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Libri di Nicola Verde

Centododici. Il sangue e la profezia

Centododici. Il sangue e la profezia

Nicola Verde

Libro: Libro in brossura

editore: La Lepre Edizioni

anno edizione: 2025

pagine: 307

Roma, anno 2012: lo scienziato Ludovico Frangipane si appresta a rivelare una sensazionale scoperta sul Dna umano, preludio di una graduale sostituzione della specie Homo Sapiens a favore di un nuovo ramo evolutivo, ma prima che possa farlo viene ucciso. A indagare in solitaria sulla sua morte, rubricata troppo in fretta come incidente, è il commissario Athos De Roberti, amico di gioventù della vittima, con l'aiuto imprevisto di un sacerdote che si rivelerà un agente dei Servizi segreti vaticani. La scoperta di Frangipane sembra infatti avvalorare le predizioni contenute nella Profezia di San Malachia, nelle visioni mistiche di San Bernardo di Chiaravalle e soprattutto in una pergamena, la Reliquia più sacra, contesa tra due sette che si proclamano discendenti degli Esseni. La trama si sviluppa su diversi piani temporali, coinvolgendo anche il lettore in un'indagine atipica tra Medioevo e contemporaneità. La posta in gioco non è solo la verità sulla morte dello scienziato, ma la conferma dell'approssimarsi di un'apocalisse che lascerà intatto il mondo, cambiando solo l'umanità come finora l'abbiamo conosciuta.
18,00

Un'altra verità. La Sardegna nera del maresciallo Dioguardi

Un'altra verità. La Sardegna nera del maresciallo Dioguardi

Nicola Verde

Libro: Libro in brossura

editore: Frilli

anno edizione: 2022

pagine: 280

Bonela, centro Sardegna, fine anni '60, carnevale: il maresciallo dei carabinieri Carmine Dioguardi è alle prese con la sua seconda indagine nel "cuore nero" di una Sardegna che sembra immobile nel tempo, un tempo fatto di pietra: Narciso Aggius, un servo pastore al servizio di Tonneddu Corrias, un ricco possidente, viene trovato ucciso con la testa sfondata, modalità omicidiarie che qualcuno rimanda al cosiddetto "Codice barbaricino", regole millenarie che sembrano ancora disciplinare la società sarda. A questo si aggiungono i torbidi rapporti all'interno della famiglia Corrias: Narciso Aggius ufficialmente è un orfano sempliciotto raccolto da Tonneddu Corrias per pietà cristiana, ma le voci ufficiose lo dicono figlio bastardo di Antonia Muscau, moglie di Tonneddu; Gesuino, il figlio naturale dei Corrias, è un uomo debole succube di un padre dispotico e di una moglie, Chiarella Fadda, che trova rifugio in un rapporto adulterino proprio con Narciso, contemporaneamente insidiata e concupita dal suocero. Gesuino finirà suicida. Che in tutto questo c'entri la rapacità di Tonneddu Corrias col suo onore ferito dal rifiuto della donna, al punto da istigare, poi, il figlio al suicidio? Oppure il timore che "la roba" possa finire a un bastardo? E se la verità, invece, fosse da cercare tra le pieghe di un mondo arcaico dove antiche divinità sanguinarie pretendono riti sacrificali? A complicare ulteriormente la vicenda c'è la morte di un vecchio pastore ucciso con un moschetto mod. 91, un residuato bellico. È una Sardegna, questa, che sembra combattere tra arcaicità e modernità, in bilico sul crinale di un cambiamento epocale, dove, in certi cuori antichi, possono ancora albergare sentimenti di una brutalità selvaggia, ma "i cuori nuovi" ne stanno ormai prendendo il posto e niente sarà più come prima. Questa è la convinzione di Carmine Dioguardi, di sua moglie, che veglia su di lui e lo consiglia, e, soprattutto, di Matteo Ricciu, un ex maresciallo, che conosce bene quella terra e i suoi abitanti. Prefazione di Marcello Fois.
15,90

