Libri di Miriam Vinci
Ce l'hai il coraggio di leggermi l'anima e non il volto?
Miriam Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2020
pagine: 56
"I versi sono grumi di significato, folate di pensieri riflessioni emozioni. Ma che cos'è la poesia per la nostra autrice? Cosa rappresenta, in generale, per chi scrive? "Poesia è ricordare", "giardino di memorie"; e ancora: "Poesia è uno stato mentale", uno stato, una modalità dell'essere. E scrittura, scrivere, incidere se stessi su carta o sullo schermo senza cicatrici di un computer, cos'è? "Scrivere, a volte, è un disperato bisogno"..." (Maria Lucia Riccioli)
È in questa nudità che vorrei vestiti di poesia
Miriam Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2017
pagine: 56
È sempre meraviglioso conoscere una giovine che si dedichi alla poesia soprattutto in questi tempi dominati all'immagine del vuoto chiacchierio, dalla mercificazione di ogni espressione dello spirito, dalla mancanza di valori fra tronisti e veline... delizia che in questo "sonno della ragione" in cui sembra l'uomo stia scomparendo ci sia ancora chi vuole ascoltare la voce del cuore e dare voce alle piccole importantissime cose della vita, cogliere l'anima del mondo e addirittura "vestirsi di poesia", colorare di parole le emozioni. Colpisce la visione semantica ma anche lessicale, decontaminata dai vizi del poetare contemporaneo, c'è ariosità nel verso, sono evocative le immagini ("tristezza m'bbraccia"), c'è il gusto del lemma non ancora aulico e purtuttavia non più usuale ("rimembrare il canto"): è poesia "fresca", giovane, aperta al mondo; è verso che parla di sé ma non a sé... (Nina Esposito)
Parole che ho dentro
Miriam Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Libreria Editrice Urso
anno edizione: 2019
pagine: 56
"In queste poesie, ritmiche, piene di assonanze, di allitterazioni, di rime, di corrispondenze di suono, riecheggiano i temi cari alla giovane autrice: la famiglia, gli affetti - ricorrenti le figure di madri e bambini -, la contemplazione della natura, specie del mare e della luna, il desiderio di pace e giustizia, l'ammirazione - come nel caso di Giovanni Paolo II - verso figure esemplari che possano costituire un faro, una luce nel cammino spesso buio dell'esistere. Ogni verso è un grido, un sospiro, un sussurro, un afflato: l'io poetico aspira alla comprensione, alla vicinanza, alla comunione di parole e di mani, alla sintonia del cuore, all'affinità di spirito. La raccolta è pervasa dei sentimenti e delle emozioni dell'autrice, quindi è lirica nel senso originario del termine: è effusione, sfogo poetico, eruzione di versi. Auguro all'autrice di percorrere ancora e sempre le pagine di prosatori e poeti di ogni tempo per ulteriori crescite nell'esercizio dell'arte della parola e alla sua raccolta di suscitare risonanze in chi vorrà leggerla". (Maria Lucia Riccioli)