Libri di Nicola Labanca
Bibliografia della Libia coloniale (1911-2000)
Nicola Labanca, Pierluigi Venuta
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2004
pagine: LXXXII-186
L'Italia liberale e fascista hanno occupato la Libia fra il 1911 e il 1943. Questa bibliografia raccoglie quanto è stato pubblicato sulla "Quarta sponda" in più fasi e a più livelli: la produzione italiana e quella internazionale del periodo coloniale e postcoloniale nonché la produzione araba e libica dell'età postcoloniale. Per la prima volta, sulla Libia coloniale, è disponibile una bibliografia informativa, cumulata e ragionata, capace di gettare un ponte fra studi e culture, identità e popoli a lungo rimasti lontani e contrapposti.
Caporetto. Storia e memoria di una disfatta
Nicola Labanca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2017
pagine: 239
Il 24 ottobre 1917, cento anni fa, truppe austroungariche e tedesche travolgevano le malpreparate trincee italiane sul Carso fra Plezzo e Tolmino, attorno a Caporetto. L'attacco portò alla conquista austriaca di tutto il Friuli, minacciando addirittura la pianura padana. Il fronte italo-austriaco precipitò sino al Piave e il rischio per l'Italia liberale fu enorme. Il comandante supremo Luigi Cadorna gettò invece la responsabilità sulle truppe, accusandole di aver ceduto, e su quelli che considerava gli avversari interni della guerra: socialisti, cattolici, liberali neutralisti. Nacque la paura che Caporetto fosse stata uno sciopero militare, quasi una rivolta. Qualcuno si apprestava in Italia a "fare come in Russia"? Disfatta militare o campanello d'allarme politico? Il libro ricostruisce lo scontro militare e politico giocato attorno a Caporetto e rilegge le spiegazioni che ne sono state date, da allora sino ad oggi.
Guerra e disabilità. Mutilati e invalidi italiani e primo conflitto mondiale
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2016
pagine: 275
L’enfasi retorica sulla guerra combattuta, sul conflitto vinto, persino sui morti in battaglia visti come vite sacrificate per il trionfo ha troppo spesso lasciato da parte molte altre storie: storie che pure ci dicono molto della guerra, dei suoi meccanismi e dei suoi fi ni. È successo così per chi dal conflitto è tornato, non morendoci, ma subendo irreversibili ed evidenti disabilità. Di questi combattenti, di questi cittadini, spesso ci si è dimenticati. La vicenda dei mutilati della prima guerra mondiale, tornati a casa dal fronte con il corpo o l’animo fortemente segnati, è una conferma di questa regola. Riutilizzati dopo il conflitto fino a che potevano essere utili per le più pesanti retoriche di guerra, i mutilati sono poi stati lasciati alle loro difficoltà, al dolore degli individui e delle loro famiglie, con alcuni sostegni ma al fondo senza quel supporto che pure la loro tragica esperienza aveva loro intitolato. Gli autori di questo volume ripercorrono la soggettività dei mutilati all’interno di una società postbellica che sembrava glorificarli ma di fatto li escludeva con i suoi pregiudizi e le sue prevenzioni.
Una cultura professionale per la polizia dell'Italia liberale. Antologia del «Manuale del funzionario di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria» (1863-1912)
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2015
pagine: 415
Fra l'Unificazione, la guerra di Libia e poi il primo conflitto mondiale, la polizia italiana pose le proprie basi organizzative e istituzionali. Lungo tutto quel mezzo secolo, le sue attività furono 'accompagnate' dalle pagine di una rivista, ininterrottamente edita per cinquant'anni. Si trattava del "Manuale del funzionario di sicurezza pubblica e di polizia giudiziaria". La rivista, pensata, voluta e a lungo diretta da Carlo Astengo, era indirizzata ai funzionari e alle guardie dell'allora piccolo corpo di polizia. Attraverso la sua lettura, i poliziotti potevano informarsi attorno alle principali norme amministrative regolanti il servizio. Avrebbero anche conosciuto meglio la società che dovevano controllare, le sue trasformazioni e le sue sfide all'ordine dell'Italia liberale. Infine, elemento non secondario, potevano leggere e partecipare ad una pubblica discussione circa l'assetto, l'ordinamento e le finalità della polizia. Perché uno degli scopi del periodico, firmato dalle migliori menti fra quelle dei poliziotti del tempo, era la necessità tanto di conoscere e far conoscere quanto di gestire e riformare la polizia dell'Italia liberale.
La guerra d'Etiopia. 1935-1941
Nicola Labanca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 271
Il 3 ottobre 1935 il regime fascista attaccò l'Etiopia. Dopo sette mesi di combattimenti, nell'isolamento internazionale, nel maggio 1936 truppe italiane entravano in Addis Abeba e Mussolini dichiarava costituito l'Impero, l'Africa Orientale Italiana. Ma la conquista di fatto non fu mai portata a termine: dal 1936 al 1940 si susseguirono continue operazioni militari di "pacificazione coloniale". Poi il Corno d'Africa divenne uno dei teatri della seconda guerra mondiale e nel 1941 fu il primo territorio perso da un regime dell'Asse. In fondo, la guerra d'Etiopia non era finita nel maggio 1936: finì con la sconfitta italiana del 1941. Nel frattempo però all'AOI, alla nuova colonia italiana del fascismo, erano state imposte una legislazione ed una normazione razziste.