Il profumo dello stramonio

Il profumo dello stramonio

Nicola Verde

Libro: Libro in brossura

editore: La Lepre Edizioni

anno edizione: 2021

pagine: 233

La Sardegna è una terra avvolta nel mito, oscura e violenta, refrattaria a infiltrazioni esterne. Eppure, è proprio qui che un maresciallo dei carabinieri chiede di essere trasferito: il paese è Bonela, emblema del cuore antico della Sardegna. La scomparsa di un bambino fa pensare a un rapimento o a una faida. Ma un vecchio del posto cercherà di far capire al maresciallo che quello è un mondo senza spazio e senza tempo, raccontandogli storie di villaggi incantati; di regine che rapiscono bambini; di uomini-toro che annunciano la morte; di donne-streghe che succhiano il sangue dei neonati; di strani esseri primordiali che vivono negli interstizi dello spazio-tempo e che, sulla Terra, trovano rifugio nei nuraghi, come chiocciole nei gusci; di vecchie che, come Parche, recidono il filo della vita con un colpo di mazzola, mentre le attittadore piangono il defunto; di feti imbottigliati o capaci di mangiarsi l’un l’altro. E di popoli misteriosi, Sos mannos i Grandi Antichi: storie lovecraftiane che si confondono con quelle di una Terra antichissima, in una bolla sospesa tra mito e realtà, dove il maresciallo finirà per rimanere impigliato.
16,00

Mastro Titta e l'accusa del sangue. Roma 1859, un'indagine del boia papalino. Il caso Mortara e l'affaire Reynard

Mastro Titta e l'accusa del sangue. Roma 1859, un'indagine del boia papalino. Il caso Mortara e l'affaire Reynard

Nicola Verde

Libro: Copertina morbida

editore: Frilli

anno edizione: 2021

pagine: 260

Roma gennaio 1869: Giambattista Bugatti detta le sue memorie allo scrittore Ernesto Mezzabotta. Roma, inverno 1859. La scomparsa di un neonato, figlio di un ufficiale francese, fa temere un nuovo "caso Mortara". Il bambino, infatti, nato ebreo, è stato sottoposto a un "battesimo forzato" dalla sua balia. Rapito, dunque, dai gendarmi pontifici e condotto nella casa dei catecumeni perché venga allevato nella fede cristiana? Siamo nel momento più delicato in cui si sta decidendo l'alleanza franco-piemontese contro l'Austria, che c'entri, quindi, la "longa manus" di una delle due potenze, prossime alleate, per screditare lo stato pontificio affinché Napoleone III possa schierarsi senza suscitare le ire e lo sdegno dei cattolici europei? Oppure, si tratta, più semplicemente, della fuga della giovane nutrice proprio per sottrarre il neonato alle "grinfie" pontificie? Ma quando il bambino e la balia verranno trovati trucidati, omicidi ai quali ne seguiranno altri, a quelle prime ipotesi se ne dovranno aggiungere altre. Gelosia? Oppure si deve dar credito a "l'accusa del sangue", il mito secondo il quale gli ebrei userebbero il sangue dei bambini cristiani per scopi rituali? O le ragioni di quel "furore assassino", risiedono altrove? Anche in questo caso Giambattista Bugatti, Mastro Titta, il famoso boia papalino, e i suoi due amici, Amilcare Laudadio, ispettore di polizia di Borgo, e Giuseppe Marocco d'Imola, poeta e tornitore, sono coinvolti per sciogliere il mistero. Il nuovo avvincente romanzo di un autore che sta portando alla ribalta una Roma ottocentesca sconosciuta, buia, sporca, puzzolente e addormentata, ma assolutamente fascinosa, incantevole e seducente.
14,90

Sa morte secada. Un'indagine del maresciallo Dioguardi nel cuore nero della Sardegna

Sa morte secada. Un'indagine del maresciallo Dioguardi nel cuore nero della Sardegna

Nicola Verde

Libro: Copertina morbida

editore: Frilli

anno edizione: 2020

pagine: 208

Il maresciallo Carmine Dioguardi, campano, sposato senza figli, viene mandato in servizio a Bonela, centro agro-pastorale di una Sardegna in piena trasformazione economica dove il nuovo, vale a dire la costruzione di una fabbrica, deve trovare il modo di convivere con una civiltà risalente ai nuraghi e che talvolta risente ancora dell'influsso di riti arcaici e panteistiche credenze. Il corpo del piccolo Cosimo ucciso a colpi di pietra, spolpato dagli animali selvatici e fatto ritrovare a Fardighei, dove già un tempo era stata lasciata a mo' di sacrificio al fiume una testa umana, dà il senso di quanto intricate per Dioguardi si presentino le indagini. Cosimo è figlio di Natalia Frau, bella e traviata che si mantiene prostituendosi in città. Il bimbo è affidato a sua sorella Costantina, e un giorno scompare. Cosimo è figlio del peccato se è vero, come si mormora, che suo padre è niente meno che preide Bertula, il parroco di Bonela che ama il "latte d'asina", pratica l'usura ed ha tanti nemici che però lo temono. E c'è poi il bandito Farore e c'è l'amore giovanile di Natalia che nasconde un segreto struggente e straziante. Un romanzo a più voci, dove alle indagini di Dioguardi si sommano le visioni di Costantina e un mondo tutto da scoprire e decifrare per andare in fondo "finzas a sa morte secada", cioè fino a tagliare la morte per capire quanto profondo è l'abisso umano.
14,90

