ovviamente c’è Michela, che racconta di quando pestava l’uva nelle vendemmie della sua infanzia rurale, o di come le sue preghiere abbiano resuscitato una delle falene allevate insieme al fratello, o ancora del perché chiunque nasca su un’isola finisca per avere un’identità in frantumi. Queste storie, disseminate come gemme di un tesoro piratesco senza forziere, non sono mai state raccolte in un libro prima d’ora. Perché Michela Murgia le ha lette ad alta voce in scuole e teatri occupati, le ha raccontate a chi andava ad ascoltarla nei festival, le ha pubblicate in diari scolastici, cataloghi di mostre, addirittura nel programma di sala di un’opera lirica. Altre sono comparse nel suo blog, sono state trasmesse in radio o sono uscite su giornali locali. Altre ancora hanno circolato solamente tra le amiche e gli amici di Michela Murgia, come privati incantesimi letterari. “Anna della pioggia” propone una scelta ragionata di questi racconti ritrovati, insieme ad alcuni più noti. La cura – in tutti i sensi che si possono dare al termine – è di Alessandro Giammei, che ha lavorato filologicamente sull’archivio digitale lasciatogli da Michela Murgia. Il risultato è un libro nuovissimo, sorprendente, che ruota con una vitalità vertiginosa intorno ai temi cari da sempre all’autrice: la Sardegna dei miti e della politica coloniale, il potere delle donne, il lavoro, le identità queer, la malattia, i miracoli e le paure del nostro secolo. Perché Michela Murgia non ha mai smesso di essere tenacemente appassionata del mondo e dei modi che scegliamo per abitarlo, capirlo, contrastarlo e raccontarlo: lo testimonia anche la varietà di registri, toni e stili che si muovono carsici racconto dopo racconto. Consentendoci di riscoprire prima di tutto il prodigioso talento letterario dell’autrice di “Accabadora”.
God Save the Queer. Catechismo femminista
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2025
pagine: 152
Si può essere persone femministe e cattoliche nello stesso tempo? Con questo pamphlet audace, popolare e coltissimo, Michela Murgia sfida il senso comune e con lucidità e ironia ci spiega perché è possibile. «Vorrei capire, da femminista, se la fede cristiana sia davvero in contraddizione con il nostro desiderio di un mondo inclusivo e non patriarcale, o se invece non si possa mostrare addirittura un'alleata. Da cristiana confido nel fatto che anche la fede abbia bisogno della prospettiva femminista e queer, perché la rivelazione non sarà compiuta fino a quando a ogni singola persona non sarà offerta la possibilità di sentirsi addosso lo sguardo generativo di Dio mentre dichiara che quello che vede “è cosa buona”» (Michela Murgia).
Dare la vita
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 128
Si può essere madri di figlie e figli che si scelgono, e che a loro volta ci hanno scelte? Si può costruire una famiglia senza vincoli di sangue? La risposta è sì. La queerness familiare è ormai una realtà, e affrontarla una necessità politica, come lo è quella di un dialogo lucido e aperto sulla gestazione per altre, un tema che mette in crisi la presunta radice dell'essere donne. Interrogarci, discutere intorno a questa radice significa sfidare il concetto di normalità e naturalità a cui siamo abituati. Michela Murgia lo ha fatto per anni, nei suoi libri e sui social, e nelle ultime settimane di vita ha raccolto i suoi pensieri per donarci questo pamphlet densissimo e prezioso, in cui ci racconta - partendo dall'esperienza personale - un altro modello di maternità, come si possa dare la vita senza generare biologicamente, come i legami d'anima possano sommarsi ai legami di sangue. Pagine straordinarie che ci permettono di entrare nelle infinite sfaccettature degli affetti e di comprendere come aprire all'altra non riduca ma amplifichi l'amore.