Una guerra per l'impero. Memorie della campagna d'Etiopia 1935-36
Nicola Labanca
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2015
pagine: 479
Quella per la conquista dell'Etiopia fu la prima guerra voluta e vinta da Mussolini e, insieme alle due guerre mondiali, la terza guerra di massa degli italiani nel corso del Novecento. Cosa fu veramente per coloro che la combatterono? Quale impero pensavano di costruire? Di quale razzismo erano intrisi i loro comportamenti? Nei decenni della Repubblica a rivendicarne il ricordo sono stati soprattutto reduci ammalati di "mal d'Africa" o nostalgici e rancorosi. Basato sulle memorie dei combattenti, il libro illustra il tema in relazione al colonialismo fascista e al postcolonialismo repubblicano.
Terre e lavori dalla Libia coloniale nelle fotografie dell'Istituto Agronomico per l'Oltremare
Nicola Labanca, Gabriele Bassi, Riccardo De Robertis
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Agronomico per Oltremare
anno edizione: 2014
pagine: 96
La guerra italo-austriaca (1915-18)
Libro: Libro rilegato
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 379
Agli italiani del 1915-18 la Grande Guerra fu presentata soprattutto come una guerra contro l'Austria, intrapresa per liberare le popolazioni di Trento e Trieste dal dispotico dominio asburgico. Sull'altro versante, l'attacco italiano fu visto come il tradimento di un inaffidabile alleato che per Vienna non sarebbe stato difficile schiacciare in breve tempo. Ma quello scontro era in realtà parte di un conflitto globale e totale destinato ad avere drammatici costi umani, politici e culturali. A cent'anni di distanza quella opposizione - secondo i qualificati storici italiani e austriaci che intervengono in questo libro - può essere riconsiderata, ripercorrendo su basi nuove i diversi aspetti dell'evento bellico: dall'azione dei governi ai combattimenti, alla propaganda, alla memoria del conflitto.
L'Italia e il «militare». Guerra, nazione, rappresentazioni dal Rinascimento alla Repubblica
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: 384
Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana
Nicola Labanca
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2007
pagine: 576
Nicola Labanca ripercorre le vicende politiche e militari che portarono gli italiani a stabilirsi in Eritrea, in Somalia, in Libia e poi in Etiopia. Ma l'espansione coloniale non fu, anche nel caso italiano, solo politica e guerra. Il volume smonta quindi i messaggi della propaganda colonialista che affascinarono generazioni di italiani al suono di "Tripoli bel suol d'amore" e mostra i pochi reali vantaggi economici che l'Italia trasse dai suoi domini africani. Inoltre descrive la società coloniale d'oltremare, i suoi tratti razzisti, la sua composizione sociale e demografica, le sue istituzioni.
Guerra e strategia nell'età contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2007
pagine: 460
Comprendere in un'ottica "realistica" le cause e la natura dei conflitti armati dell'età contemporanea, sempre più segnati dagli scenari della guerra totale, richiede uno sforzo scientifico di ampio respiro. Eppure troppo spesso lo studio dei conflitti degli ultimi due secoli e delle strategie che li hanno mossi (dalle guerre della Rivoluzione francese alla grande guerra, dalla seconda guerra mondiale all'incubo di uno scambio atomico durante la guerra fredda) ha artificialmente isolato la storia militare delle guerre dal suo più ampio contesto storico. Da una prospettiva rigorosamente attenta ai rapporti fra guerra e società, gli studiosi coordinati da Peter Paret offrono invece con questo volume l'introduzione più completa ai temi maggiori dell'evoluzione della guerra e ai protagonisti più significativi della riflessione strategica: dai tempi di Napoleone e di Clausewitz ai nostri anni Ottanta.
Posti al sole. Diari e memorie di vita e di lavoro dalle colonie d'Africa
Nicola Labanca
Libro: Copertina morbida
editore: Museo Storico Italiano della Guerra
anno edizione: 2001
pagine: 344
Il volume raccoglie gli scritti di donne e uomini che andarono a popolare l'Africa coloniale italiana: l'Eritrea e Somalia, domini oltremare dell'Italia liberale, la Libia e l'Etiopia. Gli autori sono italiane e italiani "comuni", uomini di truppa, lavoratori, impiegati di non alto grado, casalinghe, i cui diari e memorie sono conservati in massima parte presso l'Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano. Introdotto da un'ampia introduzione di Nicola Labanca, uno dei più autorevoli studiosi della vicenda coloniale italiana, il libro fornisce una lettura originale di quelle vicende, in una prospettiva "dal basso".