Libri di Michele Mangini
Il futuro della liberaldemocrazia in Europa
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2025
pagine: 120
Viviamo in un'epoca nella quale numerose crisi sembrano sommarsi e intrecciarsi le une con le altre, rendendo assai problematiche le risposte sia a livello collettivo sia a livello individuale. Queste crisi, tuttavia, non sono da considerare semplicemente ostacoli da superare, ma possono anche essere viste come opportunità per il progresso della nostra società. Il volume raccoglie alcuni contributi entro il progetto Horizon Europe Seeds, finanziato dalla Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il progetto ha inteso affrontare le due sfide principali alla liberaldemocrazia contemporanea in Europa, ovvero la sfida interna del populismo di destra e la sfida esterna della crisi ambientale. I contributi spaziano in modo interdisciplinare tra filosofia politica e studi epistemologici, tra economia e diritto, tra studi di sociologia economica e di geografia territoriale. In ciascun caso si prende in esame un problema entro uno di questi ambiti e si sviluppa una indagine, o in senso teorico, come è il caso dei saggi di Ingravallo, Gallotta e Silvestri, o in senso più empirico, come nel caso dei saggi di Porcelli, Greco e Gentile.
Before the progress. The industrial interdependence to achieve EU sustainable goals: the case of the electric car
Michele Mangini
Libro: Libro rilegato
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 134
L'idea di questo saggio nasce dall'approvazione della proposta della Commissione Europea, nell'ambito del piano Fit for 55, volta a ridurre del 100% le emissioni di CO2 derivanti dalle auto di nuova produzione entro il 2035. Questo comporterebbe una conversione industriale in grado di produrre il veicolo a batteria elettrica concependolo come un nuovo standard rispetto al veicolo con motore a combustione interna, che da sempre rappresenta il caposaldo dell'industria automobilistica. Sul piano tecnico questa conversione è possibile solo grazie alle potenzialità dell'ICT, che assume il ruolo di catalizzatore dell'attività inventiva. Partendo da questa premessa, lo scopo del libro è verificare l'esistenza di un rapporto di interdipendenza tra l'industria automobilistica europea e l'industria ICT, evidenziando come lo sviluppo della prima sia fortemente influenzato da componenti, know-how e tecnologie provenienti dalla seconda. Dopo un'analisi storico-descrittiva di entrambe le industrie, si procede analizzando la loro interazione attraverso analisi statistiche quali la dispersione, la correlazione e la regressione lineare. Avvalendosi del brevetto come unità di misura dell'innovazione è stato possibile osservare e quantificare la relazione passata e presente tra le due industrie, permettendo di constatare quale sia la chiave per raggiungere le sfide industriali ecosostenibili.
Il ragionamento giuridico tra formalismo e retorica
Michele Mangini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Dalla crisi che oggi travolge filosofie e teorie del diritto tradizionali, è emerso da anni un nuovo approccio al diritto: l'analisi del ragionamento giuridico, specchio della conflittualità sociale. Da un lato, il giudice deve elaborare la sua decisione in modo formalmente ineccepibile, rispondendo a una generale richiesta di certezza; dall'altro, come sempre, deve accertare la verità dei fatti, e soprattutto, come sempre, deve fare giustizia. È questo il filo conduttore di queste indagini sulla retorica giuridica e sull'analogia, seguendo il filo rosso della ragionevolezza aristotelica. Non dobbiamo soltanto essere capaci di giustificare la decisione giudiziale in modo da renderla accettabile e controllabile dalla pubblica opinione, ma dobbiamo anche evidenziare come siamo arrivati ad accertare la verità dei fatti; nel ragionamento giudiziale, la logica della scoperta non è meno importante della logica della giustificazione. La verità dei fatti, in particolare, richiede ipotesi, procedure di conferma, gradi di probabilità, ma soprattutto consapevolezza che, senza la verità, la nostra ricerca della giustizia resterà sempre vana.
Diritto naturale e liberalismo. Dialogo o conflitto?
