Libri di Nico Orengo
A-ulì-ulè. Filastrocche, conte, ninnenanne
Nico Orengo
Libro: Libro rilegato
editore: Salani
anno edizione: 2020
pagine: 168
Pubblicata per la prima volta nel 1972, questa raccolta di filastrocche, conte e ninnenanne è la stella polare della poesia per bambini, arricchita dalle storiche, uniche illustrazioni di Bruno Munari. Gli indimenticabili personaggi della nostra infanzia, da Crapa Pelata a Teresa Teresina, dalle civette sul comò alla favola dell'oca che "è bella ma è poca" ci prendono delicatamente per mano e ci aiutano a intrattenere e a far sognare i nostri figli, nipoti, fratelli e alunni. Un libro che è ormai considerato un classico della letteratura italiana. Età di lettura: da 3 anni.
La curva del latte
Nico Orengo
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: 214
Nico Orengo racconta la cronaca di un anno, il '57, quando i comunisti se la prendevano con i socialisti a volte e con i democristiani sempre, e ancora speravano nel grande padre sovietico e, intanto, per senso di responsabilità, correvano a tappare tutte le falle, materiali e morali, di una realtà che stava prendendo altre vie, fra desiderio di modernità e premesse di consumismo, rifiuto di consuetudini contadine e saccheggio del paesaggio. Libero, Martì, Baciui, Luisò sono i "vecchi" compagni di una guerra idealmente vinta e pragmaticamente perduta, in un paesino che vuole stazioni di servizio e supermercati; dove le beghine reclamano la testa trafugata della Madonna e Jolanda, Luciana e Dolora nascondono segreti.
Le rose di Evita
Nico Orengo
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2001
pagine: 140
Marco ha un padre che si ammazza di fatica sulla terra ostile per piantare le nuove rose Dallas o le preziose MacArthur, e ha una madre giovane e vitale, che lascia la casa e se ne va sulla collina di fronte, lontana dai silenzi ostinati del marito, e accoglie nella sua nuova casa un uomo giovane e allegro come lei, con la pelle scura. Marco cerca a tentoni di spiegarsi questa lacerazione familiare e vorrebbe una guida; come nei suoi amati western vorrebbe un cavaliere a insegnargli la solitudine. Ma la vita a quindici anni propone enigmi e infatuazioni diverse, tra le quali quella per la donna bellissima della fotografia della credenza. Si sviluppa così un'altra trama, che narra la passione di un nonno per una donna magica ed evanescente.
Spiaggia, sdraio e solleone
Nico Orengo
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
pagine: 96
Un profumo di bungavillea si allarga, come una nuvola viola, sull'estate. Il pattino bianco dello stabilimento dondola a pochi metri dalla riva. Sulla spiaggia, sdraio, ombrelloni, e un odore di creme abbronzanti che si mescolano con quelli di una stella marina e di un riccio che sbiadiscono al sole... Se le poesie che compongono questo diario intendono insinuare un momento di riflessione nel tono dominante del divertimento, i disegni del libro perseguono lo stesso obiettivo, con un tratto allegro e delicato nello stesso tempo.
L'autunno della signora Waal
Nico Orengo
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 128
Liguria di confine, oggi. Un piccolo paese di voci femminili che parlano di problemi quotidiani, casa, mariti, figli, datori di lavoro. Perno del romanzo è la signora Waal, una anziana olandese arrivata in paese col marito alla fine degli anni Sessanta. Morto il marito, la signora entra in stretto rapporto con le donne del paese che vogliono trattenerla quando decide di tornare in Olanda. Per lei l'Olanda era una terra difficile da quando si era sparsa la voce calunniosa di una collaborazione coi nazisti del marito. Ma questo tormento non era finito nemmeno in Liguria, anzi alla vigilia del ritorno della signora Waal aveva ripreso forza. Voci del presente e voci del passato si incrociano a nascondere piccoli e grandi tradimenti.
