Libri di Paolo Prato
Ritmi urbani. Pop music e cultura di massa
Iain Chambers
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 280
Il volume che il lettore e la lettrice si trovano tra le mani offre una parabola della storia della cultura britannica ed europea del dopoguerra: dall’arrivo dei suoni alieni dagli Stati Uniti negli anni Quaranta e Cinquanta, rappresentati dal jazz, dal rhythm and blues e dal rock‘n’roll, a una conclusione quasi apocalittica nel calore bianco del suono domestico del punk trent’anni dopo. Si passava in quell’arco di tempo dall’ingresso epocale della musica nera, afroamericana e sue derivazioni, alla liberazione delle musiche locali dalla prigione del provincialismo. Questa mondializzazione della musica era destinata a distruggere il vecchio ordine locale, creando delle possibilità inaspettate, soprattutto per le culture subalterne, in un mondo divenuto sempre più mercato. La tecnica, i mezzi per produrre e riprodurre la musica occupano una parte centrale in questa storia. Ma più significativo è il cambiamento radicale nell’orizzonte del senso proposto dalle musiche di questi anni, che continua a incidere sul nostro presente.
I canti di Natale. Da «Jingle Bells» a Lady Gaga
Paolo Prato
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2013
pagine: 300
Il canto è da sempre per gli italiani uno degli appuntamenti irrinunciabili di ogni buon Natale che si rispetti: in chiesa per la novena, ovviamente, ma soprattutto in casa, davanti all'albero o al presepe, dove la famiglia rinnova un rituale antico che risale alla notte dei tempi. All'epoca di san Francesco, cioè, e dei misteri medievali che già allora traducevano nel linguaggio più popolare - le canzoni - le vicende della Natività. Sono canti di gioia, raccoglimento, devozione e nostalgia che nei secoli si sono arricchiti di nuovi temi in sintonia con il proprio tempo, fino a celebrare un'idea laica del Natale corrispondente al suo inesorabile trasformarsi in business planetario. Quello dei canti natalizi è un corpus consolidato e radicato a livello internazionale, che ogni anno viene rispolverato con regolarità e arricchito di nuove interpretazioni. Si tratta di un repertorio immenso che abbraccia secoli di storia passando per tutti i generi musicali: dal folklore alla musica classica, dallo swing alla canzone d'autore, dal rock al pop contemporaneo. Paolo Prato attraversa questo universo con un'ampiezza di sguardo che sino a oggi mai nessuno aveva tentato, costruendo un libro ricco di racconti, curiosità, immagini, note musicali, pensato per tutta la famiglia e per tutti coloro che amano la musica e sono stregati ogni anno dalla magia dello spirito natalizio. Il prodotto contiene un QR code che consente di ascoltare con lo smartphone il brano.
La musica italiana. Una storia sociale dall'Unità a oggi
Paolo Prato
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 525
Da Verdi a Pavarotti, da Mina a De André, da Morricone alla Pausini, dalla radio ai talent show, la musica ha contribuito a plasmare un'idea di Italia che da tempo circola sotto l'egida del made in Italy e che in centocinquant'anni ha intrecciato dialoghi con la cultura, i consumi e il tempo libero in modo tanto originale da conquistarsi il diritto di rappresentare il Belpaese accanto ad altre eccellenze come la cucina, la moda, i beni artistici. Sotto la superficie della popolarità si agita una musicalità diffusa che attraversa tutte le fasi della storia nazionale, dall'Italia contadina a quella operaia, dall'era industriale alla vocazione globale. Fra stereotipi e realtà, fra dilettantismo e professionismo, il libro ripercorre i momenti principali della storia musicale italiana nell'intreccio dei suoi generi (classica, lirica, canzone, rock, jazz, musica di tradizione orale, da ballo, per il cinema), dei media (dal 78 giri all'iPod), delle industrie, delle culture e sottoculture, delle istituzioni e degli eventi, dei luoghi pubblici e privati che hanno visto la nascita di alcuni fenomeni e decretato la morte di altri. La ricognizione a tutto campo - impreziosita da un ricco apparato iconografico - tenta, in ultima analisi, di rispondere alla domanda se esista o meno uno specifico spazio culturale/mentale denominato "italianità in musica" e se questo trovi piena corrispondenza nella dimensione storica in cui la "musica italiana" si è manifestata.
