Libri di R. Pace
Non possiamo non dirci liberali. Scritti in memoria di Fabio Grassi Orsini
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 288
Questo volume riprende e sviluppa, ad opera dei suoi allievi e amici, alcune tra le innumerevoli suggestioni di ricerca e di riflessione offerte da un maestro geniale della storia contemporanea. In un percorso unico nel suo genere Fabio Grassi Orsini ha costruito un'interpretazione robusta e coerente della storia d'Italia, nel segno della continuità tra le élites e dell'evoluzione tra lo Stato liberale e quello democratico repubblicano. Un'interpretazione sempre libera da pregiudizi ideologici e aperta all'apporto di studiosi di impostazione anche molto eterogenea, che si è incarnata in un continuo confronto e rimando tra storia della diplomazia, dei partiti, delle istituzioni, delle culture politiche, delle classi dirigenti, nella tradizione migliore e più viva dello storicismo.
L'eredità di Leopoldo Franchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 282
La storiografia solo negli ultimi anni ha restituito a Leopoldo Franchetti, primo presidente dell'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia, la statura di grande testimone e riformatore del suo tempo. Personalità intellettuale e morale di prima grandezza della storia dell'Italia liberale. Nei saggi raccolti in questo volume si è voluto, soprattutto, determinare il ruolo che Franchetti ebbe nella definizione sociale e politica della «questione meridionale», mettendo in risalto non solo i diversi, specifici contributi dei protagonisti del meridionalismo classico, ma i risultati che ne sono derivati quanto all'immagine e alla conoscenza del Mezzogiorno tra Otto e Novecento.
La fatalità della guerra e la volontà di vincerla. Classe dirigente liberale, istituzioni e opinione pubblica
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 300
La Grande Guerra fu una questione di vita o di morte per la classe politica liberale. Sia al momento dell'ingresso dell'Italia nel conflitto, sia dopo Caporetto il 'mondo liberale' si divise, ma la spaccatura tra giolittismo e antigiolittismo non è sovrapponibile a quella tra neutralismo e interventismo: quest'ultimo rappresentò un nuovo cleavage che passò non solo all'interno della classe politica, ma nell'intera società italiana. La guerra, inoltre, portò per la prima volta a una nazionalizzazione delle masse, contribuì a innescare un processo di 'emancipazione' delle donne, un grande take over industriale e un significativo progresso tecnologico e realizzò quell'unità territoriale che era un'aspirazione dei padri fondatori del Risorgimento. Furono risultati che ebbero tuttavia un prezzo molto alto. Le fratture dell'unità nazionale, che già durante la guerra si erano manifestate, deflagrarono subito dopo, prendendo forma sociale, politica ed istituzionale. E mutati erano anche i rapporti di forza internazionali. Solo alcuni settori minoritari della classe dirigente liberale avevano presagito questi esiti, ma una consapevolezza dei problemi da affrontare non era maturata. Cosicché, attraverso un complesso processo storico, già avviato dalle vicende della guerra, che sono oggetto delle pagine di questo libro, invece del passaggio dallo Stato liberale alla democrazia liberale, si ebbe l'avvento del fascismo.
Estremo centro. Una favola moderna
Alessandro Pace, R. Pace
Libro: Libro in brossura
editore: Susil Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 104
Il Mediterraneo. Uno studio e una passione. Scritti in onore di Luigi Di Comite
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2012
pagine: 384
Diplomazia multilaterale e interesse nazionale. Dal Congresso di Vienna (1815) all'Atto Finale di Helsinki (1975) e oltre. La tradizione diplomatica italiana
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 103
"Anche nei periodi più difficili della nostra storia recente, la tradizione diplomatica italiana ha rappresentato un fattore essenziale per assicurare la continuità della tutela degli interessi nazionali, sempre seguendo i tre fondamentali assi della nostra politica estera: europeismo, atlantismo e multilateralismo". La raccolta, in questo volume, degli Atti del convegno "Diplomazia multilaterale e interesse nazionale. Dal Congresso di Vienna (1815) all'Atto Finale di Helsinki (1975) e oltre. La tradizione diplomatica italiana", ha come obiettivo principale quello di restituire alla classe politica e all'intera opinione pubblica la memoria condivisa del percorso seguito dalla politica estera italiana e dalla diplomazia che se ne è fatta interprete. Congresso di Vienna e Atto Finale di Helsinki costituiscono due momenti fondamentali, attraverso i quali la storia della diplomazia multilaterale, come noi oggi la percepiamo, venne scritta. Con contributi di Rossella Pace, Pier Ferdinando Casini, Fabio Grassi Orsini, Vittorio Criscuolo, Guido Pescosolido, Luigi Compagna, Guido Lenzi, Francesco Perfetti, Luciano Monzali, Luigi Vittorio Ferraris, Michele Valensise.