Morgana. Il corpo della madre
Michela Murgia, Chiara Tagliaferri
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 416
Si conclude con questo terzo volume lo straordinario progetto letterario e politico a cui Michela Murgia e Chiara Tagliaferri hanno dato vita nel 2019 attraverso un podcast di grande successo che è poi diventato il primo libro della celebre serie: "Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe". Da allora quelle “ragazze fuori dagli schemi”, la cui ultima preoccupazione è compiacere gli altri, si sono esponenzialmente moltiplicate, non solo nei luminosi racconti delle autrici, ma anche nel vasto pubblico di ascoltatori e lettori, dando luogo a una meravigliosa esperienza collettiva, un intrepido esercito di Morgane, fatto di donne – ma anche di uomini, persone in transizione e queer –, che in quelle storie di libertà e coraggio si sono viste e riconosciute.
Il corpo come elemento plasmabile dell’identità e la maternità nelle sue più intricate declinazioni sono i soggetti politici che le due scrittrici hanno scelto di mettere al centro di questo capitolo finale. E, come scrive Chiara Tagliaferri nella Prefazione al libro: “Troverete Morgane terroriste, ragazzine che arrivano da Nazaret per cambiare il mondo, madri che non smettono di marciare intorno all’obelisco di Plaza de Mayo, scrittrici senza corpo o rinchiuse in campane di vetro, pioniere del femminismo e della chirurgia estetica... Le loro storie mostrano un mondo liberante ricco di fecondità alternative, tutte diverse, nel quale nessuna è una madre migliore o peggiore delle altre”. Maria di Nazaret, la madre non madre per eccellenza, Elena Ferrante che si è imposta in tutto il mondo prescindendo dalla sua presenza fisica, David Bowie che si è divertito a cambiare pelle di continuo, “le madri due volte” di Plaza de Mayo, Sylvia Plath, Goliarda Sapienza e tante altre. E per finire, la stessa Michela Murgia, madre, amica, sorella, intellettuale e donna dalle molte vite, raccontata attraverso la voce della sua famiglia queer e dei suoi amici più cari.
Bruciano più che mai queste Morgane e la luce che sprigionano non smetterà mai di far brillare tutte le deviazioni del nostro cammino.
Morgana. L'uomo ricco sono io
Michela Murgia, Chiara Tagliaferri
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 256
"Una ragazza dovrebbe avere una stanza tutta per sé e una rendita di 500 sterline l'anno." Con questa frase politicamente rivoluzionaria e di cui purtroppo la memoria collettiva ha conservato solo la prima parte, Virginia Woolf lega strettamente il discorso sull'emancipazione femminile ai soldi, presentati come la premessa stessa della libertà. Il denaro è il vero tabù da violare quando si parla di donne perché è il potere più grande, quindi per definizione è stato per anni solo degli uomini. Ma allora perché tutti continuano a consigliare alle donne, oggi come allora, di sposarsi con un uomo ricco? Perché in molte famiglie si insiste a non insegnare alle ragazze a gestire il denaro, facendo loro credere che farsi procurare da qualcun altro la sicurezza materiale sia un traguardo di vita? In queste pagine troverete imprenditrici scaltre e un po' corsare, artiste carismatiche, politiche, mistiche, campionesse sportive, intellettuali. Sono donne alle quali la libertà è spesso costata cara, ma che non hanno mai smesso di pensare di potersela permettere. In ciascuna delle loro vite risuona forte la frase fulminante e sovversiva di Cher che, quando sua madre le consigliava di smettere di cantare e trovarsi un uomo ricco, ebbe l'ironia di rispondere: "Mamma, l'uomo ricco sono io".
Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2021
pagine: 128
Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.
Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe
Michela Murgia, Chiara Tagliaferri
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2020
pagine: 240
Controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare. E rivoluzionarie. Sono le dieci donne raccontate in questo libro e battezzate da una madrina d'eccezione, la Morgana del ciclo arturiano, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante re dalla spada magica. Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare. Il nemico simbolico di questa antologia è la "sindrome di Ginger Rogers", l'idea - sofisticatamente misogina - che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all'indietro e sui tacchi a spillo. In una narrazione simile non c'è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l'orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.
