Libri di Paolo Cocchi
Un tempo la politica. Meditazioni partecipi di un comunista inquieto
Paolo Cocchi
Libro: Libro in brossura
editore: La Vela (Viareggio)
anno edizione: 2024
pagine: 168
Ciò che anima questo saggio si situa all’incrocio tra due crisi: quella, profondissima, del pensiero dialettico marxista e quella, altrettanto profonda, della pratica politica militante. La sinistra, pur nella varietà delle sue correnti interne, ha mantenuta “calda” per due secoli un’esigenza critica e trasformativa della “struttura” della società in vista di una generale emancipazione del genere umano. Questa esigenza non sembra riflettersi più nella prassi dei partiti che a quella tradizione si richiamano. Tale prassi, infatti, appare schiacciata sui vincoli di funzionamento dell’enorme “macchina” economica capitalistica che ha serrato l’esistente in un sistema mondiale di cui l’uomo non sembra possedere più la manovra. Siamo di fronte a una “delusione storica”. Oggi la sinistra pare non esistere più e, quel che è peggio, pare non possa esistere più, nel senso che sono venute meno le condizioni materiali della sua ricomposizione politica, pur permanendo la struttura di dominio della società.
L'inversione di spin
Paolo Cocchi
Libro: Libro in brossura
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2019
pagine: 336
“Una confessione doveva cominciare dall'inizio, ricostruendo. Proprio così, pensai, vivere e fallire sono la stessa cosa, il passato è sempre un cumulo di macerie che opprime dei sepolti vivi. Per questo bisognerebbe dimenticare e ricostruire.” Il romanzo traccia una parabola generazionale attraverso la storia di un rapporto di coppia, quello tra il narratore Nico Incerti, classe ’56, e Clara Bevilacqua. Nico ripercorre i momenti salienti del proprio passato: tra questi il naufragio del matrimonio, causato dal riemergere di ferite d’infanzia mai sanate, da una costituzionale mancanza di vitalità e, soprattutto, dalla freddezza con la quale accoglie il desiderio di Clara di essere madre. Nel ricordare le diverse “fasi” della propria esistenza, ognuna intimamente intrecciata agli avvenimenti storici – gli anni di piombo, il crollo del comunismo, la disaffezione politica della seconda repubblica – il protagonista arriverà a comprendere la sua sconfitta ed elaborare, nella ritrovata solitudine del paese natale, una forma di privata saggezza e accettazione del proprio destino.
La bilancia smarrita. Cronaca di un'inchiesta
Paolo Cocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Mauro Pagliai Editore
anno edizione: 2013
pagine: 240
Il libro racconta la drammatica vicenda giudiziaria di Celestino Buoncompagni, politico della città di Barbaria, da quando subisce la prima inaspettata perquisizione fino alla fine di una complicata inchiesta. Il protagonista, sospettato di loschi affari con l'imprenditore Camici, è costretto a prendersi una lunga pausa dai propri impegni per affrontare il processo: colpito da accuse infamanti, si ritroverà isolato e abbandonato da molti colleghi e persone amiche. In preda alla più cupa depressione, verrà anche ricoverato in clinica, ma non rinuncerà a lottare per dimostrare la propria innocenza. Una storia emblematica e fin troppo vera, a metà tra romanzo di fantasia e racconto autobiografico, che colpisce per la lucidità della narrazione e per i numerosi riferimenti alla nostra attualità.
Il comune che verrà. Localismo e innovazione
Paolo Cocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 104
Diario di un diario. Riflessione su storia, memorie e presente
Paolo Cocchi
Libro: Copertina morbida
editore: Sarnus
anno edizione: 2010
pagine: 108
Siro Cocchi (1925-2006) fu un partigiano e un funzionario del Pci. Il periodo della sua deportazione per lavoro "coatto" in Germania, tra il novembre 1944 e il settembre dell'anno successivo, è testimoniato da un breve diario che scrisse nel 1946 e custodì sempre gelosamente. Pagine brevi, ma toccanti ed intime, come solo quelle dei testimoni sanno essere. A pubblicarlo è ora il figlio Paolo, a conclusione di un viaggio di riscoperta della memoria del Novecento in cui conduce i propri figli Valerio e Carlotta, di 15 e 23 anni. La guerra, la lotta partigiana, la Shoa, la militanza nel partito comunista, il rapimento Moro e le grandi speranze del secolo scorso costituiscono gli spunti per una lunga e approfondita riflessione sul valore della memoria per le generazioni più giovani, sul senso del passato e sul dovere di tornare su di esso incessantemente, per interpretare meglio il presente e preparare il futuro. Un confronto tra generazioni diverse che è anche un bilancio sulla politica e una ricerca sulle sue precondizioni. Afferma Paolo: "Coltivare la memoria, custodire vite e storie, è uno dei modi per sfuggire all'insensatezza del presente e per tentare di riafferrare il flusso caotico degli eventi ricollegandolo alla nostra vita interiore."