Libri di Pier Paolo Poggio
«Primavera ecologica» mon amour. Industria e ambiente cinquant’anni dopo
Pier Paolo Poggio, Marino Ruzzenenti
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 192
Cinquant’anni fa donne e uomini di scienza e di coscienza diedero vita in Italia e nel mondo a quella che Giorgio Nebbia amava chiamare «primavera ecologica»: spiegarono nitidamente all’umanità che il modello economico basato sui fossili, sulla crescita illimitata, sul continuo degrado delle risorse naturali e sullo sfruttamento dei «dannati della terra» non aveva futuro. E indicarono, con altrettanta chiarezza, i nuovi percorsi che si sarebbero dovuti intraprendere per assicurare alle generazioni che verranno condizioni di vita dignitose. Un consuntivo di quanto è avvenuto in questo mezzo secolo è d’obbligo, ed è l’intento di questo libro, perseguito analizzando criticamente i fatti, con un occhio particolarmente attento al «caso italiano» e alle occasioni mancate proprio per non aver affrontato di petto la questione ambientale. Ora il declino del Paese è reso evidente a tutti dalla drammatica crisi del Covid-19 e potrebbero tornare utili le indicazioni profetiche della «primavera ecologica».
L'altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico. Volume Vol. 6
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 402
Essere "Alle frontiere del capitale" significa prendere atto della condizione in cui si trovano il mondo, l'umanità, i singoli: trionfo della tecnologia e dell'ingiustizia; ricchezze senza limiti e vergogna che prosperano sulla disperazione; il futuro posto sotto sequestro; la politica che ridiventa fascista. Tappa ulteriore del progetto "Altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico", il volume si concentra sulla fenomenologia del tempo presente, cercando di risalire alle radici di errori e orrori; senza chiudere le porte alla speranza. Una duplice tensione — etica e teoretica insieme — è all'origine di analisi incentrate sul modo in cui si vanno ridefinendo i rapporti tra il capitalismo, da un lato — con la sua ricerca frenetica del profitto e la sua pervasività senza limiti —, e dall'altro il vivente, oggetto di una voracità predatrice, che macina uomini e cose. Tensione etica, perché è una lotta in cui non si può transigere: la posta in gioco è la vita della specie e quella dell'intera ecosfera, ancor prima e concretamente la dignità delle singole persone. Secondo un'ideologia diffusa, è venuta meno la possibilità di una trasformazione qualitativa dell'esistente. Alla superficie il mondo corre insensatamente ma nella sostanza appare pietrificato, congelato entro rapporti indiscutibili, in una paralisi della storia ossessivamente concentrata sul presente e la sua ripetizione: nel sottofondo di coscienze assopite l'eco di sconvolgimenti tellurici, l'incombere di catastrofi sociali e naturali. Il capitale pretende di costituire l'ultima parola sulla storia, non più un fenomeno storico ma uno stato di fatto insuperabile, fuori dal tempo, con la medesima perentorietà dei fenomeni naturali e ancor meno scalfibile dall'azione umana. All'opposto, ripercorrere a contrappelo le vicende storiche è un compito ineludibile per ritrovarvi, nel passato e nel presente, quelle insorgenze e quegli scarti che scardinano il corso omogeneo e lineare del dominio. Si tratta di cogliere nella storia le molteplici chances che la abitano, irriducibili a rappresentarsi in una forma definitivamente compiuta. Nella mezzanotte del tempo in cui ci è dato vivere, non possiamo rinunciare ad affermare l'esistenza dell'utopia concreta, di brecce di insorgenza all'interno dell'astrazione apparentemente invalicabile del capitale, di un possibile risveglio dalle sue fantasmagorie. In altre parole, occorre tener viva l'idea della non naturalità e della non necessità del capitale, idea portante, variamente coniugata, di tutti i saggi che compongono questo libro.
L'altroNovecento. Comunismo eretico e pensiero critico. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2016
pagine: XXIV-765
La rivoluzione politica non è più al centro dell'immaginario collettivo, i movimenti sociali latinoamericani degli ultimi decenni sono calati nel locale, nelle singole situazioni, e contemporaneamente aperti al mondo, universalistici. Quello contadino lancia lo slogan "Una campagna mondiale di mutuo appoggio tra i popoli rurali", ma ciò avviene ponendo attenzione a non proporsi come modello, guida, centro, direzione etc., per consapevolezza dei propri limiti ma ancor più perché si è consumato del tutto il ciclo storico della sinistra novecentesca focalizzato sulla conquista e l'occupazione dello Stato. La meta a cui si aspira non è un tutto unico, difeso dall'armatura statale, ma un pluriverso, un mondo di molti mondi, una pluralità di identità, di modi di vivere, una molteplicità impegnata nella creazione di un mondo nuovo, che abbia al centro la liberazione della Terra e l'inaugurazione di un'era ecozoica, ponendo fine all'antropocentrismo prima che la sua definitiva affermazione segni la condanna a morte del pianeta. L'assoluta sproporzione delle forze in campo parrebbe rendere vana e velleitaria la proposta che sintetizzando le istanze del pensiero critico latinoamericano viene formulata in questo volume da vari interventi, in particolare nei due conclusivi di Arturo Escobar e Gustavo Esteva. È però possibile trovare uno spiraglio, un passaggio, ripensando il concetto di capitalismo e di capitale, come essi invitano a fare, prendendo le distanze dalle concezioni totalizzanti.
Le tre agricolture. Contadina, industriale, ecologica
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2015
pagine: 320
Si discute del "lascito" dell'Expo di Milano. I contributi di questo volume danno una risposta che solo pochi anni fa sarebbe apparsa assurda, più che provocatoria. In termini incalzanti, il volume dimostra la rinnovata centralità dell'agricoltura, del concreto rapporto degli esseri umani con la terra. E ciò non solo dove si lotta per la sopravvivenza, ma dappertutto, in Italia e nel mondo. Prefazione di Carlo Petrini.
