Libri di Paola Cremonese
Peso di oro
Paola Cremonese
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2022
pagine: 96
«Per scrivere una poesia breve, posso impiegare pure sei mesi», così diceva Ungaretti e metteva l’ipocentro dello scrivere su un dettaglio: il tempo. La creazione artistica – poetica e non solo – avviene in un tempo dato e contemporaneamente in un ambito di sospensione temporale. In questa raccolta di poesie emerge, tra le faglie interiori, il tempo della riflessione, del silenzio, del fuori dal tempo; il tempo lineare, ma anche quello circolare; l’essenza dell’esperienza temporale della poesia consiste nell’imparare a sostare, e in questo caso imparare ad ascoltare; l’ascolto del fluire delle cose, di un dolore, di un amore vicino o passato, della fatica del quotidiano oppure anche della meraviglia, tra le pieghe del tempo. Ma emerge anche il tempo storico, quello che è realtà e anche conflitto; e della storia che entra nella nostra vita: la guerra, la violenza, davanti a cui si prova sdegno e ribellione: «la lama ha tagliato/ la falce ha tagliato/ rugginoso rauco/ il mio pianto animale ». Imparare ad ascoltare, ma anche a “toccare”. La poesia incardinata ai cancelli del tempo è ascolto e anche esperienza, sentire ma anche toccare, come si posa la mano su un tessuto provando piacere dalla scabra superficie o dal fruscio che se ne ricava, è esperienza tattile e musicale nello stesso istante: «ascolta i silenzi muti o profondi/ tocca i ruvidi velluti del mondo». Prefazione di Massimiliano Aquilino.
Trottola azzurra
Paola Cremonese
Libro: Libro rilegato
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Dal dedalo di una memoria attenta, anche remota, o da uno sguardo posato su fili d'erba, acqua di mare, luce, affiorano volti e nomi, saperi aspri, sapori antichi. La forza di questa poesia è il parlare del quotidiano, che è anche il nostro, con parole del quotidiano, e che hanno forza di presentificazione della memoria. Le parole cadono con leggerezza, ma anche sanno ferire come rasoiate. Aceto, sale, luce, pietra, vivificano le pagine di Paola Cremonese, parole che danno il senso di uno scrivere che rifugge la sontuosità in favore del sostanziale, uno scrivere dove non c'è niente di più di quello che serve per vedere, dove "l'essenziale non è invisibile agli occhi" ma gli si sottrae, e solo lo sguardo del poeta lo restituisce alla luce.» (dalla prefazione di Massimiliano Aquilino)