Libri di Pino Corrias
Romanzo rosso
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 448
Piero Villa, detto Biondo, è stato un ribelle, un militante politico nel pieno degli anni settanta, gli anni del furore e del piombo. È stato un soldato del Mucchio, uno dei più spericolati gruppi di quella galassia sovversiva chiamata Autonomia Operaia, estrema eresia di un’eresia. Lui e i suoi compagni hanno combattuto lo Stato delle stragi, i partiti dei compromessi e i sindacati degli accordi al ribasso, hanno combattuto i padroni e i padroncini, la polizia e i pretoriani della sicurezza privata, i fascisti e gli spacciatori di eroina. Hanno praticato il contropotere e l’illegalità di massa, perché – se il comunismo esiste – non sta nel prendere il Palazzo d’Inverno: “Sta nel prendersi la merce / Sta nel prendersi la mano / E tirare i sampietrini nell’incendio di Milano”. A vent’anni, Piero vuole assaltare il cielo, ha il mondo in mano e la sua mano è armata. Questa è Milano, nella stagione delle aspettative crescenti. Questa è la capitale senza nessuna morale dell’insurrezione: pioggia di sassi e lacrimogeni, ululati di sirene, barricate agli incroci della Storia, automobili in fiamme a illuminare una rivolta che scheggia la cronaca tra assalti, feriti, agguati, espropri, irruzioni nelle armerie e nelle banche. Il bollettino dei morti, intanto, si allunga. Va più veloce di tutti, il Biondo. Il Mucchio è la banda. Nuvola e Lampo sono i compagni di strada. Falco è il tessitore, l’intellettuale, il capo. Lisetta l’approdo del suo cuore a singhiozzo. Francesca il grande amore, rimpianto e smarrito nell’infuriare della lotta. Ma incombe già il tempo della sconfitta, degli arresti, della latitanza, dell’esilio e di nuove battaglie sotto il cielo del Centroamerica. Poi il rendiconto di una vita arriva inatteso. È disegnato sul volto di Nelson, il figlio concepito con Francesca, mai previsto, mai conosciuto: da convocare oggi alle pendici di un vulcano cileno, nel deserto di Atacama, dove i telescopi inquadrano la Storia dentro le stelle più antiche, mentre il Biondo racconta i molti mondi del suo passato che sono anche il nostro. "Romanzo rosso" è il racconto epico dell’ultima, vera sollevazione collettiva. È il grande romanzo italiano degli anni settanta che in tanti hanno aspettato a lungo di leggere.
Ghiaccio blu. Una storia americana e nostra: l'assassino giustiziato e sepolto nel mondo universale della rete
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: Fuoriscena
anno edizione: 2025
pagine: 160
È una storia americana quella di Joseph Paul Jernigan, trasformato dalla Scienza nell’Atlante digitalizzato del corpo umano. La sua morte, anno 1993, è una labile traccia nel flusso della cronaca. Ma il suo destino diventa una rivelazione quando due anni dopo si scopre che quel corpo apparteneva a un detenuto colpevole di omicidio, giustiziato nel carcere di Huntsville, Texas. Pino Corrias fa di quella rivelazione una traccia da seguire in un lungo viaggio – dal Texas a New York – dentro al cuore dell’America, per restituire a quel «Detenuto numero 699» la storia della sua vita e della sua morte. Ritrovare i luoghi dove ha vissuto. I testimoni che lo hanno conosciuto. Lo sceriffo che lo ha arrestato. Il giudice che l’ha giudicato. Sua madre e la sua donna. Compresi i detenuti che gli hanno respirato accanto. Tutte schegge disperse dal tempo, lungo le pianure e le solitudini, fino a ricomporre un reportage di straordinaria lucidità, sulla giustizia, sulla violenza, sulla vendetta come punizione e risarcimento delle vittime. Ma soprattutto sulla società americana, la luce che ancora irradia, i baratri che sempre di più ci spaventano. E lo fa parlandoci di una America che ancora ci riguarda, con i suoi miti, le sue contraddizioni, le sue insonni paranoie, così spesso a mano armata. Scrisse Oreste del Buono nella prima edizione, anno 1997: «A Pino Corrias non è bastato il talento di inviato speciale, è divenuto di pagina in pagina sempre più scrittore nitido e feroce. L’inchiesta giornalistica è diventata un romanzo irresistibile di furore e pietà, soprattutto di pietà, che coinvolge il lettore e lo pone davanti a una scelta».
Il contabile e le murene
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 144
Quattro giovani donne - Stella, Iris, Rosa e Marida - devono recuperare l'ultimo pagamento per una di quelle cene eleganti in villa, dal Presidente, che malauguratamente sono finite sui giornali, deflagrando in scandalo. Il Presidente è sparito dietro a telefonini che non squillano, a centralini che non sanno. Ma il contabile - il millimetrico ragionier Biassoni - c'è ancora. Sta nel suo ufficio a presidiare le buste con il contante e aspetta istruzioni. Anche se le istruzioni non arrivano. Le quattro giovani donne sanno nuotare velocemente nel mondo, quando serve, e stavolta serve. Di mestiere fanno le escort. Sanno essere molto gentili, se pagate. Altrimenti possono mordere, come fanno le murene. Specie se a imprigionarle è la vita, oppure il contabile che ha appena fatto l'errore di aprir loro la porta. Una storia potente, accompagnata dall'adattamento in forma di audiodramma a opera di Sergio Ferrentino.
