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Libri di P. De Silvestris

Cosmogonia della vita infantile. Saggio sulla crudeltà del vuoto e il suo eccesso sessuale

Cosmogonia della vita infantile. Saggio sulla crudeltà del vuoto e il suo eccesso sessuale

Touria Marrakchi Mignotte

Libro: Copertina morbida

editore: Alpes Italia

anno edizione: 2022

pagine: 260

Le scienze biologiche ci hanno insegnato quali lotte mortali siano necessarie affinché l'ambiente primitivo consenta di far parte integrante "dell'unità primaria individuo-ambiente" e permetta l'emergenza della vita infantile e del suo "impulso primario distruttore", come indicato dal pensiero di Winnicott. Per l'Autrice questa crudeltà primitiva dipende dalla dinamica del vuoto in cui origina l'essere umano e da cui si manifesta l'espansione procreatrice come un eccedente libidico che minaccia l'unicità infantile primaria. Il destino dell'infantile è funzione della capacità della "femmina madre" di diventare il corpo nascosto del godimento incestuoso di questa libido vorace e irreprensibile, allo scopo di trasformarla in libido narcisistica del bambino. Bisogna quindi rivisitare i concetti fondamentali della psicoanalisi in una nuova cornice epistemologica sviluppata a partire dalle leggi della dinamica compulsiva del vuoto primitivo e fondata sull'analisi del suo sviluppo attraverso la sintomatologia clinica. Nel volume si chiamano gli psicoanalisti a testimoniare sulle forze disumane della sessualità del vuoto primitivo, che diventa luogo di un incesto senza traccia.
20,00

La clinica di Winnicott

La clinica di Winnicott

Laura Dethiville

Libro: Copertina morbida

editore: Alpes Italia

anno edizione: 2016

pagine: 113

All'inizio del mio saggio "Donald W. Winnicott, une nouvelle approche", sostenevo che fosse impossibile "definire" i concetti di Winnicott, si possono solo "raccontare". Essi hanno una vita propria e a volte possiamo solo seguirli facendo in modo che non ci sfuggano. La scrittura di questo secondo saggio ha rafforzato questa mia considerazione. Winnicott ha scritto durante tutta la sua vita. I suoi testi testimoniano una continua ricerca, nutrita da un'intensa clinica, dall'influenza del mondo circostante e dagli avvenimenti a cui è stato partecipe. Il caso dei bambini evacuati da Londra durante la Seconda Guerra Mondiale ne sono un esempio. Questo avvenimento lo ha portato a concettualizzare la tendenza antisociale e la deprivazione, due nozioni rivoluzionarie assolutamente essenziali per la comprensione di alcune patologie. Questo periodo inquieto gli ha permesso di elaborare molte delle sue idee principali sull'importanza della famiglia e su quello che potremmo definire il padre «paterno», padre che esercita una funzione altra rispetto alla semplice sostituzione della madre. Ma il suo modo di usare la lingua, la mescolanza d'inventiva e facilità/compromissione che lo caratterizzano, oscurano spesso l'originalità di ciò che egli si sforza di dimostrare. Nell'evoluzione della sua opera osserviamo una progressione verso un pensiero e una pratica sempre più personali. La sua elaborazione riguardo «l'uso dell'oggetto» rimane il culmine della sua ricerca e permette, retrospettivamente, di fare luce sul suo modo di procedere. Sarebbe azzardato affermare che, secondo Winnicott, la pratica preceda la teoria? Osservarlo lavorare offre sempre un grande insegnamento: egli faceva mostra di una presenza fortissima con i pazienti, sia adulti che bambini. Presenza che scaturiva dalla sua capacità propria al playing (giocando), sia nel gioco dello squiggle o nello spazio transizionale che instaurava con i suoi pazienti adulti. È l'idea che abbiamo sviluppato facendo, nel presente libro, un largo uso delle vignette cliniche di Winnicott. In effetti, quello che la sua elaborazione teorica non sempre chiarisce, la sua maniera di essere nello spazio di gioco della cura, lo fa sentire/vivere. «La mia opera ha assunto l'aspetto di un'isola», ha scritto. Le persone dovranno metterci del loro per arrivarci». Nel mio primo libro ho scritto che ci sarebbe stato bisogno d'impegno. Questa volta, ho invece tentato di costruire ponti, passerelle, anche fragili, che permetteranno spero, di accedere a questo pensiero ricco e complesso.
12,00

Consapevolezza e autoanalisi. Strategie di approssimazione all'esperienza inconscia

Consapevolezza e autoanalisi. Strategie di approssimazione all'esperienza inconscia

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2005

pagine: 160

Gli psicoanalisti si sono sempre posti il problema di come tradurre la soggettività dell'esperienza clinica in una dimensione possibilmente condivisa. Gli autori cercano di mettere in scena il lavorio della mente, di coglierne le successioni e le sincronie, le radici prossime e remote di ogni punto di vista, mentre il pensiero cosciente è attento ad osservare il rapporto con l'altro e cerca di evidenziarne le sue dinamiche. L'analista non è in grado di spiegare completamente le sue interpretazioni, o le sue costruzioni, alla stessa stregua in cui non si può pretendere che un artista spieghi la sua opera.
21,50

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