Libri di Paolo Bolognesi
Pasolini un omicidio politico. Viaggio tra l’apocalisse di Piazza Fontana e la notte del 2 novembre 1975
Andrea Speranzoni, Paolo Bolognesi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 276
Il 2 novembre del 1975 all’Idroscalo di Ostia viene rinvenuto il corpo massacrato dello scrittore Pier Paolo Pasolini. La televisione italiana basa la responsabilità dell’omicidio sulla confessione di Giuseppe Pelosi, che solo nel 2005 ammetterà la presenza di altre persone. Pochi giorni dopo anche Sergio Citti inizierà a parlare del furto di alcune bobine delle riprese del film “Salò o le 120 giornate di Sodoma” e delle richieste estorsive che precederebbero l’assassinio. Le bobine rubate ricomparvero inaspettatamente nel 1976. L’ultima inchiesta della Procura di Roma ha acquisito nuovi materiali, tra cui alcune testimonianze di chi vide almeno sei o sette persone massacrare Pasolini. Gli autori, analizzando l’ultima indagine giudiziaria, la documentazione contenuta nei processi per le stragi di Piazza della Loggia e di Piazza Fontana, il rapporto epistolare emerso tra Pasolini e Giovanni Ventura – nel 1974-1975 uno dei due principali imputati per la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 – e gli “interventi corsari” dello scrittore, individuano i gravi episodi di minaccia che Pasolini aveva subito prima dell’omicidio. Aggressioni fisiche cui fa da contrappunto la scelta del poeta civile di dire la verità sulle dinamiche del nuovo Potere senza volto e sui patti che si fondavano sulle stragi. Prefazione di Carlo Lucarelli.
Pasolini un omicidio politico. Viaggio tra l’apocalisse di Piazza Fontana e la notte del 2 novembre 1975
Andrea Speranzoni, Paolo Bolognesi
Libro
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 288
Il 2 novembre del 1975 all'Idroscalo di Ostia viene rinvenuto il corpo massacrato dello scrittore Pier Paolo Pasolini. La televisione italiana basa la responsabilità dell'omicidio sulla confessione di Giuseppe Pelosi, che solo nel 2005 ammetterà la presenza di altre persone. Pochi giorni dopo anche Sergio Cittì inizierà a parlare del furto di alcune bobine delle riprese del film Salò o le 120 giornate di Sodoma e delle richieste estorsive che precedettero l'omicidio. Le bobine rubate ricomparvero inaspettatamente nel 1976, ma ad oggi non sono mai state visionate. L'ultima inchiesta della Procura di Roma acquisisce nuovi materiali inediti, testimonianze di chi vide almeno 6-7 persone massacrare Pasolini. Gli autori, analizzando l'ultima indagine giudiziaria - documentazione inedita contenuta nei processi per le stragi di Piazza della Loggia e di Piazza Fontana -, il rapporto epistolare emerso tra Pasolini e Giovanni Ventura - nel 1974-1975 uno dei due principali imputati per la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 - e gli "interventi corsari" dello scrittore, individuano i gravi episodi di minaccia che Pasolini aveva subito prima dell'omicidio. Aggressioni fisiche cui fa da contrappunto la scelta del poeta civile di dire la verità sulle dinamiche del nuovo Potere senza volto e sui patti che si fondavano sulle stragi.
Italicus. 1974, l'anno delle quattro stragi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 416
Troppe cose ancora rimaste in sospeso: enigmi, fatti negati, nessun colpevole. Un testimone mai ascoltato conferma che il gruppo neofascista toscano guidato da Mario Tufi e Augusto Cauchi - finanziato da Licio Gelii - partecipò all'attentato al treno Italicus (12 morti, 80 feriti). Dai documenti emerge come da Piazza Fontana in poi le organizzazioni neofasciste abbiano operato nell'ambito di un'unica strategia eversiva, sostenuta da forze politiche ed economiche tese a imporre una svolta autoritaria anche attraverso un'insurrezione armata. Nel 1974 furono previsti e attuati 4 gravissimi attentati: Silvi Marina e Vaiano (per fortuna falliti), Brescia, l'Italicus. Stragi realizzate e rivendicate da gruppi apparentemente distinti tra loro, ma in realtà riconducibili a un'unica organizzazione: la struttura clandestina di Ordine Nuovo, appoggiata dai servizi segreti militari italiani e statunitensi. Con un intervento di Giovanni Tamburino.
Dalla Rivoluzione francese al governo delle Romagne
Paolo Bolognesi
Libro: Copertina morbida
editore: Edisai
anno edizione: 2009
Pasolini un omicidio politico. Viaggio tra l’apocalisse di Piazza Fontana e la notte del 2 novembre 1975
Andrea Speranzoni, Paolo Bolognesi
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 287
Il 2 novembre del 1975 all'Idroscalo di Ostia viene rinvenuto il corpo massacrato dello scrittore Pier Paolo Pasolini. La televisione italiana basa la responsabilità dell'omicidio sulla confessione di Giuseppe Pelosi, che solo nel 2005 ammetterà la presenza di altre persone. Pochi giorni dopo anche Sergio Cittì inizierà a parlare del furto di alcune bobine delle riprese del film Salò o le 120 giornate di Sodoma e delle richieste estorsive che precedettero l'omicidio. Le bobine rubate ricomparvero inaspettatamente nel 1976, ma ad oggi non sono mai state visionate. L'ultima inchiesta della Procura di Roma acquisisce nuovi materiali inediti, testimonianze di chi vide almeno 6-7 persone massacrare Pasolini. Gli autori, analizzando l'ultima indagine giudiziaria - documentazione inedita contenuta nei processi per le stragi di Piazza della Loggia e di Piazza Fontana -, il rapporto epistolare emerso tra Pasolini e Giovanni Ventura - nel 1974-1975 uno dei due principali imputati per la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 - e gli "interventi corsari" dello scrittore, individuano i gravi episodi di minaccia che Pasolini aveva subito prima dell'omicidio. Aggressioni fisiche cui fa da contrappunto la scelta del poeta civile di dire la verità sulle dinamiche del nuovo Potere senza volto e sui patti che si fondavano sulle stragi. Prefazione di Carlo Lucarelli.
Stragi e mandanti. Sono veramente ignoti gli ispiratori dell'eccidio del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna?
Libro: Libro in brossura
editore: Aliberti
anno edizione: 2012
pagine: 345
La verità sulle stragi è a portata di mano. I "misteri" della nostra storia recente non possono più dirsi tali: restano soltanto accertamenti da completare, silenzi omertosi da sciogliere. E conclusioni da trarre, anche quando non gradite. I materiali raccolti nell'ambito dei processi per le stragi di piazza Fontana, di Brescia, dell'Italicus e di Bologna consentono di ricostruire la nascita e lo sviluppo della strategia della tensione e di riconoscerne protagonisti e promotori, con i loro complici dentro e fuori le strutture dello Stato. Questo libro riassume una parte consistente delle nuove acquisizioni, e intende proporre una riflessione sulle minacce alla democrazia portate dall'intreccio di massoneria occulta, organizzazioni clandestine, criminalità organizzata, mafia e terrorismo neofascista. In obbedienza alla strategia atlantica della "guerra non ortodossa", volta a impedire l'evoluzione degli equilibri politici e la legittima ascesa delle classi popolari al governo del Paese. Introduzione di Claudio Nunziata.