Libri di Phillip Knightley
La guerra e le fake news. Quando la prima vittima è la verità
Phillip Knightley
Libro
editore: Ghibli
anno edizione: 2019
pagine: 528
“Quando scoppia la guerra, la prima vittima è la verità”, ha detto il senatore americano Hiram Johnson nel 1917. Nella sua avvincente, ormai classica, storia del giornalismo di guerra, Phillip Knightley mostra quanto avesse ragione Johnson. Da William Howard Russell, che descrisse le terribili condizioni della guerra di Crimea sulle pagine del “Times”, alle file di giornalisti, fotografi e cameraman che catturarono la realtà della guerra in Vietnam, La guerra e le fake news racconta una storia spietata, fatta di eroismo e coraggio, ma anche di collusione, censura e insabbiamento. Questo libro rimane una lettura obbligata per chiunque si interroghi sulla libertà di stampa, sulla responsabilità giornalistica e sulla natura della guerra moderna.
Le vite segrete di Lawrence D'Arabia
Phillip Knightley, Colin Simpson
Libro: Copertina morbida
editore: Odoya
anno edizione: 2016
pagine: 362
Le imprese di Lawrence d'Arabia, ultimo eroe di stampo romantico, hanno colpito la fantasia di diverse generazioni; perfino Churchill, Bernard Shaw e Lady Astor, per non citare che alcuni dei grandi nomi fra i suoi contemporanei, subirono il suo ascendente. Eppure, pochi conoscono i risvolti segreti della personalità di quest'uomo eccezionale. Scritto da due giornalisti inglesi, Mesi di lavoro e l'accesso a documenti segreti hanno consentito agli autori di dimostrare che Lawrence, considerato per tanto tempo il paladino dell'indipendenza araba, agiva con l'intento di estendere in Medio Oriente l'influenza dell'Impero britannico, e faceva leva sul desiderio di libertà dei popoli arabi per affrettare la "sconfitta e lo sgretolamento dell'Impero Ottomano". Ma la vita di Lawrence non si risolve nelle vicende arabe, e a buon diritto Knightley e Simpson l'hanno divisa in quatto periodi distinti, in ciascuno dei quali si inserisce un personaggio la cui influenza sulle azioni di Lawrence è stata determinante: Hogarth, il mentore che lo ebbe come allievo; l'enigmatica e misteriosa figura di S. A. a cui dedicò "I sette pilastri della saggezza"; John Bruce, strumento di espiazione masochistica; Charlotte Shaw, amica e vice-madre. Ne emerge un Lawrence inaspettato e amaro; un uomo che, sopraffatto dal senso di fallimento e di colpa che lo afflisse dopo la fine della guerra, cercò l'espiazione nell'annientamento della sua personalità.