Il salto dell'acciuga
Nico Orengo
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 80
«Con “Il salto dell'acciuga”, nel 1997, Nico Orengo usciva per la prima volta dai «suoi» territori dell'estremo Ponente ligure, dove aveva ambientato tutti i suoi romanzi, per spingersi verso il Piemonte seguendo una traccia antica e avventurosa: quella del commercio del sale e delle acciughe, un traffico che si perde oltre il Medioevo nella notte delle fiabe e dei miti. Orengo racconta, ricorda, intreccia notizie storiche e storie di paese, insegue mestieri perduti, odori e colori, accompagnandoci alla scoperta delle verità poetiche e umane che si nascondono nei viaggi millenari del sale e dell'acciuga. E insieme ai riti e ai canti che venivano fatti durante la preparazione della bagna caoda, ci dà del famoso piatto la “vera” ricetta. «Usando il cibo, in particolare il sale e le acciughe, come filo conduttore e come sottofondo di tutto il testo, Orengo scrive un libro poetico e malinconico, coltissimo ed estremamente popolare, in cui personaggi presenti e passati si mescolano e si sovrappongono, in cui autobiografia e mito popolare vanno a braccetto ricostruendo lo spaccato di una civiltà meticcia il cui retaggio sopravvive soltanto, sbiadito, in minuscole borgate abbandonate di montagna o nei relitti di vecchie barche da pesca ormai buone solo per ornare spiagge senza piú pesci né pescatori. Orengo parla in primis di se stesso, ripesca nei propri ricordi mischiando passato e presente, seguendo tracce storiche e chiacchiere da bar, lasciandosi portare dal passo stanco degli ultimi pescatori ormai scomparsi o dai Saraceni che all'alba del Rinascimento riparano in montagna per sfuggire alle sconfitte militari subite sulle coste liguri e provenzali. Una storia di meticciato, di resilienza e di caparbietà, ma anche una storia che una volta in piú ci mostra con semplicità e linearità come confini e frontiere siano una cupa ossessione di chi detiene il potere e il denaro, mentre la storia di tutte le civiltà e di tutte le bellezze del mondo non può che risiedere nell'ibridazione e nella mescolanza.» (dalla prefazione di Carlo Petrini)
Il giocattolaio di Anversa
Nico Orengo, Panamarenko
Libro
editore: Hopefulmonster
anno edizione: 2002
pagine: 56
Poesie d'amore. Testo francese a fronte
Jacques Prévert
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 240
Nell'immaginario di molti lettori la poesia d'amore si identifica con la poesia di Jacques Prévert. Ed è una fama meritata, questa, per il grande autore francese. In un secolo in cui la poesia, spesso e volentieri, ha scelto la cifra dell'oscurità e la strada di un'inevitabile distanza dal grande pubblico, Prévert ha avuto il coraggio di andare controcorrente, di mirare dritto al cuore dei lettori, intonare la sua voce sul registro della sincerità e della spontaneità, adottando un linguaggio intessuto di una fitta rete di rimandi, giochi di parole e puntate ironiche. Ma la complessità del mondo prévertiano si estende anche al piano del contenuto e attraversa tutta la gamma del sentimento amoroso: dalla celebrazione della pienezza di un attimo fugace nei folgoranti flash di "Alicante" o "Paris at night", all'evocazione epico-tragica di un componimento come Barbara in cui, nella profondità temporale del ricordo, il lamento per la pena d'amore si fonde con il frastuono della guerra e della storia.
Islabonita
Nico Orengo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: 159
La Riviera luccicante degli anni Venti, tra i balli e il casinò, le spiagge e i campi da golf, è lo scenario di questa storia in cui cospirazioni di corte, trame massoniche e manovre dei Servizi segreti sospingono i destini dei personaggi in un gioco che può rivelarsi mortale. È a Sanremo infatti che soggiorna Maometto VI, sultano in esilio. E poco distante, a Bordighera, ha la sua dimora la regina madre Margherita di Savoia. Ma quando il medico del sultano muore in circostanze misteriose, Fatima viene fatta fuggire dalla corte perché ha visto qualcosa che non doveva vedere. Sotto una copertura insospettabile si nasconde a Isolabona, paesino dell'entroterra ligure che "crede nella Madonna e nel silenzio". Qui trascorre le sue giornate aspettando Michel e l'ineluttabile compiersi del destino, mentre dal grammofono di Ricò, all'ingresso del paese, escono le note malinconiche di una canzone sudamericana che inspiegabilmente si interrompe sempre prima della fine. Ma il nascondiglio di Fatima si fa sempre meno sicuro: sono in troppi a voler conoscere il suo segreto. A partire da Gino Cariolato, lo chauffeur-coiffeur della regina, che invidioso delle sue doti di pettinatrice rischia di mettere a repentaglio la vita del sultano.
Hotel Angleterre
Nico Orengo
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2009
pagine: 144
"Quella penna che non ho visto è l'emozione più forte e la curiosità intellettuale più intensa della lunga giornata. E quando rientriamo in albergo sento di avere in mano il capo di una lenza che a tirarla, piano piano dall'Europa mi farà passare la porta verso la Russia". "Quella penna" è la penna che Goethe donò a Puskin, e della quale non si trova traccia. Parte così, da un filo sottile che si dipana, da una traccia d'inchiostro fantasma, una "indagine narrativa" tra viaggi e ricordi, letture e suggestioni, incontri e ricordi familiari, nel mito della Grande Russia. Alla ricerca "di un dono, di un omaggio, di un'eredità poetica, di un sentimento, di una scintilla vitale".