Libri di Renata Gravina
I nodi del liberalismo contemporaneo. Scuola di Liberalismo FLE 2024
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 224
Il volume è un invito al pensiero critico frutto dell’ottava edizione della Scuola di Liberalismo promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi di Roma. Quindici lezioni scandiscono il dibattito che il liberalismo contemporaneo ha sviluppato intorno ai temi del dubbio, della formazione, del merito. Esponenti di diverse anime liberali hanno condiviso la propria posizione professionale ed intellettuale con gli studenti della scuola: a partire dal pensiero di Adam Smith, introdotto da Lorenzo Infantino, le lezioni sono proseguite con importanti riflessioni, tra le quali quella di Giacalone sull’Occidente, di Petrelli sull’ambigua interpretazione del diritto penale contemporaneo, di Concia sul ruolo della donna, di Nicolosi e Tarquini sulla resistenza liberale e le interpretazioni del fascismo. Margelletti e Panebianco, Galli e Padovano hanno riflettuto sui nodi dei sistemi democratici dal punto di vista sistemico ed economico-distributivo. Ad essi si sono affiancate riflessioni come quella di Caporale sulla bioetica e di Benedetto sulle riforme (in)costituzionali. Critica anche la riflessione di Dlabajová sull’imprenditorialità europea e di Marattin sul funzionamento del sistema di mercato. A chiudere il dibattito la lezione di Cangini sulla fine del pensiero idealmente conclusa dalla riflessione di Cassese sulle falle del sistema politico italiano.
La libertà fuori dalla Russia. I liberalismi russi tra guerra e rivoluzione e l'emigrazione dei costituzional-democratici a Parigi (1905-1921)
Renata Gravina
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2022
pagine: 308
Il fenomeno «libertario» in Russia si è storicamente caratterizzato come una manifestazione composita di tendenze progressiste e conservatrici (liberal'nyj pljuralizm). La coesistenza competitiva delle anime liberali accompagnò tutta l'esperienza libertaria russa, sia durante la «vita» delle Dume di Stato (1906-1917) che in occasione della guerra civile (1918-1921), scoppiata all'indomani dell'ascesa bolscevica tra l'Armata rossa (Raboče-krest'janskaja Krasnaja armija) e l'Armata bianca dei Volontari (Dobrovol'českaja armija), quest'ultima, appoggiata dai liberali russi secondo l'ideologia mobilitante dell'antibolscevismo. Dopo il 1917, l'emigrazione liberale russa (Zarubežnaja Rossija), in preda ad un processo di revisione delle contraddizioni del liberalismo, fu protagonista di una scissione e di una rinascita che seguì percorsi anche 'alternativi' alla politica, uniti dall'«urgenza dell'umano». In definitiva, per alcuni liberali russi presenti a Parigi nel 1921, la Russia fuori dai confini (Zarubežnaja Rossija) rappresentò al contempo la fine della politica e l'inizio della «coscienza giuridica internazionale».