Libri di Pier Cesare Bori
Per un consenso etico tra le culture e Lettera sui monoteismi
Pier Cesare Bori
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2023
pagine: 192
L’incontro con le culture è oggi diventato un fatto quasi ovvio. Non occorre andare più ‘altrove’ per incontrare lingue, modi, usanze tra loro diverse, che possono far nascere conflitti. Più di un tempo, sorge la domanda sul valore universale dei concetti e, ancor più, dei sistemi etici. Il testo risponde a tali questioni con uno sguardo ermeneutico, a somiglianza di un lettore che si accosta ad un mondo testuale da lui diverso, nello stesso tempo lasciandolo parlare e facendolo proprio.
Per un consenso etico tra le culture. Tesi sulla lettura secolare delle Scritture ebraico-cristiane
Pier Cesare Bori
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1995
pagine: 116
La chiesa primitiva
Pier Cesare Bori
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1977
pagine: 178
Questa raccolta di testi prende come punto di partenza la chiesa (o le chiese) dell’epoca neotestamentaria e termina verso la metà del secolo terzo. Il volume si articola in tre sezioni: Introduzione critica al tema; – Antologia di documenti e di testi; – Bibliografia essenziale e ragionata che guida il lettore a più approfonditi studi e a più ampie ricerche.
Universalismo come pluralità delle vie
Pier Cesare Bori
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2004
pagine: 200
La prima parte di questo libro sviluppa quanto il suo titolo annuncia, sostenendo la possibilità di un universalismo come pluralità di percorsi paralleli che giungono alla stessa meta. La seconda parte riguarda invece il tema del profetismo con i saggi su Gesù profeta, su monachesimo e profetismo e sul movimento quacchero delle origini. La profezia, secondo l’autore non è in conflitto con la prospettiva sapienziale e da ultimo razionale, costituisce invece un linguaggio alla fine reversibile con quest’ultimo. La terza parte contiene due saggi accomunati dal tema della teologia politica e illustra il nesso particolare tra i monoteismi profetici e le concezioni politiche rispettivamente dell’islam e dei moderni diritti dell’uomo. Il quarto gruppo di saggi concerne la condizione carceraria, in relazione all’opera che l’autore è andato svolgendo in quel contesto: un impegno sociale con gli stranieri e i più marginali, in continuità con le premesse teoriche enunciate in precedenza. Infatti, pur nella verità dei temi affrontati, il libro trova la sua unità nella sua ispirazione centrale, quella appunto universalistica, intesa non solo come idea, ma come vocazione, compito, prassi.
Pensieri per ogni giorno
Lev Tolstoj
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Asino
anno edizione: 2022
pagine: 276
“Meglio sapere poche cose, ma buone e necessarie, che moltissime di poco conto e inutili.” Una raccolta dei pensieri che il grande scrittore russo ha collezionato nell’ultima parte della sua vita; un breviario laico quanto mai attuale. Lev Tolstòj è stato uno scrittore, filosofo, educatore e attivista sociale russo. Divenuto celebre in patria grazie a una serie di racconti giovanili sulla realtà della guerra, il nome di Tolstoj acquisì presto risonanza mondiale per il successo dei romanzi Guerra e pace e Anna Karenina, a cui seguirono altre sue opere narrative sempre più rivolte all’introspezione dei personaggi e alla riflessione morale. La fama di Tolstoj è legata anche al suo pensiero pedagogico, filosofico e religioso, da lui espresso in numerosi saggi e lettere che ispirarono, in particolare, la filosofia della nonviolenza.
Chiesa primitiva. L'immagine della comunità delle origini. Atti 2,42-47; 4,32-37 nella storia della Chiesa antica
Pier Cesare Bori
Libro: Libro in brossura
editore: Paideia
anno edizione: 2006
pagine: 320
Nella storia della chiesa la memoria delle comunità delle origini ha sempre funto di volta in volta da modello, da esempio, da ideale, talora anche da mito: in particolare in periodi critici, la possibilità di un ritorno all'antico e alle origini si ripropone con vigore sempre nuovo. Il saggio di Pier Cesare Bori colma una lacuna nella storia della ricerca, affrontando sistematicamente il tema del modello della chiesa primitiva nell'antichità cristiana, della maggiore o minore normatività dell'immagine della chiesa delle origini nella coscienza della chiesa antica. Al centro di quest'opera sta la questione di come e in quale misura tra il terzo e il quinto secolo sia l'Oriente sia l'Occidente abbiano concepito la chiesa del Nuovo Testamento come esemplare e normativa, e di come e in quale misura, pur nella certezza della continuità, in quei secoli si sia percepita una sorta di distanza dalle origini, non solo nel tempo ma anche nella qualità dell'esistenza religiosa.