White Christmas. L'America e la reinvenzione del Natale
Paolo Prato
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2006
pagine: 189
L'America in guerra, Roosevelt, le canzoni alla radio e Bing Crosby alle prese con il geniale brano musicale composto da Irving Berlin. White Christmas è la più famosa delle canzoni natalizie e il disco più venduto di tutti i tempi. Composta nel 1942 per il musical Holiday Inn, in cui Bing Crosby recita a fianco del leggendario Fred Astaire, White Christmas è destinata a battere ogni record. Oggi la canzone svetta non solo come icona del Natale, ma soprattutto come il picco artistico e commerciale della musica popolare. Il miracolo di questo successo avvenne anche grazie a una contingenza storica: il disco fu messo in vendita poco prima del Natale 1942, un anno dopo Pearl Harbor. Furono proprio i soldati al fronte, eleggendo White Christmas loro canto ufficiale, a generare un fenomeno collettivo senza precedenti. Cominciò anche una lenta penetrazione di quella musica nelle case d'Europa: ne risultava trasformata la percezione stessa del Natale: da questo punto di vista, White Christmas è un esempio di globalizzazione della cultura. Quanto la voce di Bing Crosby abbia contribuito a questo avvicendamento di simboli, facendo scattare l'immaginario della calda intimità casalinga avvolta dai fiocchi di neve, è uno degli argomenti di queste pagine. Ogni anno la Coca Cola ripropone quelle note nella sua pubblicità, specchio del "Natale americano". Punto di contatto tra cinema e musica, festa e consumismo, White Christmas consente di cogliere i vagiti del "music-business" internazionale.
I grandi della musica black & soul
Paolo Prato
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Hobby & Work Publishing
anno edizione: 1998
pagine: 350
Le macchine della musica. L'orchestra in casa
Paolo Prato
Libro: Libro in brossura
editore: Rai Libri
anno edizione: 2013
pagine: 91
Dal fonografo al registratore a cassette, dal jukebox alla radio, dal karaoke al walkman, dal lettore CD all'iPod, le macchine musicali e i loro supporti (cilindro, disco, nastro, compact disc, mp3 ecc.) hanno segnato l'evoluzione dell'arte dei suoni rendendola fruibile a tutti in spazi pubblici e privati, dall'abitazione domestica alla passeggiata con cuffie. Il libro affronta lo sviluppo delle macchine per la riproduzione e la registrazione di musica in prospettiva storica, scegliendo una periodizzazione che riflette il tipo di tecnologia dominante, dall'era degli automi a quella meccanica, dall'era elettrica a quella digitale scoprendo di volta in volta anche altri punti di vista, strettamente intrecciati alla tecnica e alla società: l'economia, le oscillazioni del gusto, i comportamenti e le abitudini di ascolto, oltre a statistiche e curiosità. Prefazione di Renzo Arbore.
Il treno dei desideri. Musica e ferrovia da Berlioz al rock
Paolo Prato
Libro: Copertina morbida
editore: L'Epos
anno edizione: 2003
pagine: 244
Se il treno ha ispirato in noi pensieri particolari, così, ancor prima, ha influenzato compositori, registi, cantautori, agendo nel loro universo espressivo come oggetto sonoro dal forte potere simbolico ed evocativo. Paolo Prato tratta in questo saggio i molteplici aspetti di una relazione apparentemente inconsueta, appunto quella fra treni e musiche, ferrovie e composizioni, in realtà parte di un più ampio settore di studi che negli ultimi anni ha svelato inattese e vive intersezioni tra suono e ambiente, musica e paesaggi naturali e sociali. Il volume contiene una prefazione di Ennio Morricone.