Libri di Monica Martuccelli
EMDR e mindfulness. La prospettiva della neurobiologia relazionale
Monica Martuccelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 100
Il volume mira a essere un piccolo manuale, leggero e flessibile, che illustri in maniera pratica e concisa le tecniche di mindfulness e di EMDR. Monica Martuccelli descrive come un terapeuta può prendersi cura di sé, tramite le pratiche di mindfulness, nel corso di una giornata tipica di attività clinica, prima, durante e a fine giornata. Olivier Piedfort-Marin approfondisce invece le fasi del protocollo standard EMDR e come il rapporto e l'integrazione tra EMDR e mindfulness possa migliorare la sintonizzazione tra terapeuta e paziente. Un testo fruibile non solo per i terapeuti o per chi ha già intrapreso un percorso di mindfulness, ma un invito che "apre le porte" anche a chi non si è ancora affacciato a questo universo.
Lo psicoterapeuta gentile. MWe per integrare teoria polivagale, self-compassion e Mindfulness
Monica Martuccelli
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 118
Questo volume si presenta come uno strumento di lavoro versatile e maneggevole sia per i giovani terapeuti sia per quelli più esperti, ma si rivolge anche agli appassionati della relazione mente-corpo. Una certezza da sfogliare all’occorrenza, un approfondimento da tenere sempre sott’occhio, una conoscenza in più della materia. Il suo scopo è invitare i professionisti della salute mentale ad avvicinarsi maggiormente a costrutti derivanti dalla neurobiologia interpersonale come lente indispensabile per il lavoro clinico. Un piccolo manuale che vuole configurarsi come uno strumento maneggevole di regolazione emotiva per il terapeuta che voglia utilizzare al meglio il proprio freno vagale nel corso delle sedute con i pazienti e potenziare la lente della mindsight. Sembrerebbe infatti che un individuo con un freno vagale ben funzionante possa riuscire a relazionarsi con maggiore sicurezza e presenza, ma soprattutto a entrare in connessione con il proprio felt sense, che potremmo definire “un luogo di bontà al quale congiungerci quando siamo connessi”. Così, da questa prospettiva è possibile aprire un varco verso la compassione, tagliando fuori la vergogna e il senso di colpa poiché “ogni risposta è un’azione al servizio della sopravvivenza”.