Michele Mangini, Francesco Viola
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2009
pagine: XIII-187
Il confronto tra il giusnaturalismo e il liberalismo è senza dubbio fruttuoso da molti punti di vista. In primo luogo aiuta a meglio definire la natura dell'uno e dell'altro e la loro rispettiva identità. Da un altro profilo permette di evidenziare i punti di contatto e di conflitto fra una concezione etico-politica dei valori e una dottrina politico-giuridica delle istituzioni di governo. Infatti, da una parte, il liberalismo, a partire da John Locke, sarebbe impensabile senza la concezione della legge naturale e dei diritti naturali sviluppata dalla modernità. Dall'altra, l'oggettivismo etico sembra soprattutto agli occhi dell'uomo contemporaneo - difficilmente compatibile con l'ammissione di un pluralismo delle concezioni della vita umana che un governo liberale è per definizione tenuto a rispettare. Questo libro intende soltanto offrire alcuni spunti di riflessione su questo tema generale, scegliendo alcune prospettive settoriali molto limitate e incomplete. Lo sforzo degli autori è quello di collocarsi nella posizione più favorevole all'incontro tra giusnaturalismo e liberalismo, ma non certo in modo acritico e neppure settario.
Mutamenti levantini. La politica barese a cavallo di tangentopoli
Onofrio Romano, Michele Mangini, Vincenzo Spadavecchia
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2003
pagine: 144
Come ha reagito Bari al terremoto politico e sociale degli anni '90? La fine dell'intervento straordinario nel Sud, Tangentopoli e la nuova legge elettorale hanno prodotto nell'opinione pubblica aspettative di mutamento nei governi locali. Ma è stato realmente così? Il saggio rivela che, a Bari, le opportunità di rinnovamento offerte dalla riforma sono state sfruttate meno che altrove. Attraverso documenti e interviste ai consiglieri e agli amministratori locali, a testimoni privilegiati, a rappresentanti della società civile e degli interessi organizzati, gli autori tracciano un bilancio degli effetti delle riforme e dei mutamenti degli anni '90 su Bari.
Etica democratica. Una riflessione sui valori etici nella società liberale
Michele Mangini
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XII-280
Esiste un'etica democratica o, piuttosto, come da molte parti si sostiene, la democrazia è soltanto questione procedurale, partecipativa o deliberativa? In questo libro non si argomenta a favore dei presupposti etici della democrazia ma si assume che almeno tre approcci etici contribuiscano a costituire la condizione del cittadino della democrazia: l'etica delle virtù, l'etica dei diritti e l'etica dell'utilità. La prima è importante non per il suo antico lignaggio ma perché, nonostante il fatto che sia meno riconosciuta dai contemporanei, continua comunque ad influenzare le scelte di valore dei cittadini delle società democratiche. Non occorre dire, invece, che l'etica dei diritti e l'etica dell'utilità rappresentano le dimensioni di valore e di giudizio più diffuse nell'Occidente contemporaneo. Virtù, diritti e utilità costituiscono le dimensioni del valore più rilevanti sia nel ragionamento pratico sia in quello giuridico. In questo libro si sostiene la tesi che non si possa dare netta cesura tra etica e diritto e che le dimensioni del valore ora ricordate si riscontrino in parallelo sia nel ragionamento pratico sia in quello giuridico. Tuttavia l'etica normativa non è soltanto questione di speculazioni astratte ma tocca il cuore delle persone, laddove assume le sembianze delle etiche applicate: etica ambientale, etica degli affari, bioetica ed etica territorio.
Il liberalismo forte. Per un'etica pubblica perfezionista
Michele Mangini
Libro
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2005
pagine: 352
Le sfide che il liberalismo deve affrontare nei nostri tempi richiedono una presa di posizione sui valori che i liberali vogliano difendere. Il liberalismo forte dichiara esplicitamente l'inadeguatezza del principio di neutralità di fronte a sfide che minacciano il nocciolo dei valori liberali. Nella nostra cultura permane una concezione forte del bene, confermata da un vocabolario comunemente adoperato, che risale prima ad Aristotele e poi a Kant. L'argomento di questo libro è che tale concezione del bene, opportunamente re-interpretata, può rispondere al diffuso bisogno di orientamento delle scelte sia individuali sia collettive, rispettando la libertà di scelta circa ciò che è bene per l'individuo.