Libri di Michele Di Gerio
Pompei e gli strumenti chirurgici. La casa del chirurgo
Michele Di Gerio
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2025
pagine: 186
Nella primavera del 1771, a Pompei, durante lo scavo di una ignota domus, vennero rinvenuti numerosi strumenti chirurgici. Pertanto, l’abitazione fu denominata "Casa del Chirurgo". Il saggio è costituito dallo studio degli strumenti chirurgici recuperati e di altri che, forse, appartenevano all’abitazione, nonché da alcuni argomenti di natura diversa ma inerenti alle tematiche del libro. Per la realizzazione del saggio è stato necessario consultare: due inventari di Francesco La Vega del 1771, un inventario e un resoconto riportati nell’opera Pompeianarum Antiquitatum Historia e datati anch’essi 1771, produzioni di autori classici, monografie dei secoli XVI, XVII, XVIII, XIX, sino a quelle più recenti, e ricerche di studiosi contemporanei.
La pinza chirurgica di Pompei. Medicina e studi
Michele Di Gerio
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2022
pagine: 160
Il libro contiene una trattazione sulla pinza chirurgica del I secolo d.C. ritrovata a Pompei e conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nel corso della stesura è stato necessario esaminare alcuni argomenti. Oltre ai richiami delle ricerche di diversi autori su tale strumento chirurgico, vengono riportati gli studi condotti a metà '800 da Benedetto Vulpes e Bernardo Quaranta. Inoltre, sono stati evidenziati alcuni aspetti delle fonti iconografiche, quali il bassorilievo del tempio egizio di Kom Ombo e la pittura pompeiana 'Enea ferito', insieme ad approfondimenti sulle pinze chirurgiche di epoca romana ritrovate nel territorio svizzero, a Luzzi, Rimini e nella Grecia centrale. Per fornire completezza alla trattazione alcuni paragrafi sono dedicati agli artigiani del bronzo, al rinvenimento degli strumenti chirurgici e dei contenitori sanitari nel corso degli scavi di Ercolano e Pompei, nonché alle figure del medico e della donna-medico di epoca romana.
Archeologia e animali. La narrazione degli autori antichi
Michele Di Gerio
Libro: Libro in brossura
editore: Guida
anno edizione: 2019
pagine: 180
Il libro, le cui fonti sono le opere di autori di lingua greca e latina, è strutturato in tre capitoli: Allevamento, Produzione e Sacro. In ognuno di essi i paragrafi trattano argomenti a sé stanti, seguendo un ordine essenzialmente cronologico. Diverse specie animali, terrestri ed acquatiche, sono annoverate nel capitolo riguardante l'Allevamento. Tale pratica, intrapresa nel Neolitico, fu determinante per il cambiamento della storia dell'uomo e presso antiche popolazioni mediterranee sosteneva l'economia di piccole comunità e popolazioni. La storia dei sanniti, ad esempio, è legata all'allevamento ovino e alla transumanza. I romani crescevano ed educavano il cane come animale d'affezione in ambito domestico, e le modeste conoscenze di medicina veterinaria supportavano la crescita dei cuccioli e la cura dei soggetti adulti. È stata esposta, nel capitolo sulla Produzione, l'importanza avuta da alcuni animali per la produzione di carni conservate, miele e garum. La pesca, poi, necessaria alla produzione di pesce salato, era praticata da molti abitanti di Ercolano. Grazie agli asini che azionavano le macine, il cui movimento rotatorio triturava il grano, veniva prodotta la farina. La cattura dei grandi animali selvatici nei territori africani e asiatici, utilizzati negli anfiteatri nel corso dei ludi, rappresentava una notevole fonte di reddito. Nel capitolo pertinente il Sacro, infine, viene delineato il ruolo di alcune specie animali nelle credenze di antichi popoli. Fin dal Paleolitico, infatti, la figura degli animali appariva imperscrutabile e divina. Nella religione egizia il gatto era adorato e imbalsamato come pure il toro che, dopo l'imbalsamazione, era posto in grandi sarcofaghi murati in nicchie. La capra, nella tradizione religiosa greca e romana, godeva di una certa sacralità.
Il cane nell'arte pompeiana-The dog in the pompeian art
Gaetano Vincenzo Pelagalli, Michele Di Gerio
Libro: Libro in brossura
editore: Valtrend
anno edizione: 2017
pagine: 160
Attraverso l’esame di pitture, mosaici e sculture, gli autori ci mostrano quanto ancora oggi, come duemila anni fa, il rapporto tra uomo e cane sia profondo. Gli Autori propongono al lettore esempi nei quali i cani sono protagonisti e fedeli compagni dell’uomo e mostrano che già nell’antichità i cani erano addestrati per aiutare gli uomini in difficoltà. Grazie alle competenze specialistiche dei due studiosi emergono le notizie sulle razze canine conosciute, allevate, utilizzate, amate: dal cane da caccia a quello da guardia, dal cane da compagnia a quello di lusso, presentato quasi come uno status symbol, fino ad arrivare all’attestazione del “cane-guida” che in un affresco ci rivela come, attraverso un guinzaglio a due lacci, l’animale possa indirizzare il cammino del cieco. Gli autori ripercorrono in chiave divulgativa gli studi di archeozoologia iniziati dal prof. Pelagalli negli anni ‘60 su stimolazione del grande archeologo Amedeo Maiuri. La pubblicazione, ricca di elementi iconografici, è un ottimo strumento per chi desideri visitare Pompei in compagnia dell’amico più antico dell’uomo: il cane.
La pesca nel Mediterraneo antico. I popoli, le specie acquatiche e l'economia
Michele Di Gerio, Aniello Anastasio
Libro: Copertina morbida
editore: Guida
anno edizione: 2016
pagine: 202
Il libro illustra diversi aspetti della pesca nel Mediterraneo antico. Sono descritte le imbarcazioni, le tecniche per la cattura di specie acquatiche e i mercati dove avveniva la loro vendita (macella), con particolari riferimenti a quelli di Roma, Pompei, Napoli, Pozzuoli ed Ostia. Nella trattazione è stata focalizzata l'attenzione su pesci, molluschi e crostacei di grande valore commerciale, descritti in opere classiche e raffigurati in mosaici, pitture, monete e vasellame. Gli autori si sono soffermati sulle attività delle industrie per la trasformazione dei prodotti ittici che, utilizzando il sale, del qualesi evidenzia l'importanza storico-economica, producevano pesce conservato e salse di pesce, tra le quali spiccava il garum. Uno spazio è stato dedicato alle anfore, indispensabili per il trasporto dei derivati del pesce; inoltre, si illustra l'etichettatura eseguita dai romani sulle anfore per una corretta identificazione del prodotto. Il libro si chiude con l'acquacoltura, antichissima pratica d'allevamento di specie acquatiche: sono illustrati i primi impianti diffusi tra i popoli mediterranei e quelli annessi alle villae marittime romane.