Lampada a se stessi. Letture tra università e carcere
Pier Cesare Bori
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 184
A Bologna, da dieci anni, più volte al mese un gruppo di giovani, studenti universitari e non, si riunisce per leggere insieme dei testi, e riproporre poi le medesime letture nel contesto del carcere della Dozza. Sono coordinati da Pier Cesare Bori, professore di Filosofia morale. Leggono pagine di autori che spaziano da Lao-Tse al Vangelo, dal poeta sufi Rūmī al quacchero George Fox. Da autori del buddismo classico, a declinazioni contemporanee quale quella proposta dal monaco vietnamita Thich Nhat Hahn. Da Marco Aurelio a Simone Weil, passando per Platone, Gandhi, Kierkegaard. Testi filosofici e sapienziali, ma anche letterari (Tolstoj, Flannery 'O Connor, o i più recenti Ian Mc Ewan e Amos Oz). Passi capaci di smuovere le coscienze, e lanciare la sfida di grandi domande. Sia fuori che dentro il carcere, il gruppo riflette su quel che va leggendo e si interroga: sulla felicità, l’amore, la fiducia, la libertà. Il libro inanella una scelta dei brani e alcune delle domande che ne sono il corollario. Viene a comporsi l’ordito di una particolare solidarietà umana. Solidarietà che è il motore non solo del lavoro pedagogico nel contesto carcerario, ma dell’anima più autentica di ogni vero lettore. Qualcuno che oltre a nutrire se stesso, è depositario di un patrimonio da condividere con altri.
Dall'immagine alla somiglianza
Pier Cesare Bori
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2012
pagine: 222
Intorno al tema della dignità dell'uomo "fatto ad immagine e somiglianza di Dio", Pier Cesare Bori, con Martino Patti, ha raccolto testi d'autore dagli inizi della tradizione cristiana ai nostri giorni. La domanda intorno alla quale ruotano le riflessioni è: che cos'è l'uomo? La risposta tende a differenziarsi secondo che sia privilegiata l'interpretazione cristologica o quella ontologico-filosofica dell'imago Dei, assumendo perciò ora la concezione storico-salvifica ora una prospettiva universalistica e pluralistica. Tuttavia a questa tensione dualista si accompagna la ricerca di una risoluzione che comprenda gli opposti senza abolirli; "un modo mistico, un atto spirituale e vitale che deve procedere da un rivolgimento-spostamento di tutto l'essere verso la realtà, una e totale".
L'uomo Mosè e la religione monoteistica. Tre saggi
Sigmund Freud
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2013
pagine: 176
Ultima opera del padre della psicoanalisi, indagine inquieta sull'origine del monoteismo ebraico, "L'uomo Mose", è stato più volte rimaneggiato ed è giunto alla versione che noi oggi leggiamo dopo i ripensamenti e i dubbi di un Freud ormai in esilio. Libro sull'identità di un uomo e di un popolo, scritto in uno dei momenti più cupi della storia, resta lo stupefacente tentativo di indagare in quale modo e perché gli ebrei siano diventati ciò che sono. Se forse non se ne possono più condividere le conclusioni storico-critiche si può continuare ad ammirarne le magistrali argomentazioni e l'esposizione, come sempre in Freud, chiara e stringente.
Il dialogo al pozzo. Gesù e la Samaritana secondo Tolstoj
Pier Cesare Bori
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 48
L'insolito dialogo su "spirito e verità" che si svolge accanto a un pozzo tra Gesù e la Samaritana, narrato nel quarto capitolo del Vangelo di Giovanni, costituisce una delle pagine più intense del Nuovo Testamento e ricorre con frequenza nell'esegesi e nella produzione letteraria di Tolstoj. Lo scrittore russo, impegnato nella sperimentazione e poi nell'abbandono della pratica religiosa, profondamente influenzato da Pascal e da Rousseau, è convinto che in tutte le tradizioni sia presente un nucleo di sapienza che è ragione di vita per l'intero genere umano e che conferisce verità a credenze esteriori che di per sé ne sono prive. Quel nucleo consiste "nella rinuncia a se stessi e nell'amore", un centro da cui prende forma quella particolare idea di culto, profondamente ispirata al dialogo tra Gesù e la Samaritana, che penetra con profondità e continuità nell'opera di Tolstoj.
La tragedia del potere. Dostoevskij e il grande inquisitore
Pier Cesare Bori
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 48
A Siviglia, negli anni dell'Inquisizione spagnola, mentre gli eretici vengono consegnati al rogo, Cristo ritorna e cammina per le strade della città. Per ordine del cardinale Grande Inquisitore viene arrestato e l'ascetico ministro della Chiesa gli rivolge un durissimo atto di accusa. L'efficacia persuasiva della leggenda di Dostoevskij non sta solo nel paradossale travisamento del materiale biblico, evangelico e apocalittico. Il suo fascino è nella forza retorica con cui sono esposte le ragioni della pienezza contro la purezza, della responsabilità contro la convinzione, della Chiesa contro la setta, del corpo contro lo spirito.