Il marchio della bestia

Il marchio della bestia

Nicola Verde

Libro: Copertina morbida

editore: Parallelo45 Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 334

Bonela, paese immaginario della Sardegna, in località Sa Funtanedda, vengono trovati i cadaveri di due ragazzi. Gli omicidi sono efferati: a colpi di pietra, il giorno è quello dello sbarco sulla Luna: luglio 1969. A indagare il maresciallo Carmine Dioguardi, uomo del Sud che somiglia al caratterista Carlo Romano (figura che incarna mirabilmente l'italiano medio), "sbattuto" in Sardegna per motivi che ignora. Ne soffre per via dei pregiudizi che nutre nei confronti dei sardi (nonostante venga egli stesso da una regione anch'essa bistrattata). E le circostanze sembrano dargli ragione: la Sardegna come confine e i sardi come popolo selvaggio. Le modalità omicidiarie rimandano a un triplice omicidio accaduto nel 1919, che ci siano legami?
13,00

Sa morte secada. Un'indagine del maresciallo Dioguardi nel cuore nero della Sardegna

Sa morte secada. Un'indagine del maresciallo Dioguardi nel cuore nero della Sardegna

Nicola Verde

Libro: Copertina morbida

editore: Frilli

anno edizione: 2020

pagine: 208

Edizione in print on demand con copertina senza risvolti. Il maresciallo Carmine Dioguardi, campano, sposato senza figli, viene mandato in servizio a Bonela, centro agro-pastorale di una Sardegna in piena trasformazione economica dove il nuovo, vale a dire la costruzione di una fabbrica, deve trovare il modo di convivere con una civiltà risalente ai nuraghi e che talvolta risente ancora dell'influsso di riti arcaici e panteistiche credenze. Il corpo del piccolo Cosimo ucciso a colpi di pietra, spolpato dagli animali selvatici e fatto ritrovare a Fardighei, dove già un tempo era stata lasciata a mo' di sacrificio al fiume una testa umana, dà il senso di quanto intricate per Dioguardi si presentino le indagini. Cosimo è figlio di Natalia Frau, bella e traviata che si mantiene prostituendosi in città. Il bimbo è affidato a sua sorella Costantina, e un giorno scompare. Cosimo è figlio del peccato se è vero, come si mormora, che suo padre è niente meno che preide Bertula, il parroco di Bonela che ama il "latte d'asina", pratica l'usura ed ha tanti nemici che però lo temono. E c'è poi il bandito Farore e c'è l'amore giovanile di Natalia che nasconde un segreto struggente e straziante. Un romanzo a più voci, dove alle indagini di Dioguardi si sommano le visioni di Costantina e un mondo tutto da scoprire e decifrare per andare in fondo "finzas a sa morte secada", cioè fino a tagliare la morte per capire quanto profondo è l'abisso umano.
14,90

Il vangelo del boia

Il vangelo del boia

Nicola Verde

Libro: Copertina rigida

editore: Newton Compton Editori

anno edizione: 2017

pagine: 320

Roma, 1864. Mastro Titta, il boia del papa, esegue due condanne a morte per omicidio. Ma quando sta per esporre al pubblico, accorso come al solito in massa, le due teste mozzate, intravede un volto che sperava di aver dimenticato. Quell'incertezza gli costerà cara, costringendolo a dire addio alla sua gloriosa carriera. Che cosa è successo al famoso boia romano? Tutto ha inizio nel 1861, con l'uccisione di un gendarme, e, poi, un paio di mesi dopo, con il ritrovamento, sulle sponde del Tevere, di due cadaveri, uno dei quali senza testa. Fatti all'apparenza non legati fra loro, ma che danno il via a una catena di eventi che scuotono la Città Eterna. A occuparsi dei processi per quelle morti è il giudice della Sacra Consulta Eucherio Collemassi, oscuro personaggio legato a delle sette sataniche, che si serve delle false rivelazioni di Costanza Diotallevi, una fotografa dai facili costumi, per colpire il segretario di Stato, il cardinale Antonelli. E proprio Costanza ha trascinato Mastro Titta in una torbida vicenda dai contorni misteriosi, che a distanza di tre anni riemerge e tormenta il boia sul palco di un'esecuzione...
9,90