Disordini sentimentali. Nove storie d'amore più una
Pino Corrias
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 139
Nove storie d'amore più una, raccontate all'ora del tramonto, in un caffè armeno a Venezia, la laguna tirata a specchio e luci in lontananza come approdi da raggiungere o ricordi che non se ne vanno. Storie vere estratte dal grande romanzo della vita. Storie neoromantiche di avventure e disavventure del cuore, di abnegazione e promiscuità, piacere e dispiacere, allegria e sofferenza, che funzionano come una rivelazione, appartenendo a personaggi che sorprendentemente ci assomigliano. Come Stefano, il viaggiatore, che mette al caldo il cuore nel posto più freddo del Grande Nord, ama Kimberly, la lascia, la rivuole, ma perde la strada del ritorno. Come Mara, detta Winnie, attrice, che soffre di abbandonismo, cerca tenerezza, ma finisce per innamorarsi del dolore. E poi Matteo, il collezionista di cuori e di paesaggi; Francesca, persa nel doppio fondo degli amorevoli inganni di Diego; Giambattista, prigioniero di un amore che non passa; Giacomo, finalmente pronto all'amore che sta per arrivare; Giulia, che naviga ingenua verso la doppia vita di Corrado. E Ileana, che va a fondo di un solo amore, quello per se stessa. Tutti fili che appartengono a un'unica trama essere amati e amare raccontata dalla scrittura incalzante di Pino Corrias, che procede per concatenazioni e scioglimenti, incrocia avventure, svela paure, asseconda sogni di felicità, non nasconde il disincanto, qualche volta la disillusione.
Nostra incantevole Italia. Da Portella della Ginestra alla villa di Grillo, da Sanremo a Lampedusa, passando per Arcore e Dagospia: i luoghi che hanno cambiato la nostra storia
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 372
Ci sono luoghi rimasti nella nostra memoria collettiva che hanno marchiato la storia di questo paese e quella di ciascuno di noi. Eventi a cavallo di più generazioni che, in una combinazione di tragedia e commedia, misteri e svelamenti, restituiscono il senso di quello che eravamo, che siamo, che saremo. Settant'anni di storia italiana da ritrovare e raccontare, coniugando cronaca e politica, per svelare aspetti ancora sconosciuti o troppo volutamente ignorati. La villa di Arcore, quella di Gelli e quella di Grillo raccontate da loro stessi, Ostia e l'ultima cena di Pasolini nella ricostruzione di Ninetto Davoli, Capaci e la cattura di Riina rievocate dal capitano Ultimo, i morti di Lampedusa nella testimonianza dei pescatori... Tutto si tiene, ciascuna storia ha un suo luogo e ha a che fare con il sangue, le miserie e i sentimenti della nostra vita. Dalla mafia del bandito Giuliano (la strage di Portella della Ginestra) a quella di Provenzano (la strage di Capaci), i depistaggi di piazza Fontana, insieme ai drammi di Cogne, di Vermicino, del Vajont, dell'Aquila, ai rimpianti del Lingotto e del lavoro che fu, e all'eterno rito del Teatro Ariston di Sanremo. Pino Corrias ha il gusto giornalistico, la passione civile e la qualità della scrittura per offrire un'inedita "geografia" del carattere e dell'identità degli italiani, facendoci da guida in un inquietante labirinto di storie e personaggi sempre carichi di nuove risonanze, e sul cui senso non possiamo smettere di interrogarci, nella speranza un giorno di rimettere l'Italia con la testa in su.
Fermate il capitano Ultimo!
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2019
pagine: 240
È la biografia in prima persona singolare di Ultimo, il colonnello Sergio De Caprio, l’uomo che ha arrestato Totò Riina. È il racconto collettivo dei suoi uomini – Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista –, i suoi cento investigatori invisibili che hanno indagato su mafia, ’ndrangheta, camorra, corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere. È l’avventura di un carabiniere condannato a morte dalla mafia, che ancora oggi vive clandestino.
Le banane della Repubblica. La Repubblica delle banane raccontata in quarantanove ritratti più uno
Pino Corrias
Libro: Copertina morbida
editore: PaperFIRST
anno edizione: 2021
pagine: 220
Bisogna prenderli su serio, senza mai prenderli troppo sul serio. Stanno in cima al palcoscenico politico e a quello dello spettacolo che da gran tempo coincidono. Sono i padroni della scena pubblica, e sono fatti apposta per interferire in quella nostra privata. Da Berlusconi a Grillo. Da Mario Draghi a Celentano. Da Chiara Ferragni a John Elkann. Passando per Gianni Letta, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Luigi Di Maio, Virginia Raggi. Fino a Emma Bonino, Clemente Mastella, Vittorio Sgarbi e Flavio Briatore. Quarantanove ritratti. Quarantanove istantanee sull'Italia di oggi. E un Giulio Andreotti in forma di post scriptum che li precede tutti.
Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2022
pagine: 256
"Alla fine gli anni macinano coincidenze. Siamo a quarantanni dall'addio di Luciano Bianciardi al mondo. A quasi venti dalla prima edizione di questo libro che gli tolse la polvere della dimenticanza, restituì un posto ai suoi romanzi e luce al suo viaggio solitario, scoperto da migliaia di nuovi lettori, incantati dalla sua ironia, dalla sua rabbia, ma anche dalla sua eccentrica preveggenza. Con questa nuova edizione, Luciano torna a casa, più o meno dove tutto cominciò, casa editrice Feltrinelli appena nata, anno 1954, lui redattore fresco di Maremme e minatori, sceso da uno dei tanti treni che in quei mesi, in quegli anni, stavano portando le braccia e le teste che avrebbero fabbricato a Milano il miracolo economico. Era il tempo giovane del dopoguerra. Il futuro declinato per una volta al presente. Nascevano non solo i palazzi e le fabbriche dalle macerie. Ma anche le case editrici, i giornali, le agenzie di pubblicità e naturalmente la televisione, che in una decina di anni avrebbero svezzato l'italiano medio dandogli uno specchio, una lingua, quattro ruote, una cucina americana, e qualche volta persino una rotonda sul mare. Tutti (o quasi tutti) ne cantavano le lodi, tranne lui. Il provinciale, il guastafeste che di tante addizioni conteggiava quel che andava perduto, a cominciare dai sogni per una Italia diversa, un po' più giusta, non arresa alla religione del conformismo, del guadagno, dell'arrivismo, del piccolo e del grande potere."
Hanno fermato il Capitano Ultimo. Il racconto dell'uomo che ha arrestato Totò Riina e ha fatto tremare i palazzi del potere fino a quando il potere si è vendicato
Pino Corrias
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2023
pagine: 272
“Mi chiamo Ultimo perché sono cresciuto in un mondo dove tutti volevano essere primi. Ho un solo talento: organizzare la lotta e scegliere gli uomini. I miei sono stati il miglior gruppo investigativo.” La vera storia dell'uomo che ha catturato Totò Riina, combattuto la 'ndrangheta, la camorra e la corruzione per ritrovarsi alla fine messo all'angolo, isolato e attaccato dalle alte gerarchie e dalla politica. ma lui non ha mai mollato. Sergio De Caprio aggiunge nuovi tasselli al racconto in prima persona della sua vita da Capitano Ultimo. E, alla luce delle recenti sentenze sui principali casi di cui si è occupato, rilegge le vicende umane e giudiziarie che lo hanno travolto da quando, il 15 gennaio 1993, catturò Totò Riina, fu condannato a morte da Provenzano e Bagarella, e bersagliato da mille sospetti confluiti nel processo Trattativa Stato-mafia. Trent'anni dopo, ci riaccompagna nel vivo delle operazioni che lo hanno visto protagonista in incognito insieme ai suoi uomini. Vichingo, Arciere, Omar, Petalo, Pirata, Alchimista, i suoi cento investigatori invisibili che lo hanno affiancato nei lunghi appostamenti, le intercettazioni fiume, le notti insonni a indagare instancabilmente su mafia, 'ndrangheta, camorra, la corruzione a Milano, a Palermo, a Napoli, ma anche nei palazzi del potere, da Finmeccanica allo Ior, la banca vaticana, passando per la Lega. Fino a quando si è spinto troppo oltre ed è stato fermato. Denunciato per insubordinazione e diffamazione. Accusato di essere un cane sciolto, accerchiato, demansionato, poi isolato e per due volte ripagato con la revoca della scorta. Ultimo è l'investigatore così bravo e veloce da non essere controllabile. Il soldato idealista che non guarda in faccia il potere. L'irregolare che per le gerarchie militari e della politica va domato. L'eroe senza nome che va ricondotto all'obbedienza.
L'illusionista. Ascesa e caduta di Umberto Bossi
Pino Corrias, Renato Pezzini, Marco Travaglio
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2012
pagine: 208
Umberto Bossi ha scalato Roma e poi l'Italia intera nominandosi guerriero del Nord, narratore di una rivoluzione sempre imminente e ha inventato una nuova lingua politica fatta di punti esclamativi, invettive, insulti, semplificazioni di massima efficacia compresa la pernacchia, il gestaccio. Ha inventato un territorio da difendere e uno da sconfiggere, il primo immaginario, la Padania, il secondo tanto vero da coincidere con lo Stato unitario. Si è attribuito la protezione di un dio che scorre nel Grande Fiume e nell'Ampolla. La nemesi ha voluto vendicarsi di Umberto Bossi nel modo più crudele, allestendo la sua sconfitta dentro a una corona di dettagli tipici del potere che si disfa e disfacendosi marcisce. Vent'anni dopo, e probabilmente senza mai accorgersene, anche lui precipita dentro quella stessa ripugnanza. L'epopea degli esordi, la marcia trionfale della sua seconda vita finiscono per trasformarsi, dopo la tragedia, in una malinconica "pochade" di angusta provincia.