Libri di P. Statuti (cur.)
La guerra è solo un fiore
Maria Pawlikowska-Jasnorzewska
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 104
La creazione di Maria Pawlikowska-Jasnorzewska ebbe un ruolo assai importante nello sviluppo della poesia lirica polacca negli anni tra le due guerre. Creò un nuovo stile poetico, toccando temi personali e raffigurando il mondo della donna del XX secolo che confessa i suoi sentimenti, il bisogno di affetto, le speranze, che lotta per la felicità e si ribella alla crudeltà del destino. La poetessa, personificazione della tenerezza e fragilità femminile, affronta nella sua poesia le questioni più importanti, i grandi problemi della vita. Assai spesso un tema apparentemente futile diventa il pretesto per trattare tali problemi. Una caratteristica della Pawlikowska è il distacco intellettuale con cui guarda al mondo e a se stessa, con cui riesce a parlare dei propri sentimenti, trattandoli spesso con delicato umorismo e sottile ironia. Ma il tratto più tipico del suo talento è la sua abilità di creare "flash" poetici, di racchiudere le immagini in compatte, intense miniature liriche. La sua poesia rispecchia una personalità squisitamente femminile, ora triste, ora tragica, ora preziosa, e sempre raffinata.
Perché il cetriolo non canta?
Konstanty I. Galczynski
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2015
pagine: 108
Gli interpreti dell'opera di Galczynski, malgrado sostanziali differenze di giudizio, sono concordi nell'affermare che egli non creò una scuola poetica e che ancora oggi la sua creazione è un fenomeno a sé stante. Vate o giullare? Non c'è nel caso del poeta polacco una risposta definitiva alla domanda. L'elemento lirico e quello grottesco sono infatti assolutamente equivalenti. Poeta-burlone, allegro clown, prestigiatore, zingaro alcoolizzato, lavoratore instancabile: sono solo alcuni dei tanti termini usati dai critici nei suoi confronti. Ma cos'è la poesia e l'arte in genere per Galczynski? Nella nota lettera "Agli amici" (1936) egli dice: "La poesia è la cima su cui si sale o l'abisso in cui si cade. La poesia non è per quelli che si trascinano su un terreno spianato come carta da parati. Sul fondo del più grande tormento, sulla cima del più alto slancio, nasce la creazione dell'artista".
Io sono di piume e di carne
Halina Poswiatowska
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2014
pagine: 128
Fermare il mondo significa vederlo, capirlo, conoscerlo. Le descrizioni della vita come negazioni del non essere, contenute nelle liriche d'amore, nelle poesie riflessive, si concentrano attorno a ogni inezia - lo scaffale dei libri, il letto, una lampada, un mazzo di fiori. Troviamo congiunti l'atteggiamento possessivo e quello contemplativo, una consapevolezza fortemente marcata della propria corporeità e l'ascolto in se stessa. È la definizione del soggetto che è stato chiamato Halina Poswiatowska. Un'osservazione fredda, distaccata, a volte con tenerezza, ma senza eccessiva emozione. Halina Poswiatowska - creatura corporea, a volte vegetale, verde stelo, foglia, ripresa mentre si accoccola, mentre si tinge le unghie o aspetta un bacio. È lei che osserva il lavoro del proprio cuore, che guarda i piedi oziosi immersi "fino alle caviglie nella filosofia".