L'altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2011
pagine: 828
La storia europea nella seconda metà del Novecento è ancora fortemente segnata dalle vicende del comunismo sovietico. L'Europa è spaccata in due e nella sua parte centro-orientale si insediano regimi esemplificati su quello moscovita e sotto stretto controllo sovietico. Ma anche in Europa occidentale, in paesi come l'Italia e la Francia, si affermano partiti comunisti di massa di orientamento filo-sovietico. In un tale contesto i comunisti eretici e gli intellettuali critici erano totalmente isolati. Pochi seppero mantenere la loro indipendenza, essendo bersaglio degli attacchi dei due schieramenti contrapposti. Fungeva da supporto al socialismo reale un evento di portata planetaria che proprio dopo il 1945 assunse un andamento impetuoso, vale a dire il movimento anticoloniale e il processo di decolonizzazione in tutto il Terzo mondo. Al momento lo schema bipolare ne risultava confermato e apparentemente insuperabile. In realtà nel profondo del mondo sovietico non meno che in quello occidentale erano all'opera forze minoritarie, che talvolta si ispiravano proprio ai filoni di pensiero oggetto della presente opera. In alcuni momenti la critica e la dissidenza, soprattutto nell'Europa dell'Est, assunsero una dimensione sociale, trasformandosi in veri e propri fenomeni di contestazione e rivolta. Movimenti che interessavano e colpivano i due campi politico-ideologici in cui era divisa l'Europa, ma che non riuscivano a interagire per non dire a coordinarsi tra di loro.
La Raza. Messicani negli USA
Stan Steiner
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 393
Quando il Messico conquistò la sua indipendenza nel 1821, vasti territori che ne facevano parte rientrarono nelle mire dei vicini Stati Uniti. Negli anni successivi gli USA ne conquistarono il controllo a prezzo di guerre e contraddizioni: parliamo di California, Texas, Nevada, Arizona, Utah e parte del Nuovo Messico, Colorado e Wyoming. Tali territori erano abitati non solo da popolazioni di nativi (i cosiddetti «pellerossa») ma anche da meticci di lingua spagnola, molti dei quali proprietari e coltivatori diretti che vennero spossessati a viva forza e costretti a prestare la loro manodopera nei grandi latifondi anglosassoni che andavano nascendo. La Raza, pubblicato per la prima volta nel 1972 nell'ambito della collana di antropologia «Occidente a confronto», è diventato un classico della letteratura che si può identificare come antropologia politica. Di fronte alle decisioni dell'Amministrazione americana condotta da Donald Trump, quest'opera di Stan Steiner rimane un contributo utile per cogliere il radicamento di una popolazione e di una cultura nel territorio degli Stati Uniti d'America.
L'altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2013
pagine: 640
La storia del Novecento è dominata dalla polarità tra America e Russia; i due Paesi dell'avvenire, entrambi profondamente legati al Vecchio continente, prendono il sopravvento sull'Europa economicamente e politicamente, ancor più nell'immaginario collettivo. La Russia sovietica è il centro di un enorme impero transcontinentale e la patria ideale di milioni e milioni di militanti sparsi in ogni dove. Gli Stati Uniti d'America (USA) sono il fulcro, il motore pulsante, l'officina e l'emblema dell'economia capitalistica. Lo scenario è definito e occupato dallo scontro tra comunismo e capitalismo; innegabilmente questa è la grande vicenda che attraversa il secolo, la narrazione egemonica che sino al crollo improvviso del 1989 oscura tutte le altre. La realtà è però molto più ricca e sorprendente della rappresentazione, avviene così che l'America diventi per l'URSS anche un modello, un traguardo da raggiungere e superare sotto forma di "americanismo comunista". D'altro canto gli Stati Uniti non sono affatto immuni dal contagio del comunismo, il nemico per eccellenza, capace di insinuarsi nelle pieghe della società come nelle università più prestigiose, di sottendere i conflitti di classe e razziali che non risparmiano il Nuovo continente. Il volume analizza questi scenari e introduce una quantità di nuovi attori, spezzando gli stereotipi e l'immagine piattamente dicotomica della storia novecentesca.
L'altronovecento. Comunismo eretico e pensiero critico. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2010
pagine: 693
Il Novecento, secolo del comunismo e del suo fallimento. La somma di queste due affermazioni, tutt'altro che prive di fondamento, ha prodotto la cancellazione di persone, movimenti, concezioni che non hanno solo un significato storico, ma anche un valore per il presente e per il tempo futuro. "L'Altronovecento" è un progetto concepito e sviluppato dalla Fondazione Micheletti di Brescia e dall'Editoriale Jaca Book, coinvolgendo, anche tramite vari seminari e incontri, decine di studiosi affinché si venisse a delineare un percorso di movimenti e singole personalità protagonisti del comunismo critico ed eretico del Novecento in Europa e nel mondo. Questo viaggio fra intellettuali, autori e attivisti politici raccoglie esperienze e posizioni fra loro diversissime, ma accomunate da alcuni elementi che ne definiscono l'atteggiamento due volte critico e la conseguente duplice eresia. Essi furono anzitutto critici sia del capitalismo liberal-democratico, sia del nazi-fascismo; ma furono anche critici delle varie forme novecentesche di comunismo realizzato, pur muovendo dall'adesione all'idea di comunismo e dal concetto di una sua qualche forma di concreta attuabilità storico-politica. Con quest'opera, di cui qui si presenta il primo volume, si intende quindi restituire un immenso patrimonio di idee e di esperienze, un Novecento "altro" che è tempo di svelare dopo decenni di oblio o di incomprensione.