La sconosciuta del lago

La sconosciuta del lago

Nicola Verde

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2011

pagine: 293

"La sconosciuta del lago" è una storia di molte menzogne e poche verità. I luoghi dell'azione appartengono alla fantasia dell'autore, eppure l'intreccio si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto nell'estate del 1955: il ritrovamento del cadavere di una donna decapitata. Chi era la vittima? Che fine aveva fatto la sua testa? Chi poteva essere l'assassino? E quale il suo movente? Tutte domande alle quali gli inquirenti dell'epoca non seppero rispondere. Ed è proprio da questo enigma irrisolto che trae spunto la fantasia di Nicola Verde. Protagonista del romanzo è Leopardo Malerba, il commissario incaricato delle indagini; un poliziotto di dubbia moralità e dai metodi discutibili, uno sbirro "brutto, sporco e cattivo", frutto delle miserie di un Paese uscito dal fascismo e dalla guerra solo da pochi anni; ma accanto a Malerba si muovono molti altri personaggi, tutti egualmente importanti ed emblematici, in una storia nera, anzi nerissima, che a poco a poco si trasforma nell'affresco di una stagione della storia patria (i primi anni Cinquanta) dalle molte ombre e dalle scarsissime luci...
18,00

Le segrete vie del maestrale

Le segrete vie del maestrale

Nicola Verde

Libro: Copertina morbida

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2011

pagine: 313

"Bisogna andare a fondo, fino a tagliare la morte". Questa citazione da "Le segrete vie del maestrale" di Nicola Verde racchiude la filosofìa di un racconto di avventure investigative. Ci accompagna tra crimini e misfatti il maresciallo Dioguardi, uomo retto e pensoso al lavoro nella Sardegna del 1970, a cavallo tra leggenda e realtà. Una vivida, malinconica tempesta di delitti e intrighi scuote il paese di Bonela, dove preti enigmatici e belle donne si alternano a fanciulli ferini e pastori-torelli, fra dicerie, fiabe, angosciosi silenzi, che l'investigatore umanissimo e attento deve comprendere ancora prima di formulare un'ipotesi investigativa.
6,90

Le segrete vie del maestrale

Le segrete vie del maestrale

Nicola Verde

Libro: Libro rilegato

editore: Hobby & Work Publishing

anno edizione: 2008

pagine: 313

"Bisogna andare a fondo, fino a tagliare la morte". Questa citazione da "Le segrete vie del maestrale" di Nicola Verde racchiude la filosofìa di un racconto di avventure investigative. Ci accompagna tra crimini e misfatti il maresciallo Dioguardi, uomo retto e pensoso al lavoro nella Sardegna del 1970, a cavallo tra leggenda e realtà. Una vivida, malinconica tempesta di delitti e intrighi scuote il paese di Bonela, dove preti enigmatici e belle donne si alternano a fanciulli ferini e pastori-torelli, fra dicerie, fiabe, angosciosi silenzi, che l'investigatore umanissimo e attento deve comprendere ancora prima di formulare un'ipotesi investigativa.
17,50

Un'altra verità

Un'altra verità

Nicola Verde

Libro: Libro in brossura

editore: Flaccovio Dario

anno edizione: 2007

pagine: 272

Un servo pastore di Tonneddu Corrias - ricco possidente di Bonela - viene trovato ucciso, con la testa sfondata. È Narciso Aggius, un povero orfano ritardato, che Tonneddu aveva accolto per pietà cristiana. Ma era davvero orfano? O non era piuttosto il figlio illegittimo di Antonia Muscau, moglie di Tonneddu? E Gesuino, figlio naturale di Tonneddu, può entrarci con quella morte? Guarda caso, sua moglie ha una relazione adulterina proprio con Narciso: ma soltanto con lui, oppure con qualcun altro all'interno della stessa famiglia? Fino a che punto l'onore deve essere salvato? È per onore che Gesuino s'è suicidato? Toneddu avrebbe potuto mai sopportare che la sua roba finisse nelle mani di un bastardo, per giunta ritardato? E che c'entrano Iaccu e Ceomo coi loro riti pagani? Carmine Dioguardi, maresciallo dei carabinieri, avvierà questa nuova difficile indagine, muovendosi incerto tra storie crude e disagi personali, in un anno, il 1969, che vide il rapimento e l'assassinio Lavorini e i fatti di Pratobello, con l'opposizione dei pastori nuoresi all'installazione di un poligono militare che avrebbe occupato i terreni destinati al pascolo. Fino al risultato finale, quando si scoprirà che niente è come sembra.
14,00

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