Libri di Paolo Rossetto
Tu ninfa «par da scorza tu esca». Donne e alberi in metamorfosi
Paolo Rossetto
Libro
editore: Artingenio Francesco Corsi
anno edizione: 2023
pagine: 85
"Emerge dalle sue opere una ricerca sull’essenza della donna in un costante intreccio con temi e simboli naturali. L’interrogazione della natura, della selva che rivela e nasconde, si evidenzia nella visione magrittiana dell’opera “Indovina chi?”, dove un “virente” punto interrogativo composto di rami intrecciati, indossa una bombetta, mentre un’ironica “Ragazza dall’orecchino di Perla” fa capolino tra gli arbusti, assieme ad altri volti umani. Sgarbi lo definisce pittore “armonioso e raffinato” che “adotta le tempere, gli oli, gli acrilici e il carboncino, ma anche i pigmenti in polvere, seguendo la medesima procedura usata dagli artisti del Trecento”. Nel suo lavoro è ben espressa l’angoscia e il bisogno del nuovo millennio, erede dell’esistenzialismo e della visione nietzscheana. In tutte le sue opere l’artista rappresenta gli stati d’animo, le condizioni esistenziali, le tematiche naturali approfondendo l’incessante dialogo tra uomo e natura. L’albero è la presenza costante e il filo conduttore dei dipinti di Paolo Rossetto, sia come figura vegetale che antropomorfa, a testimonianza che non esistono barriere tra i generi". (Francesco Corsi)
Methamorphosis. Itinerari antologici di Paolo Rossetto
Paolo Rossetto
Libro: Libro rilegato
editore: Montabone
anno edizione: 2019
pagine: 80
Il rapporto tra uomo e natura è un confine sottile e sublime. Appartengono l'uno all'altro, anche se di forma diversa. Inoltre, mentre il primo è limitato e abusivo, il secondo è immenso e generoso. Nei dipinti di Paolo Rossetto diventano uno, inseparabile e suggestivo. Quest'idea non può che prendere origine dal mito di Ovidio di Dafne trasformato in un albero di alloro per sfuggire al corteggiamento del dio Apollo, ma la tensione è completamente nuova. "Nell'umidità di un saluto selvaggio / i piedi che si attorcigliano in brune / lei sente e da loro un tronco che sale / che le gambe sulle cosce / include e di pelle fa buccia / e dove il fiore della verginità / un nodo inviolabile lega". Mentre questi versi di Gabriele D'Annunzio rendono evidente tutta la meraviglia e il terrore della ninfa che osserva la metamorfosi del proprio corpo, la trasformazione è serena, accettata, compiuta nelle opere pittoriche.