Ricordatemi come vi pare. In memoria di me
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 336
La viva voce dell'intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell'unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa. Alla vigilia di una morte che l'ha trovata gioiosa come una martire capace di cantare mentre avanza verso i leoni, Michela Murgia ha trascorso una settimana a raccontarsi a Beppe Cottafavi, suo editor e amico. Le registrazioni di quella sua ultima estate, ancora piena di storie come lo erano state le cinquanta precedenti, danno sostanza a questo suo libro straordinario, arricchito da quattro splendidi racconti ritrovati e da altri testi perduti che l'autrice ha scelto e indicato tra un ricordo e l'altro. Da un simile stagno brulicante di vita, come quello sulle cui rive è cresciuta, affiora un arcipelago di dettagli intimi: innamoramenti e parentele queer, matriarche oristanesi che sgranano rosari di cinque colori per salvare ogni continente, madonne con la parrucca, uomini violenti e maestri sognanti, lezioni di lingua sarda e cultura coreana, di esegesi biblica e di scrittura magica, di politica attiva e di militanza culturale. Franca e visionaria, antifascista e immune dai compromessi, Murgia ci rivela com'è che una ragazza di provincia, addestrata a leggere il Vangelo e ad accontentarsi di sopravvivere, si sia messa in testa di cambiare il mondo invece, affidandosi a un'irriducibile aspirazione alla felicità.
Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe
Michela Murgia, Chiara Tagliaferri
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 238
Controcorrente, strane, pericolose, esagerate, difficili da collocare. E rivoluzionarie. Sono le dieci donne raccontate in questo libro e battezzate da una madrina d'eccezione, la Morgana del ciclo arturiano, sorella potente e pericolosa del ben più rassicurante re dalla spada magica. Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid. Morgana non è un catalogo di donne esemplari; al contrario, sono streghe per le donne stesse, irriducibili anche agli schemi della donna emancipata e femminista che oggi, in piena affermazione del pink power, nessuno ha in fondo più timore a raccontare. Il nemico simbolico di questa antologia è la "sindrome di Ginger Rogers", l'idea - sofisticatamente misogina - che le donne siano migliori in quanto tali e dunque, per stare sullo stesso palcoscenico degli uomini, debbano sapere fare tutto quello che fanno loro, ma all'indietro e sui tacchi a spillo. In una narrazione simile non c'è posto per la dimensione oscura, aggressiva, vendicativa, caotica ed egoistica che invece appartiene alle donne tanto quanto agli uomini. Le Morgane di questo libro sono efficaci ciascuna a suo modo nello smontare il pregiudizio della natura gentile e sacrificale del femminile. Le loro storie sono educative, non edificanti, disegnano parabole individuali più che percorsi collettivi, ma finiscono paradossalmente per spostare i margini del possibile anche per tutte le altre donne. Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l'orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.
Chirú
Michela Murgia
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 191
Quando Eleonora e Chirú s'incontrano, lui ha diciotto anni e lei venti di più. Le loro vite sembrano non avere niente in comune. Eppure è con naturalezza che lei diventa la sua guida, e ogni esperienza che condividono dall'arte alla cucina, dai riti affettivi al gusto estetico - li rende più complici. Eleonora non è nuova a quell'insolito tipo di istruzione. Nel suo passato ci sono tre allievi, due dei quali hanno ora vite brillanti e grandi successi. Che ne sia stato del terzo, lei non lo racconta volentieri. Eleonora offre a Chirú tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia del suo sguardo nuovo, l'energia di tutte le prime volte. È così che salgono a galla anche i ricordi e le scorie della sua vita, dall'infanzia all'ombra di un padre violento fino a un presente che sembra riconciliato e invece è dominato dall'ansia del controllo, proprio e altrui. Chirú, detentore di una giovinezza senza più innocenza, farà suo ogni insegnamento in modo spietato, regalando a Eleonora una lezione difficile da dimenticare.

